Quanti cessate il fuoco si possono infrangere in un giorno?

The Submarine - Monday, November 24, 2025

L’esercito israeliano ha condotto un attacco a sorpresa su un’area particolarmente densamente popolata di Beirut, uccidendo 5 persone e lasciando altri 28 feriti. Le autorità israeliane hanno dichiarato che l’obiettivo dell’attacco era Haytham Ali Tabatabai, il capo dello staff di Hezbollah, parte della leadership del gruppo. Solo due giorni prima, il presidente del paese, Joseph Aoun, aveva dichiarato che il paese era pronto a trovare un accordo per una tregua stabile con Israele: “Lo Stato libanese è pronto a negoziare sotto l'egida delle Nazioni Unite, degli Stati Uniti o di un patrocinio internazionale congiunto qualsiasi accordo che stabilisca un quadro per porre fine in modo definitivo alle aggressioni transfrontaliere.” Tra i due paesi è in corso una fragile tregua da quasi esattamente un anno, era il 27 novembre 2024. Venerdì Aoun aveva specificato che le forze che sono garanti del cessate il fuoco — Stati Uniti, Francia, l’Unifil e gli stessi Libano e Israele — avrebbero potuto verificare che lungo il confine con Israele erano stanziate solo truppe statali libanesi, e non militanti di Hezbollah, come sostengono al contrario le autorità israeliane. Secondo i dati aggregati dalle Nazioni Unite durante gli scorsi 12 mesi le IDF hanno ucciso più di 300 persone, tra cui almeno 127 civili. Per capire quanto in questo momento Israele si senta in una posizione di forza basta sottolineare che l’attacco su Beirut è stato lanciato tra le celebrazioni del giorno dell’indipendenza e la visita del papa, prevista per il fine settimana. (Al Jazeera / the National / Xinhua / Vatican News)

L’esercito israeliano ha condotto anche una serie di attacchi sulla Striscia di Gaza, in infrazione degli accordi di Sharm. Questi attacchi in realtà sono la quotidianità da quando è stato dichiarato il cessate il fuoco tra Tel Aviv e Hamas — che ha portato sì a una riduzione drastica degli attacchi, ma che non ha mai fermato l’aggressione. Nelle scorse ore due persone sono state uccise in attacchi a est di Gaza città e a nei dintorni di Khan Yunis. Nella città di Gaza le IDF continuano a far esplodere veicoli. Sono stati condotti anche bombardamenti su Rafah, che sembra non abbiano provocato ulteriori vittime. In meno di un mese e mezzo di “cessate il fuoco” le IDF hanno ucciso 340 persone. In Cisgiordania è stata uccisa una terza persona, un giovane di 20 anni che è stato colpito da fuoco delle IDF e dei coloni israeliani, nel centro di abitato di Deir Jarir, a est di Ramallah. (WAFA)

Se non si può non sottolineare l’inazione degli stati che dovrebbero monitorare i due cessate il fuoco, è anche vero che perché si arrivi a un cambiamento materiale serve un cambiamento politico in Israele. Un nuovo sondaggio dell’Israel Democracy Institute dimostra che sarà molto difficile: tra gli intervistati, l’82% ritiene che la condotta delle IDF a Gaza sia stata molto buona o addirittura eccellente, e il 53,8% si è dichiarato a favore di usare i civili palestinesi come scudi umani per esplorare strutture dove potrebbero essere presenti trappole. Il 55,3% è a favore di bombardamenti pesanti in aree densamente popolate, e il 62% è a favore dell’uccisione i combattenti che non in quel momento non rappresentano una minaccia. Il 60,6% degli intervistati è contrario all’avvio di indagini sui soldati che abusano dei palestinesi detenuti. (Israel Hayom)