Tag - convergenza

Rome for Climate Justice – evento conclusivo: Convergere e lottare per un mondo migliore
Come riuscire a intrecciare e unire le forze di lotte e movimenti diversi tra loro? Come continuare, nel tempo e nello spazio, a combattere per un mondo più giusto, fuori da sfruttamento capitalista, patriarcato e colonialismo? Queste sono le domande a cui ha provato a rispondere l’evento conclusivo del progetto “Rome for Climate Justice”, che si è tenuto giovedì 13 novembre a Esc atelier autogestito a Roma. L’obiettivo dell’iniziativa, intitolata “Convergere e lottare per un mondo migliore”, è stato di discutere di eco-trasfemminismo come concetto “di convergenza delle lotte”, cioè come strumento per comprendere e praticare le lotte per la difesa degli eco-sistemi, per la liberazione da guerre, oppressione e colonialismo e contro il sistema economico capitalista, razzista e patriarcale. Hanno partecipato: * Milo Serraglia, Non Una Di Meno Roma * ⁠Irene De Marco, A Sud e piattaforma Climate pride * ⁠Nidaa Nasser, dell’associazione giovanile palestinese Baladna * ⁠Miriam Tola, John Cabot University L’evento è stato l’occasione per parlare di eco-trasfemminismo, sia a partire dagli strumenti teorici che fornisce per sviluppare lotte “convergenti”, sia da un punto di vista pratico, cioè interrogando le lotte stesse su come creare lo spazio necessario al dispiegarsi di movimenti moltitudinari e intersezionali. La copertina è a cura di DINAMOpress SOSTIENI, DIFENDI, DIFFONDI DINAMOPRESS Per sostenere Dinamopress si può donare sul nostro conto bancario, Dinamo Aps Banca Etica IT60Y0501803200000016790388 tutti i fondi verranno utilizzati per sostenere direttamente il progetto: pagare il sito, supportare i e le redattrici, comprare il materiale di cui abbiamo bisogno L'articolo Rome for Climate Justice – evento conclusivo: Convergere e lottare per un mondo migliore proviene da DINAMOpress.
USB: “C’è sciopero (del 28 novembre) e sciopero (del 12 dicembre), perché c’è piattaforma e piattaforma”
La mancata convergenza della CGIL sullo sciopero promosso da USB e altre organizzazioni sta suscitando un dibattito fondato sul nulla. A parte qualche vecchio ‘sempreverde’ che prova ad attribuirsi il ruolo di generoso pontiere, sembra che nessuno stia ragionando su questa scelta della CGIL, che pare ragionevole e giusta. Per il 28 e 29 novembre prossimi USB ha convocato uno sciopero generale e una manifestazione nazionale a Roma sulla scorta di un mandato vincolante su una piattaforma di lotta assolutamente chiara e dettagliata da parte dell’assemblea nazionale dei propri quadri e delegati riuniti a Roma il 1° novembre. Altrettanto, sembra di capire, ha fatto la CGIL con la propria assemblea nazionale e decidendo di convocare lo sciopero generale il 12 dicembre. Quindi la differenza di valutazione in ordine alla convocazione di uno sciopero generale non sta nella data ma nella piattaforma di lotta, cioè sui contenuti che si vuole far emergere attraverso il massimo strumento di lotta e di mobilitazione a disposizione dei lavoratori e delle lavoratrici. Se le piattaforme sono tanto diverse da non consentire una convergenza sulla stessa giornata è abbastanza naturale che questo non avvenga e non si realizzi quello che si è realizzato il 3 ottobre scorso e allora si è potuto realizzare unicamente perché la drammaticità del genocidio in corso del popolo Palestinese era al centro dello sciopero politico ‘fuori dalle regole’ che il Paese, oltre le sigle sindacali, ha caparbiamente voluto effettuare anche cosciente dei rischi che si correvano. Quando si convoca il 3° sciopero generale nel breve volgere di due mesi o poco più non lo si può fare a ‘cuor leggero’, come tante volte altri soggetti hanno fatto. Lo si fa perché una situazione insostenibile lo richiede e la piattaforma che lo convoca deve essere mirata esattamente sui motivi che hanno reso la situazione insostenibile e contenere proposte concrete, condivise e realizzabili come quella di partire da 2000 euro di salario netto per tutti come paga base. Una proposta ‘facile – facile’ ma che finora nessuno aveva avuto il coraggio di avanzare. Tanti sono i motivi alla base della proclamazione, ciascuno può trovarli dettagliati sul sito USB, e ciascuno si accorgerà delle profonde differenze nell’ impostazione, prima ancora che nel dettaglio, tra quelle emerse dall’assemblea USB del 1° novembre e quelle della CGIL. Bene quindi ha fatto la Cgil, evitando personalizzazioni che lasciamo alla Meloni in affanno di argomenti, a decidere di andare per la propria strada, decidendo la propria data in cui scioperare sulla propria piattaforma strutturalmente lontana anni luce da quella di USB. Un sussulto di consapevolezza che gli fa onore. Unione Sindacale di Base
Rome for Climate Justice – Convergere e lottare per un mondo migliore
Come riuscire a intrecciare e unire le forze di lotte e movimenti diversi tra loro? Come continuare, nel tempo e nello spazio, a combattere per un mondo più giusto, fuori da sfruttamento capitalista, patriarcato e colonialismo? Queste sono le domande a cui proverà a rispondere l’evento conclusivo del progetto “Rome for Climate Justice”, che si terrà giovedì 13 novembre alle 18.00 a Esc atelier autogestito a Roma. L’obiettivo dell’iniziativa, intitolare “Convergere e lottare per un mondo migliore”, è di discutere di eco-trasfemminismo come concetto “di convergenza delle lotte”, cioè come strumento per comprendere e praticare le lotte per la difesa degli eco-sistemi, per la liberazione da guerre, oppressione e colonialismo e contro il sistema economico capitalista, razzista e patriarcale. Le ospiti saranno: * Non Una Di Meno Roma, movimento transfemminista * ⁠Irene De Marco, del Climate pride, movimento ambientalista * ⁠Nidaa Nasser, del collettivo giovanile palestinese Baladna * ⁠Miriam Tola, John Cabot University L’evento sarà quindi l’occasione per parlare di eco-trasfemminismo sia a partire dagli strumenti teorici che fornisce per sviluppare lotte “convergenti”, sia da un punto di vista pratico, cioè interrogando le lotte stesse su come creare lo spazio necessario al dispiegarsi di movimenti moltitudinari e intersezionali. Tra le ospiti è prevista anche la partecipazione da remoto di Nidaa Nasser, del collettivo giovanile palestinese Baladna. Il dialogo con Nidaa Nasser, che vive in Cisgiordania, darà alle e ai partecipanti l’opportunità di ascoltare la voce dei movimenti sociali in Palestina e di creare un dialogo tra movimenti provenienti da diverse parti del mondo. L’appuntamento si svolgerà in un “crocevia” temporale tra le mobilitazioni per la Palestina che ci sono state a settembre/ottobre, e i cortei ambientalisti e transfemministi di novembre (il 14/15 novembre la mobilitazione del Climate pride, e il 22 novembre il corteo nazionale di Non Una di Meno) e avrà anche la funzione di “camera di decompressione” delle tante tematiche legate a questi momenti di protesta. La copertina è a cura di DINAMOpress SOSTIENI, DIFENDI, DIFFONDI DINAMOPRESS Per sostenere Dinamopress si può donare sul nostro conto bancario, Dinamo Aps Banca Etica IT60Y0501803200000016790388 tutti i fondi verranno utilizzati per sostenere direttamente il progetto: pagare il sito, supportare i e le redattrici, comprare il materiale di cui abbiamo bisogno L'articolo Rome for Climate Justice – Convergere e lottare per un mondo migliore proviene da DINAMOpress.
Il Forum Umanista Mondiale invita a partecipare alla sua 3° Assemblea aperta
La 3° Assemblea aperta del Forum Umanista Mondiale si svolgerà in modalità virtuale sabato 19 luglio 2025 dalle ore 15.00 Italia/CET (10.00 Argentina/Brasile, ore 7.00 Messico/America Centrale, ore 9.00 Cile/Costa Est USA; ore 13.00 Costa d’Avorio, ore 14.00 Repubblica Democratica del Congo, Mozambico ed Egitto; ore 16.00 Kenya, Uganda e Mosca, ore 16.30 Iran, ore 18.30 Mumbai; ore 21.00 Filippine e Pechino; ore 22.00 Giappone). I 14 tavoli tematici che attualmente costituiscono la spina dorsale del Forum stanno studiando e producendo materiale nelle seguenti aree:  Educazione, Salute, Economia e Reddito di Base Universale, Pace e Disarmo, Diritti Umani, Ecologia Sociale e Cambiamento Climatico. Stanno inoltre studiando le rivoluzioni e i fenomeni psicosociali, approfondendo e divulgando atteggiamenti e momenti umanisti in diverse culture e generando molteplici azioni contro la violenza di genere, nonché in relazione allo sfollamento delle popolazioni a causa della guerra, in particolare nel caso della Repubblica Democratica del Congo. L’attuale Forum Umanista Mondiale è completato dalle Assemblee dei Cittadini per un Cambiamento del Sistema Globale, dal tavolo per la Decolonizzazione, dai tavoli per lo Sport e l’Arte, la Pace e la Nonviolenza, insieme al tavolo che si occupa della Pace nella Storia e della Storia della Pace. Oltre a queste tavole rotonde, di carattere internazionale e multiculturale, l’Assemblea includerà anche una tavola rotonda sui diversi aspetti dello Sviluppo personale come complemento insostituibile della trasformazione sociale. Tra i principali argomenti che verranno discussi vi sono l’attuale sviluppo e, soprattutto, la proiezione del lavoro dei tavoli tematici e del Forum nel suo complesso, con l’inclusione di nuove organizzazioni, personalità della sfera accademica e politica e collettivi sociali che coincidono in una sensibilità nonviolenta e non discriminatoria. Di importanza cruciale in questo appello, e trasversale ai diversi temi, sarà l’attuale situazione mondiale, segnata dal crescente bellicismo e dal disprezzo per la vita umana da parte di governi criminali in diverse parti del mondo, nonché la possibilità di contribuire all’emergere di un nuovo sistema di relazioni tra i popoli e le nazioni basato sulla cooperazione e sulla fratellanza, di fronte all’evidente crollo dello status quo egemonico, residuo di secoli di colonialismo. Si prevede una massiccia partecipazione da tutti e 5 i continenti, dato che le precedenti Assemblee hanno suscitato un alto livello di interesse con la presenza di attivisti sociali provenienti da 50 Paesi. Qualsiasi persona o organizzazione è invitata a partecipare attivamente al Forum Umanista Mondiale, uno spazio permanente di convergenza tra individui e istituzioni provenienti dalle più diverse culture del mondo. La partecipazione è aperta a condizione che non incoraggi la discriminazione o l’intolleranza, né promuova o utilizzi la violenza come metodo d’azione per imporre concetti o ideali. Per partecipare alla prossima Assemblea del Forum Umanista Mondiale, registrarsi qui o attraverso il sito web del Forum https://worldhumanistforum.org/. Pressenza IPA