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“Chi non salta comunista è”?
Pure Carrero Blanco quella volta e proprio in quel momento stava cantando “Chi non salta comunista è”. Ed è stato coerente e di parola, peraltro. * da Facebook L'articolo “Chi non salta comunista è”? su Contropiano.
Blocchiamo Tajani! Manifestazione a Torino, Sabato 25 ottobre ore 10
Sabato 25 Ottobre il ministro degli esteri Tajani e altri ministri italiani saranno ospiti a Torino. Una manifestazione è stata indetta per contestare la loro presenza come esponente del Governo Meloni, complice di Israele nel genocidio in Palestina. Dopo la contestazione, ci sarà un momento di festa e socialità in Piazza Castello. Ne abbiamo parlato […]
Meloni, Tajani, Crosetto e Cingolani denunciati alla Corte Penale Internazionale per complicità in genocidio. Già superate le 41.000 adesioni
I Giuristi e Avvocati per la Palestina (GAP) annunciano che martedì 14 ottobre 2025 è stata inviata al Procuratore della Corte Penale Internazionale la versione inglese della denuncia per complicità in genocidio della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dei ministri Antonio Tajani e Guido Crosetto e dell’amministratore delegato di “ Leonardo” SpA, Roberto Cingolani. Il testo della denuncia che è stato inviato al Procuratore a nome dei 51 firmatari insieme a 51 allegati di documentazione probatoria, è stato pubblicato sul nostro sito www.giuristiavvocatiperlapalestina.org, dove chiunque può aderirvi. Le adesioni finora pervenute sono più di 41.000, ma la raccolta proseguirà ad oltranza nei prossimi mesi, almeno fino alla fine dell’anno ed organizzeremo iniziative in merito su tutto il territorio nazionale. Con tale denuncia intendiamo dare espressione alla volontà della stragrande maggioranza del popolo italiano di ripudiare il genocidio del popolo palestinese e tutti coloro che in qualsiasi modo vi concorrano. Come affermato dal Primo Ministro spagnolo Pedro Sanchez, nessuna pace può fondarsi sull’impunità dei carnefici e dei loro complici. L’Italia interrompa immediatamente ogni fornitura di armi verso Israele e ogni collaborazione militare col regime genocida. Redazione Italia
Appello di 32 professori di diritto al Ministro Antonio Tajani
A due giornalisti gazawi il Premio Archivio Disarmo Colombe d’oro per la pace Appello di 32 professori di diritto al Ministro Antonio Tajani per far arrivare a Roma Fatena Mohanna e Alhassan Selmi il 18 ottobre Sabato 18 ottobre, a Roma, verrà consegnato il premio giornalistico Archivio Disarmo Colombe d’oro per la pace a tre giornalisti palestinesi: Alhassan Selmi, Fatena Mohanna e Aya Ashour. Aya è già in Italia, mentre Fatena e Alhassan attendono l’autorizzazione per partire da Gaza. Trentadue professori di diritto, appartenenti a 21 università italiane, rivolgono un appello al Ministro degli Esteri Antonio Tajani affinché consenta l’arrivo a Roma dei due vincitori delle Colombe d’oro, Fatena Mohanna e Alhassan Selmi, che sono ancora bloccati a Gaza. Nell’appello si legge che “i firmatari del presente appello, docenti di materie giuridiche nelle università italiane, rivolgono un appello a Lei, signor Ministro, affinché – alla luce del riconoscimento del diritto alla salute e di quello all’istruzione, meritoriamente perseguiti mediante l’ammissione in Italia di aventi diritto provenienti da Gaza – attui un analogo riconoscimento per il fondamentale diritto all’informazione”. Fabrizio Battistelli presidente di Archivio Disarmo sottolinea: “Partendo dal diritto alla salute minacciato dalla guerra giustamente l’Italia ha ampliato la tutela al diritto allo studio. Bene si inserisce in questo percorso il diritto all’informazione, che nessuno stato di guerra è legittimato a reprimere. Sarebbe un primo risultato, circoscritto ma significativo, del positivo cambiamento in atto in quel drammatico teatro di guerra”. Tra i firmatari dell’appello: Enzo Cannizzaro (Università di Roma la Sapienza), Sergio Marchisio (Università di Roma la Sapienza), Luigi Ferrajoli (Università di Roma Tre), Andrea Giardina (Scuola Normale Superiore di Pisa), Alessandro Torre (Università di Bari), Enzo Cheli (Università di Siena). Ufficio stampa Stefano Testini --------------------------------------------------------------------------------   Al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani   Roma, 10 ottobre 2025   Egregio Signor Ministro, tra le tante e drammatiche emergenze che la guerra di Gaza sta causando da due anni a queste parte vi è, non sempre sufficientemente valutata ma estremamente grave, la violazione del diritto all’informazione. Il sacrificio di giornalisti e altri operatori dell’informazione è testimoniato dal numero delle vittime, secondo le stime più conservative calcolato in 130 morti, un numero abnorme confrontato con quello di qualsiasi altro conflitto, a cominciare dalla Prima guerra mondiale (20 morti) e dalla Seconda (69 morti). Il comportamento delle Forze armate israeliane – che non rispetta l’immunità dei giornalisti e anzi, come mostrano le recenti stragi, sembra farne un bersaglio – pongono con forza la questione del diritto all’informazione di cui i giornalisti sono gli insostituibili interpreti. Da un lato i reporter internazionali devono poter accedere al teatro di guerra, sia pure con le parziali e ragionevoli limitazioni del caso, allo scopo di darne conto alla comunità internazionale. Dall’altro ai giornalisti autoctoni deve essere garantito il diritto di esercitare in sicurezza il proprio lavoro. Il diritto all’informazione è uno dei diritti fondamentali riconosciuti dalla nostra Costituzione, all’art. 21, nonché dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea che, all’art. 11 specifica che esso “include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o comunicare informazioni o idee senza che ci possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera”. E al comma 2 aggiunge: “La libertà dei media e il loro pluralismo sono rispettati”. Nel diritto internazionale di guerra, gli operatori dell’informazione sono considerati persone protette, tutelate specificamente all’art. 79 del Secondo Protocollo addizionale alle quattro convenzioni di Ginevra. A reclamare l’esercizio del diritto fondamentale all’informazione e a riconoscere il valore dei giornalisti palestinesi che oggi a Gaza lo praticano con coraggio e a proprio rischio, è dedicata la 41^ edizione del Premio giornalistico Archivio Disarmo-Colombe d’oro per la pace che si terrà a Roma in Campidoglio il 18 ottobre prossimo. Riceveranno il premio tre giovani reporter gazawi che hanno avuto un ruolo importante nel far conoscere la tragedia della guerra al pubblico italiano: Aya Ashour, Fatena Mohanna, Alhassan Selmi. Mentre Aya Ashour è già in Italia, accolta dall’Università per stranieri di Siena, Fatena Mohanna e Alhassan Selmi attendono l’autorizzazione a lasciare Gaza per venire in Italia. I firmatari del presente appello, docenti di materie giuridiche nelle università italiane, rivolgono un appello a Lei, signor Ministro, affinché – alla luce del riconoscimento del diritto alla salute e a quello dell’istruzione, meritoriamente perseguiti mediante l’ammissione in Italia di aventi diritto provenienti da Gaza – attui un analogo riconoscimento per il fondamentale diritto all’informazione, tutelato dalla nostra Costituzione, dalla Carta europea dei diritti fondamentali e dal diritto internazionale umanitario. RingraziandoLa per l’attenzione, Le inviamo i nostri più cordiali saluti e auguri di buon lavoro.   FIRMATARI Ugo Adamo, Università della Calabria Alessandra Algostino, Università di Torino Maria Romana Allegri, Università di Roma la Sapienza Ernesto Bettinelli, Università di Pavia Giovanni Bianco, Università di Sassari Salvatore Bonfiglio, Università di Roma Tre Enzo Cannizzaro, Università di Roma la Sapienza Antonio Cantaro, Università di Urbino Vincenzo Casamassima, Università degli Studi del Sannio di Benevento Enzo Cheli, Università degli Studi di Siena Lorenzo Chieffi, Università della Campania Luigi Vanvitelli Giovanni Cordini, Università degli Studi di Pavia Luigi Ferrajoli, Università di Roma Tre Andrea Giardina, Scuola Normale Superiore, Pisa Andrea Guazzarotti, Università di Ferrara Giovanni Guiglia, Università degli Studi di Verona Antonio Gusmai, Università di Bari Christopher Hein, Università LUISS Guido Carli Ivan Ingravallo, Università di Bari Sergio Marchisio, Università di Roma la Sapienza Paola Marsocci, Università di Roma la Sapienza Giuditta Matucci, Università di Pavia Laura Montanari, Università degli Studi di Udine Francesco Pallante, Università di Torino Giuseppe Palmisano, Università di Roma Tre Marta Picchi, Università di Firenze Cesare Pinelli, Università di Roma la Sapienza Filippo Pizzolato, Università degli Studi di Padova Gianpaolo Maria Ruotolo, Università di Foggia Emanuele Sommario, Scuola Superiore Sant’Anna, Pisa Roberto Toniatti, Università degli Studi di Trento Alessandro Torre, Università di Bari Redazione Italia
Meloni, Salvini, Tajani, Firenze un vi vole
VENERDÌ 10 OTTOBRE ORE 18.30 PIAZZA INDIPENDENZA A FIRENZE MELONI, SALVINI, TAJANI FIRENZE UN VI VOLE! La Firenze che “sa da quale parte stare”, la Firenze partigiana, venerdì scenderà ancora in piazza per contestare la presenza di Meloni, Tajani e … Leggi tutto L'articolo Meloni, Salvini, Tajani, Firenze un vi vole sembra essere il primo su La Città invisibile | perUnaltracittà | Firenze.
500 dipendenti degli Esteri chiedono al governo di non essere complice del genocidio
Mentre il ministro degli Esteri Antonio Tajani era a ballare alla festa di Forza Italia, qualcosa si era già mosso nel suo dicastero. Qualcosa che mostra come le contraddizioni di questo governo complice del genocidio che si intesta, nel contempo, il ruolo di difensore dei diritti stanno esplodendo. E, più […] L'articolo 500 dipendenti degli Esteri chiedono al governo di non essere complice del genocidio su Contropiano.
Meloni in difficoltà vede nella Flotilla un “combloddo”
Anche l’”abilissima” Giorgia Meloni – definizione non nostra, ma comune sui media – comincia a battere in testa, uscendosene con giudizi e frasi pronte a diventare un boomerang. La situazione per lei e il suo governo di impresentabili si fa facendo sempre più difficile sia sul piano interno che su […] L'articolo Meloni in difficoltà vede nella Flotilla un “combloddo” su Contropiano.
Un maggiordomo si aggira per le stanze della Farnesina
Lunedì 22 settembre l’Assemblea generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite potrebbe votare la nascita dello Stato di Palestina. Non ci sono conferme che si metta ai voti una dichiarazione vincolante, dopo che il 12 settembre l’Assemblea ha votato una dichiarazione che chiedeva “passi concreti” per la cosiddetta “soluzione a due Stati”. […] L'articolo Un maggiordomo si aggira per le stanze della Farnesina su Contropiano.
Italia e Germania fanno naufragare le sanzioni a Israele, la UE non conta nulla
Il 30 agosto si è svolto a Copenhagen il vertice informale dei ministri degli Esteri della UE. Un’altra occasione in cui non solo la UE si è mostrata divisa, ma ha ribadito ancora una volta la propria inutilità: se, come sui dazi, l’Unione non ha modificato i rapporti di forza […] L'articolo Italia e Germania fanno naufragare le sanzioni a Israele, la UE non conta nulla su Contropiano.