YPJ: Continueremo a lottare per la libertà delle donne yazide

Retekurdistan.it - Sunday, August 3, 2025

In una dichiarazione rilasciata in occasione dell’anniversario del massacro commesso dall’ISIS contro gli yazidi a Shengal il 3 agosto 2014, l’YPJ ha affermato che le atrocità non sono state dimenticate e che la lotta per la libertà delle donne yazide continua.

Il Comando generale delle Unità di Protezione delle Donne (YPJ) ha commemorato le martiri in una dichiarazione scritta in occasione dell’undicesimo anniversario del genocidio di Shengal. La dichiarazione ha descritto l’attacco del 3 agosto 2014 come un nuovo genocidio contro il popolo yazida, affermando che questo genocidio dell’ISIS è stato l’ennesimo massacro commesso contro la comunità yazida e che lo Stato iracheno e l’amministrazione della regione del Kurdistan sono rimasti in silenzio e non hanno agito per difendersi.

La dichiarazione ha ricordato che la prima risposta agli attacchi dell’ISIS è arrivata dai combattenti curdi per la libertà, aggiungendo che le forze YPJ e YPG hanno svolto un ruolo chiave nell’apertura di un corridoio umanitario tra Shengal e il Rojava, contribuendo a salvare migliaia di vite. Centinaia di combattenti YPJ e YPG si sono opposti alla mentalità dell’ISIS. Shengal e la comunità yazida sono state protette. Molti compagni sono caduti come martiri nella liberazione di Shengal.

Le YPJ hanno definito gli attacchi dell’ISIS contro le donne come una guerra globale con dimensioni ideologiche e politiche, affermando che la mentalità jihadista e fascista dell’ISIS prende di mira la società e i valori della vita attraverso le donne; le uccide, le rapisce, le vende e le riduce in schiavitù in nome del califfato. Questo è un attacco diretto contro l’ideologia della liberazione delle donne.

La dichiarazione ha sottolineato che la resistenza guidata dalle donne yazide si è trasformata in una lotta per la dignità. Ha sottolineato che in questo secolo nessuna società può sopravvivere o preservare la propria cultura senza autodifesa. La lotta per il riconoscimento dell’identità e dello status del popolo yazida continua, e per l’istituzione di un’amministrazione autonoma.

Le YPJ hanno ricordato di aver liberato molte donne e giovani yazidi dalla prigionia dell’ISIS, affermando di considerarsi responsabili della liberazione di tutte le donne yazide.

Nella dichiarazione si afferma che la popolazione di Shengal ha garantito la propria sicurezza attraverso un’amministrazione autonoma basata sul paradigma della società democratica del leader Apo (Abdullah Öcalan) e che la cultura dell’autodifesa, guidata dalle donne, è ormai saldamente consolidata.

In conclusione, le YPJ hanno dichiarato che la lotta per la liberazione delle donne di Shengal sarà la loro missione fondamentale e che saranno presenti al fianco della comunità yazida in ogni momento della lotta. Su questa base, hanno promesso ancora una volta una patria libera alle martiri della libertà, alle madri delle martiri, a tutte le donne yazide che hanno perso la vita in servizio e alla comunità yazida, affermando che la loro promessa sarà la loro lotta.

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