CPI e Caso Almasri: Italia ha violato gli obblighi dello Statuto di Roma
Riceviamo dal Centro di Elaborazione e Ricerca per la Democrazia (CRED)
Il Centro di Elaborazione e Ricerca per la Democrazia (CRED) accoglie con
soddisfazione – e senza sorpresa – la decisione della Corte Penale
Internazionale (CPI) di avviare il deferimento dell’Italia all’Assemblea degli
Stati Parte e al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per grave violazione
degli obblighi derivanti dallo Statuto di Roma nel caso Almasri.
Costui, noto torturatore libico, poté tornare in patria scampando alla cattura
ordinata dalla Corte col chiaro beneplacito del governo Meloni e in particolare
del ministro di disgrazia e ingiustizia Nordio.
La decisione della Corte penale internazionale rappresenta un segnale importante
e necessario, puntando al ripristino del diritto e del principio di
responsabilità internazionale, troppo spesso elusi o ignorati, anche da Stati
che – come l’Italia – hanno contribuito alla fondazione della Corte e ne hanno
sottoscritto gli atti costitutivi, impegnandosi a promuoverne i valori.
Il CRED sottolinea come la credibilità delle istituzioni internazionali si fondi
sul rispetto effettivo delle norme che ne disciplinano l’attività.
Nessun governo può ritenersi al di sopra del diritto internazionale,
specialmente quando sono in gioco i crimini più gravi contro l’umanità e la
protezione dei soggetti più vulnerabili.
Redazione Italia