20 libri per l’estate
Yael Artom
Alla fine della guerra del Vietnam, l’attendente di un generale sudvietnamita,
spia doppiogiochista per i comunisti del nord, viene evacuato con le ultime
partenze organizzate dagli americani. Militare, spia, profugo, carnefice e
vittima, getta uno sguardo intimo e allo stesso tempo estraneo sulle ipocrisie
dell’Occidente. Un romanzo ironico e intelligente che può essere scritto solo da
chi conosce intimamente una cultura che lo tiene a debita distanza. Vincitore
del Premio Pulitzer 2016.
Viet Thanh Nguyen, Il simpatizzante, tr. Luca Briasco, Neri Pozza, pp. 383, euro
12,20 stampa, euro 8,99 epub.
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Walter Catalano
Ethel Mannin (1900-1984) scrittrice “scomoda” se mai ve ne fu una e per questo
rimossa dalla memoria letteraria europea. Anarchica, socialista radicale (ma
antisovietica), pacifista, femminista, bisessuale dichiarata, amorosa compagna,
a tratti, di W.B. Yeats e di Bertrand Russell. Agenzia Alcatraz, dopo aver
tradotto il capolavoro di Weird femminista Lucifero e la bambina, le dedica
un’intera collana Etheliana che inaugura con il suo libro più compromettente e
rimosso: uscito nel 1963 come reazione al propagandistico e sopravvalutato best
seller filoisraeliano Exodus di Leon Uris, è forse l’unico e senz’altro il primo
testo occidentale a denunciare la pulizia etnica sionista in Palestina nel 1948.
La memoria della Nakba. Oggi da leggere più che mai per togliersi la
soddisfazione di farsi dare degli “antisemiti” da Netanyahu…
Ethel Mannin, La strada per Be’er Sheva, tr. Stefania Renzetti, pp. 3982,
Agenzia Alcatraz, € 19,00
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Mariangela Cofone
Vito di Battista intreccia la potenza della narrazione orale con la grazia della
letteratura. Ci dimentichiamo delle pagine per immergerci in un affresco vivido
e vibrante, dove la memoria si fa racconto e il tempo si dilata.
Una saga familiare che attraversa la Seconda guerra mondiale fino agli anni ’60,
in un piccolo paese del Centro-Sud. Per chi ama perdersi nelle storie profonde e
ritrovarsi nella bellezza delle parole.
Vito di Battista, Dove cadono le comete, Feltrinelli, pp. 368, euro 18,05
stampa, 9,00 epub.
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Roberta Cospito
Amerai quello che hai ucciso è un libro folgorante e inquietante così come il
suo titolo.
Kevin Lambert, poco più che trentenne scrittore canadese, ambienta nella sua
città natale Chicoutimi, una storia nera e violentissima. Una storia di
vendetta. Dietro una rispettabile patina borghese, Chicoutimi nasconde ogni tipo
di degenerazioni e aspetti inquietanti: genitori che approfittano delle figlie,
il primo cittadino che ama indossare gli abiti della moglie ormai defunta, ma,
soprattutto, ci sono tanti bambini morti che, nonostante vengano regolarmente
sepolti, ritroviamo nelle loro case e nelle aule scolastiche insieme ai vivi,
come nulla fosse accaduto. Politicamente scorretto, ma incredibilmente poetico;
un faro acceso sulla difficile condizione dei nostri adolescenti.
Kevin Lambert, Amerai quello che hai ucciso, tr. Maruzza Loria, Playground, pp.
174, euro 16,00 stampa
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Cristina Daglio
Nelle più di mille pagine del suo nuovo lavoro Griffi conferma quello che già
con Ferrovie del Messico risultava lampante: una narrazione forte anche se non
temporalmente consecutiva tiene incollati al volume fino a che tutto si chiude.
Digressioni è fedele al proprio titolo, se alla prima lettura potrebbe sembrare
di entrare in un guazzabuglio di storie senza un filo conduttore, così non è,
anzi ogni singola digressione, ogni singolo paesaggio che sia apre per
connessione logica da un punto a un altro del libro trova compimento della
propria parabola e chiusura del proprio filone narrativo. Ritroviamo nomi,
citazioni più o meno velate, personaggi e storia, parole desuete o curiosità
lessicali, ma soprattutto appare limpido come nel 2025, in una stagione
editoriale “di commercio” quando escono opere mondo, scritte e intellettualmente
stimolanti, il lettore vada a cercarle, stanarle e se ne innamori perdutamente
della loro complessità.
Gian Marco Griffi, Digressioni, Einaudi, pp. 1024, euro 22,00 stampa
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Anna da Re
Ne ho così tanto sentito parlare, che a un certo punto ho deciso di comprarlo.
Poi però, data la mole, dovevo trovare il tempo per leggerlo. Così è arrivata
quest’estate, ed è una lettura magnifica. C’è tutto il gusto dell’invenzione,
dell’avventura, del racconto e della scrittura. Uno di quei libri che quando ti
chiedono un consiglio ti viene subito in mente. Perché è la quintessenza della
lettura: il piacere, il divertimento, la costruzione di un mondo dove ci sei
solo tu e quello che ti stai immaginando.
Gian Marco Griffi, Ferrovie del Messico, Laurana Editore, pp. 824, euro 22,00
stampa
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Roberto Derobertis
In un’altra estate torrida e viscosa nell’emisfero nord, A quattro zampe di
Miranda July (1964, scrittrice, regista e sceneggiatrice statunitense) mi
chiama, mi intrattiene, non abbandona i miei pensieri, è una lettura che si fa
persistente.
A 45 anni e nel pieno di un desiderio sessuale irrefrenabile per un uomo più
giovane e sposato – nonché della voglia incontenibile di abbandonare marito e
figlia –, la protagonista senza nome e di mestiere artista di questo romanzo ci
accompagna, con candore e impudicizia, attraverso un cambiamento emotivo e
fisiologico potente e irreversibile. Ironico, erotico, a tratti rutilante
romanzo on the road e a tratti amaro romanzo introspettivo, A quattro zampe (All
Fours, 2024) può essere definito il romanzo della premenopausa o della
menopausa. E il modo in cui July racconta l’ingresso in questa fase della vita
intenerisce ma non fa sconti: sfata tabù e restituisce carne ed emozioni a
quanto spesso taciuto da un discorso ancora piuttosto patriarcale e maschilista
sui corpi delle donne. “Era fantastico fare qualcosa che non fosse sollevare
pesi o vivere la vita” dice la protagonista – stanca anche del suo lavoro, per
quanto creativo – perché A quattro zampe ci getta dentro il vortice del
rinnovamento e ci spinge verso forme per certi aspetti sovversive di
liberazione, mettendo a fuoco il desiderio di poter essere (ancora e di nuovo)
tutto. È una lettura bollente e divertente che segnerà un’estate tutt’altro che
banale, per lettori e lettrici che si troveranno davanti alla narrativizzazione
di ciò che le donne non dicono.
Miranda July, A quattro zampe, tr. Silvia Rota Sperti, Feltrinelli, pp. 328,
euro 20 stampa, euro 4,99 ebook
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Alessandro Fambrini
Dopo più di sessant’anni dal suo arrivo in Italia, finalmente Lovecraft
pubblicato da Adelphi: è un evento e come tale lo celebriamo. Che poi ciò
avvenga attraverso una lunga lettera a tratti verbosa, a tratti ripetitiva, a
tratti irritante per il suo anacronistico razzismo e la sua intolleranza,
possiamo anche perdonarlo. Lovecraft è anche questo, e gli squarci di
intelligenza pura che si aprono qua e là anche in un testo come Potrebbe anche
non esserci più un mondo ripagano il disagio che si prova dinanzi alle
professioni di fede antidemocratica e i salamelecchi a Spengler e al pensiero
più reazionario e oscuro del suo tempo. A patto che sull’altro piatto della
bilancia si ponga ciò cui portò questa visione ristretta e anche un po’ patetica
del mondo: la paura continua dell’annientamento di fronte a forze implacabili,
il tremore dell’uomo sperduto in un universo popolato di mostri, e la magnifica
letteratura che dà corpo e voce a tutto questo.
H.P. Lovecraft, Potrebbe anche non esserci più un mondo, a cura di Ottavio
Fatica, Adelphi, pp. 162, € 14,00
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Alberto Fraccacreta
I textos recobrados di Borges sono sempre un evento da salutare con una certa
emozione: radunati dopo la scomparsa dell’autore argentino, nell’edizione
originale constano di quasi duemila pagine. E Adelphi – dopo una prima antologia
apparsa nel 2009, Il prisma e lo specchio. Testi ritrovati (1919-1929) – ne
propone felicemente un’altra ampia scelta. Si spazia dal Don Chisciotte
all’ebraicità, da Kafka a Nietzsche, da Apollinaire a Dante. Proprio per il
sommo poeta Borges ha parole di miele: “C’è una prima lettura della Commedia;
non ce n’è un’ultima, perché il poema, una volta scoperto, continua ad
accompagnarci fino alla fine. Come la lingua di Shakespeare, come l’algebra o
come il nostro passato, la Divina Commedia è una città che non esploreremo mai
tutta”. E conclude, con maggiore gravità: “La più conosciuta e ripetuta delle
terzine può, un pomeriggio, rivelarmi chi sono o che cos’è l’universo”.
Jorge Luis Borges, La mappa segreta. Testi ritrovati (1933-1983), a cura di
Tommaso Scarano, traduzione di Rodja Bernardoni, Adelphi, pp. 285, euro 22,00
stampa
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Elio Grasso
È un Montale vacanziere quello delle lettere, persino spiritoso, catturato dal
mare bollente dei magici pomeriggi estivi a Monterosso, o assediato dalla
malinconia delle sedute idroterapiche alle Terme di Voltaggio. Ma le poesie
donate a Bianca, in numero di trentotto, di cui dodici inviate anche a
Francesco, costituiranno la parte fondamentale del libro (Ossi di seppia) che
Gobetti stamperà nel 1925. Fra di esse troviamo Meriggiare pallido e assorto
(ancora con il titolo di Rottami), I limoni, Non chiederci la parola che squadri
da ogni lato, Caffé a Rapallo, Sarcofaghi, Esterina, i vent’anni ti minacciano
(pubblicata poi come Falsetto), Cigola la carrucola nel pozzo, Spesso il male di
vivere ho incontrato. Pagine fondamentali, come si vede, a cui bisogna
aggiungere tre importanti poesie inedite, Domande, La stasi, Turbamenti, non
accolte nell’edizione critica Contini-Bettarini del 1980.
Eugenio Montale, Lettere e poesie a Bianca e Francesco Messina, Scheiwiller, pp.
248, euro 40,00 stampa
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Caterina Incerti
Goodbye Hotel è un romanzo capace di racchiudere un mistero da svelare, un
passato da scoprire e un futuro da saggiare. Bible ha una narrazione
particolare, lo scrittore è abile a confondere il lettore donando indizi che si
disperdono piano come in un sogno diretto da David Linch, confluendo poi in una
trama piena di verità incontrovertibili, profonde e concrete.
Michael Bible, Goodbye Hotel, tr. Martina Testa, Adelphi, pp. 419, euro 18,00
stampa
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Fabio Malagnini
La curiosità e il piacere di ritrovare uno dei principali storici italiani di
fantascienza alla prova di una duplice impresa autorale (i volumi sono due,
dedicati alla produzione degli anni ’90 e degli anni Zero). Raccogliendo la
sfida dell’afa e della noia, si pone davanti a noi una narrativa fantastica
ribelle e resistente a quel racconto distopico che è già diventato il nostro
presente.
Domenico Gallo, La patria del ribelle e altri racconti dell’anno duemila, pp.
206, Edizioni Delos, euro 4,99 epub
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Valentina Marcoli
È arrivato giusto in tempo per questa estate torrida il nuovo romanzo (che in
realtà è una ristampa) della coppia francese di scrittori ispiratori di
Hitchcock in molte occasioni. I loro thriller psicologici ad alta tensione sono
strepitosi, tutti, sempre, e anche se sono poche pagine e lo divorerò in poche
ore, è in cima alla lista delle mie letture estive.
Pierre Boileau, Thomas Narcejac, I vedovi, tr. Giuseppe Girimonti Greco, Ezio
Sinigaglia, pp. 172, Adelphi, euro 18,00 stampa
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Lorenzo Mari
Come reagireste, se vi dicessero che uno dei maître à penser più influenti della
contemporaneità è un cristiano rinato, o meglio che è rinato come cristiano?
Parte da questo interrogativo destabilizzante il percorso di questo nuovo libro
di Timothy Morton, per poi offrire un corpo a corpo con l’opera del poeta
William Blake che è anche un memoir, dalla scrittura libera, assai densa eppure
sempre agile e coinvolgente. Per aprire le porte della percezione, e anche del
pensiero.
Timothy Morton, Inferno. William Blake e la ricerca di un’ecologia cristiana,
tr. Valerio Cianci, Timeo, euro 25,00 stampa.
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Elisabetta Michielin
C’è stato un tempo, molti anni fa in cui tutti avevamo letto Il maestro e
Margherita di Bulgakov e quando si chiedeva qual è il romanzo più bello tutti
avevamo la risposta pronta. Adesso anche grazie al bel film appena uscito è
tornato il tempo per leggerlo o rileggerlo (nel mio caso anche accorgersi che
essere sicura di averlo letto fosse un falso ricordo) e scoprire quanto
Margherita amasse essere una strega. Dei diavoli Woland, Azazello – un
criminale di prima categoria – e compagnia non aggiungo niente, che tutti sanno
e forse non è un caso che il libro sia nei primi posti dei bestseller fantasy di
Amazon. Raccomando la lettura ad alta voce!
Michail Bulgakov, Il Maestro e Margherita, tr. Vera Dridso, pp. 408, Einaudi,
euro 12,00 stampa, euro 2,99 epub
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Paolo Prezzavento
All’origine di questo Libro – a nostro avviso uno dei più importanti di Jacques
Derrida – ci sono due conferenze, tenute all’Università della California
Riverside, il 22 e il 23 aprile del 1993, nell’ambito del Convegno “Whither
Marxism?” (“Dove va il Marxismo?”) organizzato da Bernd Magnus e Steven
Cullenberg. In questa nuova edizione la curatrice, Marta Vlachou, ha aggiunto un
dibattito inedito tra Derrida ed Ètienne Balibar, tenutosi il 1 febbraio del
1994 al Collège international de Philosophie. In queste conferenze Derrida, con
una delle sue intuizioni geniali, ci propone di interrogare, a 4 anni di
distanza dalla caduta del Muro di Berlino, e dunque dalla fine ufficiale del
comunismo, proprio lo spettro di quel filosofo che era ormai da tutti creduto
morto, Karl Marx, e lo fa a partire dal celebre incipit dell’Hamlet di
Shakespeare, in cui Amleto interroga lo Spettro di suo padre. Come Amleto,
Derrida ha il coraggio di salire sui bastioni di Elsinore e rivolgersi allo
Spettro di Marx, anzi agli spettri di Marx (perché ce n’è più di uno),
dimostrando che le sue ingiunzioni (Swear) pressanti a noi che siamo ancora in
vita sono più attuali che mai.
Viviamo in un “tempo fuori di sesto”, pieno di spettri (basti pensare agli
innumerevoli “spettri di Gaza). Ecco perché dobbiamo continuare ad interrogare
lo Spettro – gli spettri – di Marx.
Jacques Derrida, Spettri di Marx. Nuova edizione, tr. Gaetano Chiurazzi e
Annalisa Romani, Raffaello Cortina Editore, pp. 266, euro 25,00 stampa
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Umberto Rossi
Uno dei più americani tra gli scrittori italiani che non vanno allo Strega ci
racconta una storia hollywoodiana, un quasi thriller con infiniti echi della
cinematografia americana più mitologica, scritto come al solito con elegante
parsimonia e precisione cristallina.
Roberto Saporito, Polimeri, Cose note Edizioni, pp. 152, euro 15,00 stampa
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Nicole Spallina
L’estate è il mio momento preferito per recuperare classici antichi, classici
moderni e libri di grandi dimensioni; quest’anno ho scelto un titolo che rientra
a perfezione in tutte e tre le categorie: Le nozze di Cadmo e Armonia di Roberto
Calasso, uscito per la prima volta nel 1988.La scrittura sontuosa di Calasso
interroga le storie senza tempo del mito in una vera e propria epopea
letteraria, per tornare alle origini del nostro mondo e allo stesso tempo
dialogare con il presente.
Roberto Calasso, Le nozze di Cadmo e Armonia, pp. 487, Adelphi, euro 14,25
stampa, euro 7,99 epub
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Roberto Sturm
In una Australia poco lontana nel futuro, una band in tour si scontra con
l’autocrazia al potere che punisce severamente quella che chiama l’indecenza
morale. Sono i soli ad avere accesso a F. una nuova droga che ti permette di
andare avanti nel tempo, di vedere cosa succederà nei prossimi istanti. Una
lucida accusa alla società di oggi, il tipo di fantascienza dispotica che
preferisco. Il compito di critica del presente che questa letteratura di genere,
se ben congegnata, ha sempre fatto nel migliore dei modi.
Jordan Prosser, Big Time, tr. Sebastiano Pozzani, pp. 408, Mattioli 1885, euro
21.00 stampa
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Tania Tonin
Per circostanze lungi dall’essere influenzate dal mio volere, mi ritrovo
nuovamente con un libro della scrittrice Donna Tartt in mano nel bel mezzo
dell’estate. Le sue storie sono adatte ad alterare il ricordo di giorni caldi e
uguali grazie alle loro trame tortuose e ai loro personaggi memorabili. Inizio a
pensare non sia un caso, quindi, che dopo Il cardellino letto nei mesi caldi di
qualche anno addietro, mi accingo solo ora, con l’avanzare dell’estate, a
iniziare Dio di illusioni, acquistato in lingua inglese durante l’inverno.
Nessun momento mi è sembrato adatto, fino a queste temperature roventi che
reclamano una ventata di buone parole.
Donna Tartt, Dio di illusioni, tr. Idolina Landolfi, Rizzoli, pp. 624, euro
15,00 stampa, euro 9,99 epub
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