Israele paga 38 milioni a Google per negare il genocidio

The Submarine - Thursday, September 4, 2025

Un’inchiesta di Lee Fang e Jack Pulson, di Drop Site, documenta come le autorità israeliane hanno lanciato una costosissima campagna di propaganda online per cercare di soffocare la realtà dei fatti sul genocidio a Gaza. Se in questi giorni avete usato YouTube è probabile abbiate visto almeno un video di questa campagna, che sostiene che a Gaza ci sia abbondanza di cibo: grazie alle sponsorizzazioni il video ha raggiunto 6 milioni di visualizzazioni in 13 giorni. Il video è pubblicato sul canale del ministero degli Affari esteri israeliano. La campagna è gestita da una “Agenzia pubblicitaria del governo israeliano,” e fa parte di un investimento di 150 milioni di nuovi shekel, 38 milioni di euro, che Tel Aviv sta facendo in pubblicità di Google. Il governo israeliano parla espressamente di hasbara, una parola intraducibile che si colloca tra le pubbliche relazioni e la propaganda. Oltre ai 38 milioni su Google, il governo israeliano ha speso 10 milioni di nuovi shekel, 2,5 milioni di euro, in campagne pubblicitarie su X, e 7 milioni di nuovi shekel, 1,8 milioni di euro, sulla piattaforma Outbrain/Teads, che serve pubblicità per siti internet di terze parti. Non è la prima volta che il governo israeliano lancia una campagna del genere: quest’estate WIRED aveva denunciato la presenza di ads su Google che volevano screditare l’UNRWA, e lo stesso Google nel proprio ultimo bollettino sulle operazioni di influenza estera aveva riportato di aver interrotto 4 campagne d’influenza israeliane che promuovevano contenuto in inglese, francese, tedesco, italiano e greco. (Lee Fang / Drop Site / YouTube / Google Ads Transparency Center / Governo israeliano / WIRED / Google Thread Analysis Group)