L’Olocausto gazawi continua per il 712° giorno consecutivo. La città Gaza è sottoposta a intensi bombardamenti e si segnalano continuamente vittime

InfoPal - Wednesday, September 17, 2025

Gaza – InfoPal. Le forze nazi-sioniste di occupazione israeliane (IOF) continuano la loro guerra genocida sulla Striscia di Gaza dopo aver posto fine unilateralmente al cessate il fuoco, sostenuti politicamente, economicamente e militarmente dagli Stati Uniti, dall’Europa e da parte del mondo arabo. Decine di attacchi aerei e raffiche di artiglieria colpiscono implacabilmente tutto il territorio, prendendo di mira case, tende, rifugi civili, auto piene di sfollati, e centri di distribuzione aiuti. La città di Gaza è stata invasa ed è sotto brutale attacco, mentre la popolazione è obbligata a sfollare, in una nuova Nakba. Tuttavia, molti si rifiutano di andarsene, rimanendo nei loro quartieri. Gli obiettivi preferiti dal regime genocida di Tel Aviv sono bambini (neonati inclusi), donne, medici e giornalisti. Mai si era vista tanta barbarie sadica trasmessa “dal vivo” e sotto gli occhi del mondo intero. Lo sterminio dei nativi palestinesi avanza, sia nella Striscia di Gaza sia in Cisgiordania, ma questa campagna sistematica di annientamento degli autoctoni di Palestina, i veri semiti, sta portando Israele, entità ormai disprezzata e boicottata dall’Umanità intera, verso l’autodistruzione. La fine di Israele è vicina e la vedremo tutti.

Diversi palestinesi sono rimasti uccisi e feriti dopo che aerei da guerra israeliani hanno preso di mira un gruppo di civili nel quartiere di Sheikh Radwan, a nord-ovest della città di Gaza.

Secondo fonti mediche, il bilancio delle vittime palestinesi è salito ad almeno 29 dalle prime ore di mercoledì mattina.

Almeno due palestinesi sono stati uccisi e oltre 60 altri sono rimasti feriti quando le forze di occupazione israeliane hanno aperto il fuoco sui richiedenti aiuti vicino al centro di distribuzione della criminale GHF ad Al-Shakoush, alla periferia di Rafah, nella Striscia di Gaza meridionale.

Almeno cinque palestinesi sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano su una tenda che ospitava civili sfollati nel campo di concentramento di Al-Mawasi, nella parte meridionale della Striscia di Gaza.

20 persone sono state uccise nel pomeriggio di ieri, dopo che aerei da guerra israeliani hanno bombardato un isolato residenziale nella zona di Bani Amer, nel quartiere di al-Daraj, nella città di Gaza. Decine di persone sono rimaste ferite o risultano disperse.

L’esercito israeliano ha inoltre fatto esplodere diversi veicoli blindati con trappole esplosive in diverse zone della città, principalmente nel quartiere di Tal al-Hawa.

Secondo fonti locali e mediatiche, Gaza è sottoposta a intensi bombardamenti e si segnalano continuamente vittime.

Questa intensificazione militare arriva sulla scia dell’avvio, da parte del governo israeliano, di una vasta operazione contro la città di Gaza, che prevede massicci attacchi aerei e di artiglieria contro edifici e civili.

L’esercito israeliano ha inoltre lanciato attacchi in altre aree della Striscia di Gaza, da lunedì, uccidendo e ferendo altri civili, tra cui bambini e donne.

Nel frattempo, decine di persone sono state uccise o ferite negli attacchi israeliani contro i richiedenti aiuti umanitari vicino ai punti di distribuzione in diverse aree di Gaza.

Secondo quanto dichiarato ieri dal ministero della Salute di Gaza, tre persone, tra cui un bambino, sono state dichiarate morte per fame e malnutrizione, mentre altri abitanti di Gaza sono stati dichiarati morti dopo essere rimasti feriti in seguito ai recenti attacchi.

Parzialmente distrutto l’ospedale pediatrico Rantisi a Gaza.

Una mappa di quello che è diventato l’attuale Campo di Concentramento di Gaza (in verde), una striscia di terra di 35 km quadrati nella Striscia di Gaza meridionale, dove Israele sta cercando di trasferire forzatamente due milioni di palestinesi.

L’area, ironicamente etichettata dall’esercito israeliano come “zona umanitaria”, è in realtà un deserto inabitabile, privo di abitazioni, infrastrutture, elettricità o servizi igienici, che lascia i civili con nient’altro che terra arida, in mezzo a uno sfollamento di massa.

(Fonti: Quds Press, Quds News network, PressTv, PIC, Wafa, The Cradle, Al-Mayadeen; ministero della Salute di Gaza; Euro-Med monitor, Telegram; credits foto e video: Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza, Telegram e singoli autori).

Per i precedenti aggiornamenti:

https://www.infopal.it/category/genocidio-e-pulizia-etnica-a-gaza