Tag - porti

NO AL PORTO DI FIUMICINO, NESSUNA COMPLICITA’ CON IL GENOCIDIO
Quali interessi si muovono dietro le grandi opere portuali?Un progetto guidato da Royal Caribbean vuole trasformare un’area di litorale a Fiumicino nel primo grande porto crocieristico in Italia affidato a un privato.Comitati e realtà locali che difendono il territorio e la vita di chi lo abita sono mobilitati dalle prime avvisaglie di questo progetto, e, […]
TARANTO È CON LA RESISTENZA PALESTINESE!
Presidio sotto il Comune di Taranto, questo lunedì 13 ottobre, dalle ore 08:00 alle 20:00 contro la complicità di Eni e del porto di Taranto con il genocidio palestinese, l’AIA e il dissalatore. In questa giornata, Taranto per la Palestina, insieme al comitato cittadino No discarica, rete civica A difesa del Fiume Tara e contro […]
Porto di Rotterdam bloccato
Attivist3 contro la guerra e la distruzione ambientale hanno bloccato per 6 ore sabato il porto di Rotterdam, in Olanda. La protesta, organizzata dal gruppo di attivisti Geef Tegengas, che nasce come gruppo di attivismo su temi ambientali e si è occupato negli ultimi anni anche dell’opposizione alla guerra e al genocidio israeliano contro la […]
Genova per noi #2 | Intervista a Riccardo Degl’Innocenti sugli scioperi dei portuali a sostegno alla Sumud Flotilla – a cura di Lidia Demontis e Roberto Faure
Una seconda intervista di Effimera sulla situazione genovese e sugli scioperi dei portuali a sostegno alla Sumud Flotilla. Parla Riccardo Degl’Innocenti, genovese, esperto di porti, attivista di The Weapon Watch, Osservatorio sulle armi nei porti europei (www.weaponwatch.net), da sempre al fianco del CALP di Genova.  ***** 1. La vostra mobilitazione è stata un successo, [...]
L’equipaggio di terra (oltre lo sciopero del 22 settembre) – di FabeR
La mia voce, la vostra voce e il mio sangue, se accresce la vostra rabbia, ora è vostro. Insegnate ai vostri figli che il corpo della terra è uno, che i confini della terra sono un’invenzione e chi non rifiuta di uccidere sarà ucciso facilmente. Fermate il fuoco sui nostri petti, fermate il fuoco [...]
Non perdiamo di vista i container israeliani fermati al porto di Ravenna
L’osservatorio Weapons Watch avvisa che container “fermati” a Ravenna sono probabilmente in movimento sulle strade italiane, per raggiungere un porto e riprendere la strada per Israele. Sono sotto osservazione: (nel Tirreno) Genova, La Spezia, Livorno, Salerno; (nell’Adriatico) Trieste, Venezia-Marghera, Ancona, Bari. I container sono identificati dalle sigle TLNU2151714 (Trident) e JXJU3227698 […] L'articolo Non perdiamo di vista i container israeliani fermati al porto di Ravenna su Contropiano.
MOBILITAZIONE AI PORTI DI LIVORNO E RAVENNA. I LAVORATORI: “NESSUN TRAFFICO DI ARMI DAI NOSTRI SCALI”
Carro armato al porto di Livorno, 15 settembre 2025 I porti italiani sono sempre più teatro dell’economia bellica che sta trasformando il tessuto produttivo e il settore logistico del nostro Paese. Al porto di Livorno, così come in altri scali marittimi italiani, passano armamenti e munizioni diretti nei vari teatri di guerra. A denunciarlo i portuali e lavoratori dello scalo toscano: ancora una volta è avvenuto l’imbarco di armi e veicoli su navi che caricano anche passeggeri civili. L’ultimo oggi, sulla Zeus Palace, dove a bordo è salito un carro armato. Contro la logistica delle armi e le responsabilità italiane nel genocidio in Palestina, lavoratori e lavoratrici dei porti sotto la giurisdizione dell’Autorità di sistema del mar Tirreno settentrionale (Livorno, Piombino, Elba, Capraia) hanno annunciato lo stato di agitazione per la Global Sumud Flotilla. Non solo: il 20 settembre Livorno torna in piazza contro l’economia di guerra e il genocidio del popolo palestinese. L’intervista a Simone dei GAP, Gruppo Autonomo Portuali di Livorno. Ascolta o scarica. Dal mar Tirreno, al mare Adriatico. A Ravenna domani, martedì 16 settembre, si svolgerà una protesta contro il passaggio di navi cariche di munizioni e armamenti. La manifestazione programmata per domani in Darsena, sotto la guida del Coordinamento Bds Ravenna (movimento per il Boicottaggio Disinvestimento Sanzioni a Israele)  è fissata alle 17.30 nei pressi della stazione, per poi dirigersi in corteo verso la sede di Autorità Portuale. “Fuori Israele dal porto di Ravenna: no al traffico di armi, no al progetto Undersec”, recita lo slogan di indizione del corteo a Ravenna. A rafforzare la mobilitazione c’è anche la recente cancellazione del workshop di Undersec, cioè l’Underwater Security finanziato con sei milioni di euro tramite fondi del programma quadro dell’Ue “Horizon” e che doveva ospitare il ministero della Difesa israeliano, una società israeliana che si occupa di armamenti e l’Università di Tel Aviv. Il Coordinamento sottolinea come l’annullamento del workshop sia dovuto alle pressioni pubbliche e segnala che l’assemblea generale del progetto avrebbe discusso la proposta di espellere i partner israeliani, avanzata da un gruppo di accademici europei. L’intervista a Axel, operatore portuale e membro del CAP, Comitato Autonomo Portuale di Ravenna. Ascolta o scarica.
Israele sequestra la Freedom Flotilla, i portuali italiani bloccano l’accesso di navi destinate a Israele
Venerdi notte le forze armate israeliane hanno sequestrato in acque internazionali l’equipaggio e la nave Handala della Freedom Flotilla diretta con aiuti umanitari a Gaza. Gli attivisti a bordo sono stati fermati ed espulsi. Ma l’arroganza israeliana sta incontrando nel mondo – e anche in Italia – pane per i […] L'articolo Israele sequestra la Freedom Flotilla, i portuali italiani bloccano l’accesso di navi destinate a Israele su Contropiano.
Genova è nel mirino?
Quanto uscito sui media in queste settimane potrebbe sembrare il prologo di una pellicola di Fernando Di Leo degli anni ’70. Invece, è cronaca. Carlo De Simone, sub-commissario alla realizzazione della nuova diga foranea di Genova, ai microfoni di Primocanale conferma che l’infrastruttura è “dual use“; perché funzionale allo sbarco […] L'articolo Genova è nel mirino? su Contropiano.
Fuori la guerra dalla città di Genova!
Venerdì sera centinaia di cittadini e cittadine hanno partecipato a una assemblea pubblica a Genova proposta e organizzata dal locale Coordinamento “Disarmiamoli”. In una piazza gremita abbiamo portato a conoscenza dei presenti che l’idea del governo centrale e della giunta regionale sulla duplice natura della nuova diga foranea (uso civile […] L'articolo Fuori la guerra dalla città di Genova! su Contropiano.