ONU: 75 palestinesi morti in detenzione israeliana in due anni

InfoPal - Friday, September 19, 2025

 Ramallah –  PIC. Almeno 75 palestinesi, incluso un diciassettenne, sono morti in detenzione israeliana dal 7 ottobre 2023, secondo un rapporto pubblicato mercoledì dall’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR) nei territori palestinesi occupati.

“49 di queste vittime detenute provenivano dalla Striscia di Gaza, 24 dalla Cisgiordania e due erano cittadini palestinesi di Israele. Ulteriori 19 decessi sono stati riconosciuti dalle autorità israeliane senza fornire dettagli sufficienti a verificarne l’identità”, spiega il rapporto.

Il rapporto menziona anche altri cinque palestinesi, tra cui un sedicenne, morti in custodia poco dopo essere stati colpiti dalle forze di sicurezza israeliane, alcuni senza aver ricevuto cure mediche tempestive.

Il documento accusa le autorità israeliane di torturare sistematicamente i prigionieri palestinesi, sottoponendoli a maltrattamenti deliberati e negando loro l’accesso a cure mediche.

“Le autorità israeliane hanno deliberatamente imposto condizioni di detenzione che equivalgono a tortura o ad altre forme di maltrattamento e che hanno contribuito ai decessi dei detenuti, mentre la cultura dell’impunità e la negazione dell’accesso al Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) hanno prevedibilmente alimentato  un’estrema violenza contro i palestinesi nelle carceri israeliane”.

“Abbiamo documentato la tortura e i maltrattamenti sistematici a cui Israele ha sottoposto i prigionieri palestinesi, inclusi pestaggi ripetuti, waterboarding, posizioni di stress, l’uso di stupri e altre violenze sessuali e di genere, nonché l’imposizione di condizioni deliberatamente disumane come la fame e la negazione di vestiti puliti, beni igienici e cure mediche”.

L’OHCHR ha dichiarato che “le autorità israeliane devono urgentemente porre fine alla tortura sistematica e ad altri maltrattamenti dei palestinesi rinchiusi nelle loro prigioni e in altri luoghi di detenzione e devono proteggere e garantire il loro diritto alla vita”.

Almeno 22 detenuti morti soffrivano di condizioni di salute che richiedevano cure mediche prima dell’arresto, mentre in almeno 12 casi l’OHCHR ha raccolto testimonianze o prove sotto forma di rapporti autoptici che i detenuti sono morti dopo essere stati picchiati o torturati dalle forze di sicurezza israeliane.

L’ufficio ha inoltre richiamato l’attenzione sul rifiuto di Israele di conformarsi a una decisione dell’Alta Corte del 7 settembre che ordinava allo Stato di migliorare la quantità e la qualità del cibo fornito ai prigionieri palestinesi, così come ai tentativi israeliani di nascondere i rapporti sulle condizioni di detenzione.

“A meno che non vengano confutate da indagini conformi agli standard internazionali per ciascun caso, Israele rimane responsabile di ogni singolo decesso in custodia”, si legge nel rapporto, avvertendo che tali pratiche possono costituire crimini di guerra o crimini contro l’umanità.

“Israele ha l’obbligo di porre fine a tutte le pratiche che equivalgono a tortura o ad altri maltrattamenti e di proteggere tutti i detenuti da tali pratiche, anche garantendo ai prigionieri accesso regolare alle loro famiglie, ai loro avvocati, ai tribunali e affinché organismi indipendenti come il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) conducano ispezioni regolari nei luoghi di detenzione”, ha sottolineato l’ufficio per i diritti umani.

“Israele deve proteggere e rispettare il diritto alla vita di tutti i prigionieri e deve fornire accesso a cure mediche adeguate, anche per garantire che i detenuti non muoiano a causa di condizioni preesistenti”, ha aggiunto.

Traduzione per InfoPal di F.F.