Ex GKN, da quattro anni “abbiamo avuto ragione fin qui, dobbiamo continuare ad avere la forza di andare avanti”
“Venerdì 11 e sabato 12 luglio chiamiamo tutta la nostra comunità solidale in
piazza Poggi. Sarà un concerto e un’assemblea, forse anche un corteo e una
tendata. Una mobilitazione per chiedere che a prevalere siano i posti di lavoro
e l’intervento pubblico, non le logiche immobiliari e potenzialmente
speculative”. Così il Collettivo di Fabbrica ex GKN alla vigilia del quarto
anniversario dell’inizio della lotta contro licenziamenti e delocalizzazione.
“Questa vicenda va avanti da quattro anni e da cinque estati – dice il
Collettivo di Fabbrica – Ma, nonostante tutta la fatica e il logoramento, è
ancora tempo: di esserci, di sostenerla, di provarci. Del resto, abbiamo avuto
ragione. Praticamente su tutto e sin dall’inizio. Oggi ci sembra ufficiale che
l’investimento sull’area sia di natura immobiliare, e il quadro appare più che
completo. Rimane da chiedersi se la partita non fosse truccata sin dall’inizio.
Avevamo ragione, ma dobbiamo avere la forza. Perché l’obiettivo, oggi come
sempre, è riaprire la fabbrica”.
La scorsa settimana i Comuni di Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino e Calenzano
hanno approvato le delibere per entrare nel Consorzio di sviluppo industriale
della Piana, che potrà trattare sull’utilizzo dello stabilimento ex GKN. Manca
ancora la Città Metropolitana e poi il Consorzio dovrà sbrigarsi a muovere i
primi passi costitutivi per trattare l’area industriale, dove potrebbe
reindustrializzare la cooperativa GFF, con almeno 100 posti di lavoro nella fase
iniziale, ma anche altri, nell’idea di un condominio industriale.
Lo stabilimento è l’unico tassello che manca al piano industriale della
cooperativa per poter partire: “Non può rimanere ancora appeso all’infinito.
Nessun piano industriale rimane fermo per anni. È arrivato il momento di
decidere se in quell’immobile si vuole che torni il lavoro o se si vuole
lasciarlo in mano a soggetti di natura immobiliare, che magari lo rivenderanno
poi ad altri fondi finanziari ancora”.
A quattro anni dai licenziamenti, sono state costituite almeno quattro nuove Srl
attorno alla vicenda ex GKN, l’immobile è stato valutato e svalutato, sono stati
spesi milioni di euro tra indennizzi, costo dell’immobile, quote societarie, e
si sono accumulati almeno 12 milioni di euro di debiti verso i dipendenti. E ora
compare l’ennesimo anello della catena: l’“investitore” sarebbe Idea SGV Srl,
una società che da visura risulta avere un dipendente, specializzata nella
realizzazione di operazioni di sviluppo immobiliare. Idea SGV, ad esempio, ha
appena concluso due operazioni di compravendita immobiliare con il Fondo Mars e
il Fondo Mercury, gestiti dalla SGR Kryalos. Parliamo di fondi che annoverano
tra i gestori realtà della finanza globale come Blackstone. E parliamo di
investimenti immobiliari soprattutto per la logistica dell’ultimo miglio:
esattamente il profilo dello stabilimento ex GKN.
“La presenza di questo nuovo soggetto societario getta un’ulteriore luce
sinistra su tutta l’operazione – conclude il Collettivo di Fabbrica – Vogliono
aprire qui l’ennesimo polo della logistica, che impiega pochi lavoratori e ha un
forte impatto sul territorio, in termini di traffico, uso delle strade e
inquinamento? Ma la partita era questa sin dall’inizio? E quindi c’era un
interesse oggettivo, fin da subito, a ridurre e licenziare i lavoratori? Se così
fosse, si spiegherebbe perché il consorzio pubblico dà tanto fastidio e perché
dà fastidio il nostro piano di reindustrializzazione”.
L’idea del Collettivo è semplice “ed è questa semplicità che non riescono a
piegare: la fabbrica va riaperta. E noi abbiamo un piano per farlo. Bisogna
resistere per tornare a ri-esistere. A maggior ragione, lo sgombero del presidio
operaio è ritenuto inaccettabile, nell’interesse di tutta la comunità: quella
stessa che ora è chiamata a scendere di nuovo in piazza”.
Venerdì 11 luglio, in piazza Poggi, ci sarà un concerto a partire dalle 18, con
Piero Pelù, Bandabardò, España Circo Este, Arpioni, Mauràs, Sakatena Tenor Fi,
DJ Mars, Ejent e Spleen. Il giorno dopo, sabato 12 luglio, l’assemblea
dell’azionariato popolare e della solidarietà.
Redazione Toscana