Un adolescente e un’anziana uccisi dalle forze israeliane. Attacchi dei coloni e dei soldati in tutta la Cisgiordania

InfoPal - Thursday, November 6, 2025

Cisgiordania. Attacchi militari israeliani notturni in Cisgiordania hanno causato la morte di un adolescente e di un’anziana, oltre a incursioni diffuse, arresti e aggressioni esponenziali dei coloni contro proprietà e agricoltori palestinesi.
Le forze coloniali israeliane hanno anche scatenato una campagna di arresti in tutta la Cisgiordania occupata.

Haniya Hannoun, una donna palestinese di 80 anni, è stata uccisa questa mattina all’alba durante un assalto israeliano nella sua casa, nel villaggio di Al-Mazra’a Al-Gharbiya, a nord di Ramallah, dove le forze hanno rapito suo nipote e aggredito i membri della famiglia.

La donna è morta a causa di un “brutale pestaggio”, non avendo sofferto di malattie pregresse, dopo che i soldati avevano aggredito lei e la sua famiglia durante l’incursione. Suo nipote, Mohammad Abbas Hannoun, è stato arrestato prima che le forze si ritirassero dal villaggio.

Nel nord, nella città di Al-Yamoun, a ovest di Jenin, il ministero della Salute palestinese ha riferito che le forze di occupazione hanno ucciso un adolescente, Murad Abu Seifein, 15 anni.

WAFA ha riportato che Murad è stato colpito da quattro proiettili nella tarda serata di mercoledì, ma gli è stato impedito di ricevere assistenza medica.

I soldati israeliani hanno impedito al personale dell’ambulanza di trasportarlo in ospedale, lasciandolo sanguinare fino alla morte, avvenuta giovedì mattina, e sequestrandone il corpo. Durante l’incursione sono stati schierati anche cecchini sugli edifici, ha riferito Al-Jazeera.

Attacchi diffusi, arresti e sequestri militari.
Le operazioni notturne hanno incluso numerosi attacchi, arresti, perquisizioni casa per casa e interrogatori sul campo in diverse aree, tra cui i villaggi di Beit Rima, Deir Ghassaneh e Al-Mughayyir nel governatorato di Ramallah e Al-Bireh, hanno riportato i media palestinesi.

La situazione era particolarmente tesa ad Al-Mughayyir, a nord-est di Ramallah, dove le forze israeliane sono rimaste presenti per oltre due ore. Fonti hanno confermato che le abitazioni sono state perquisite e diverse sono state trasformate in caserme dopo l’espulsione dei residenti, come riportato sia da Al-Arabi Al-Jadid che da Al-Jazeera.

L’esercito israeliano ha anche schierato bulldozer durante un’incursione nella città di Qatanna, a nord-ovest della Gerusalemme occupata.

Vicino a Gerusalemme, un lavoratore palestinese è rimasto ferito da colpi d’arma da fuoco israeliani nella città di Al-Ram, mercoledì sera, dopo che le forze israeliane avevano inseguito un gruppo di lavoratori vicino al Muro di Separazione e aperto il fuoco.

La Federazione Generale dei Sindacati Palestinesi ha fornito un quadro fosco, affermando che 15 lavoratori sono stati uccisi dall’inizio dell’anno a causa della violenza israeliana, degli inseguimenti nei territori occupati o delle cadute dal Muro di Separazione. Il sindacato ha inoltre segnalato l’uccisione di 42 lavoratori e oltre 32.000 arresti tra la popolazione attiva dall’ottobre 2023.

Intensificazione del terrore dei coloni e delle demolizioni.
Contemporaneamente, gli attacchi illegali dei coloni israeliani e gli ordini di demolizione dell’esercito israeliano sono aumentati significativamente, prendendo di mira in particolare i terreni agricoli durante la cruciale stagione della raccolta delle olive.

I coloni hanno bruciato ulivi nelle pianure di Turmus Ayya, a nord-est di Ramallah, e hanno rubato raccolti di olive dalle terre di Aqraba, a sud di Nablus, ha riferito Al-Arabi Al-Jadid, citando fonti palestinesi.

Nel governatorato di Hebron/al-Khalil, tre palestinesi sono rimasti feriti per contusioni e lividi durante un’aggressione dei coloni a ovest della città di Yatta, mentre un altro anziano è rimasto ferito a Masafer Yatta.

A Nablus, i coloni hanno bruciato una casa mobile e una stalla per le pecore nel villaggio di Majdal Bani Fadil. Le forze israeliane hanno anche lanciato razzi a Rammuneh, a ovest di Jenin, provocando un incendio in un uliveto.

Nella Gerusalemme Est occupata, le autorità israeliane hanno costretto il residente palestinese Musa Badran ad auto-demolire la sua casa nel quartiere di Al-Bustan, a Silwan.

Nell’area di Betlemme, l’esercito israeliano ha emesso avvisi di demolizione per nove case abitate e in costruzione nel villaggio di Artas, concedendo ai proprietari un periodo di 30 giorni per dimostrare la proprietà del terreno. L’esercito ha anche demolito un locale agricolo a Wadi Fukin e ha attaccato i raccoglitori di olive nella città di Nahhalin insieme ai coloni.

Al-Jazeera ha osservato che dall’inizio della guerra a Gaza nell’ottobre 2023, le pratiche israeliane in Cisgiordania, sia da parte dell’esercito che dei coloni, hanno portato all’uccisione di 1.065 palestinesi, al ferimento di quasi 10.000 persone e all’arresto di oltre 20.000 persone, tra cui 1.600 bambini.

(Fonti: PC, Wafa, Al Jazeera, Al-Arabi Al-Jadid, PIC, Quds News).