
HRW: “Le espulsioni israeliane in Cisgiordania sono palesi crimini di guerra”
InfoPal - Friday, November 21, 2025
L’organizzazione chiede un’azione internazionale urgente per chiamare i funzionari “israeliani” a rispondere delle loro responsabilità e prevenire ulteriori violazioni.
Cisgiordania – IslamTimes. HRW, il gruppo per i diritti umani, ha dichiarato giovedì che circa 32.000 residenti dei campi di Jenin, Tulkarm e Nur Shams sono stati sfollati con la forza dalle forze di occupazione israeliane [IOF] durante l’“Operazione Iron Wall”, a gennaio e febbraio.
Inoltre, secondo il rapporto di 105 pagine di HRW intitolato “All My Dreams Have Been Erased” (“Tutti i miei sogni sono stati cancellati”), agli sfollati è stato impedito di tornare e centinaia di case sono state demolite.
Melina Ansari, una ricercatrice di HRW che ha lavorato al rapporto, ha riferito a Reuters mercoledì che “dieci mesi dopo lo sfollamento, nessuna delle famiglie è riuscita a tornare nelle proprie abitazioni”.
Le Convenzioni di Ginevra vietano lo spostamento di civili da territori occupati, salvo che temporaneamente per “imperative ragioni militari” o per la loro sicurezza. HRW sostiene che i funzionari israeliani coinvolti dovrebbero essere perseguiti per crimini di guerra e crimini contro l’umanità.
Il rapporto descrive soldati che irrompono nelle case, saccheggiano effetti personali e ordinano alle famiglie di andarsene tramite altoparlanti montati su droni, aggiungendo che i residenti hanno raccontato di bulldozer che radono al suolo gli edifici mentre fuggivano.
Le IOF non hanno fornito rifugi alternativi, costringendo gli sfollati ad ammassarsi nelle case di parenti o a cercare riparo in moschee, scuole e istituti di beneficenza.
Hisham Abu Tabeekh, espulso dal campo profughi di Jenin, ha dichiarato che la sua famiglia non ha potuto portare nulla con sé al momento della fuga.
“Non abbiamo cibo, non abbiamo acqua, non abbiamo medicine, non abbiamo mezzi… stiamo vivendo una vita durissima”, ha detto Tabeekh a Reuters.
HRW ha affermato di aver intervistato 31 palestinesi sfollati dai tre campi e di aver analizzato immagini satellitari, ordini di demolizione e video verificati, rilevando oltre 850 strutture distrutte o gravemente danneggiate, mentre una valutazione ONU ha stimato il totale a 1.460 edifici.
Dal 7 ottobre 2023, le IOF hanno ucciso quasi 1.000 palestinesi in Cisgiordania, ampliato la detenzione amministrativa, effettuato demolizioni di case e accelerato la costruzione di insediamenti, mentre la violenza dei coloni e la tortura dei detenuti sono aumentate drasticamente, afferma il rapporto.
La violenza dei coloni è esplosa in ottobre, con coloni “israeliani” che hanno compiuto almeno 264 attacchi contro palestinesi, secondo le Nazioni Unite – il numero mensile più alto dal 2006, quando l’ONU ha iniziato a monitorare tali incidenti.
La maggior parte della comunità internazionale considera tutti gli insediamenti illegali secondo il diritto internazionale.
HRW ha invitato i governi a imporre sanzioni mirate ai funzionari e comandanti “israeliani”, sospendere la vendita di armi e i benefici commerciali, vietare i prodotti degli insediamenti e far rispettare i mandati della Corte Penale Internazionale, definendo le espulsioni una forma di “pulizia etnica”.