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La transizione ecologica possibile: reset delle politiche climatiche
Il 26 e 27 novembre si tengono le 6 sessioni della XVII Conferenza Nazionale sull’Efficienza Energetica organizzata dagli Amici della Terrra. Gli incontri svolti a Roma vengono trasmessi in streaming. Il fallimento del Green Deal europeo è ormai svelato: nonostante la rilevanza degli investimenti, il programma non ha determinato alcuna leadership strategica o tecnologica mondiale rispetto ai cambiamenti climatici e alcuna riduzione delle emissioni globali. Ha invece contribuito all’aumento del costo dell’energia per famiglie e imprese, al crollo delle produzioni industriali e alla loro delocalizzazione. L’obbligo di installazione di fonti rinnovabili intermittenti ha messo a rischio la stabilità delle reti elettriche e, particolarmente in Italia, non ha potuto sostituire le fonti fossili ma ha stravolto ogni pianificazione territoriale esistente, violando in particolare le aree naturali e agricole senza risparmiare i paesaggi iconici dell’identità culturale nazionale. Per gli Amici della Terra invece, è tempo – in Italia e in Europa – di una transizione possibile che definisca nuove strategie sulla base dell’esperienza e di previsioni costruite sui dati rilevati. Non si tratta di rinunciare alla decarbonizzazione, ma di tracciare un percorso pragmatico, socialmente ed economicamente accettabile ed efficace, fondato su obiettivi realistici. Una transizione che valorizzi tutte le soluzioni effettivamente disponibili nel breve, medio e lungo periodo, senza preclusioni ideologiche, nel rispetto del principio di neutralità tecnologica. A partire dai miglioramenti dell’efficienza energetica – che restano per gli Amici della Terra la priorità – dall’impiego di pompe di calore, teleriscaldamento, cogenerazione, biocombustibili, dal recupero energetico da rifiuti, dalla riduzione delle emissioni di metano e dall’utilizzo dell’energia nucleare. PROGRAMMA   Redazione Italia
IDRO (BS): CORTEO CONTRO IL PRELIEVO DELL’ACQUA DEL LAGO A FAVORE DELL’AGRICOLTURA INTENSIVA
Indetta una manifestazione domenica 20 luglio, in opposizione allo sfruttamento delle acque del lago d’Idro che vorrebbe Regione Lombardia. Organizzano gli Amici della Terra lago d’Idro e Valle Sabbia, con la partecipazione della Federazione del Chiese e del Comune di Idro (provincia di Brescia). L’appuntamento è ad Idro, alle ore 18, in via Trento, via principale che costeggia il lago. I gruppi ambientalisti, sostenuti anche dagli operatori turistici del territorio, si dicono contrari al progetto regionale che vedrebbe, tramite opere di regolazione, prelevare 3,5 metri verticali di acque ogni estate per cederli agli agricoltori delle basse lombarde. Si tratterebbe di un prelievo che irrigherebbe oltre 45 mila ettari di aree agricole, di cui molte coltivate a mais da trinciare per alimentare le mucche negli allevamenti intensivi. Dal lago d’Idro se ne andrebbero quindi 40 milioni di metri cubi di acqua ogni estate, per essere utilizzati dall’agricoltura tramite la tecnica irrigua a scorrimento, cioè inondando i campi, comportando un consistente spreco di acqua. Ci spiega le ragioni della manifestazione Gianluca Bordiga, presidente dell’associazione Amici della Terra lago d’Idro e Valle Sabbia e della Federazione del Chiese. Ascolta o scarica