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Dazi e scelte politiche, intreccio fatale per un impero in crisi
Il commercio mondiale non deve obbedire più, neanche formalmente, alle incerte leggi dell’”economia di mercato”, ma rispondere approssimativamente al tasso di subordinazione verso l’”impero centrale” accettato dai singoli paesi del resto del mondo. Questa è l’impressione che resta dopo sei mesi di discussioni e trattative frenetiche sull’entità dei dazi che […] L'articolo Dazi e scelte politiche, intreccio fatale per un impero in crisi su Contropiano.
La guerra cercata
Nel momento in cui l’Unione Europea annuncia ai quattro venti un piano di riarmo epocale e la NATO incassa la promessa di un aumento delle spese militari al 5% del PIL per gli stati membri, sta mostrando l’arma ai suoi avversari ma soprattutto al suo pubblico, quello che la dovrà pagare. Il copione prevede che queste armi dovranno essere usate, se non altro a scopo deterrente, in futuri conflitti con nemici sempre più potenti. L’antagonista è fondamentale nello sviluppo di una narrazione, non se ne può fare a meno. L’antagonista è essenziale anche nella costruzione dell’identità, le guerre rinsaldano la comunità nazionale attorno ai leader, anche ai peggiori. Continua a leggere→
Gli Usa all’assalto diplomatico della Confederazione degli Stati del Sahel
Le batoste prese della Francia (ultima in ordine di tempo, il ritiro delle truppe dal Senegal) e dell’Unione europea devono aver fatto pensare a Washington che un ritorno statunitense nelle grazie dei Paesi del Sahel sia effettivamente possibile.  Sono diversi mesi che si registra infatti un incremento delle visite yankee […] L'articolo Gli Usa all’assalto diplomatico della Confederazione degli Stati del Sahel  su Contropiano.
Petro: “la Colombia via dalla Nato”
Il presidente della Colombia, Gustavo Petro, ha annunciato, nel corso del suo intervento alla Conferenza internazionale su Gaza i cui lavori si sono conclusi ieri a Bogotà, che il suo Paese cesserà di essere l’unico partner globale latino-americano della Nato. «Dalla Nato dobbiamo uscire, non c’è altra strada» ha dichiarato […] L'articolo Petro: “la Colombia via dalla Nato” su Contropiano.
Il genocidio nell’economia
“L’orrore economico” era il titolo di un libro di trent’anni fa di Viviane Forrester, che denunciava le ingiustizie profonde e la violenza della globalizzazione liberista. Ora quell’orrore è giunto a compimento, diventando il sistema internazionale di affari che lucra sul genocidio del popolo palestinese. Lo documenta rigorosamente il rapporto “Economia […] L'articolo Il genocidio nell’economia su Contropiano.
Cagliari, presidio pacifista: Ora e sempre contro guerre imperialiste e genocidio di popoli
Alle ore 18 del 21 giugno, il tratto di V.le Buoncammino, Cagliari, davanti alla Questura era già costellato di striscioni contro la guerra, il riarmo e l’economia di guerra, contro il genocidio dei palestinesi a Gaza e in Cisgiordania e le guerre dello stato ebraico d’Israele, contro le politiche repressive del governo Meloni. Il presidio, indetto dal Cagliari Socialforum e da USB Fed. del sociale, ha richiamato i contenuti della manifestazione di Roma e ne ha inserito alcuni riguardo alla repressione che viene esercitata in loco per cercare di intimidire il dissenso, in particolare quello che riguarda le esercitazioni militari; dall’operazione Arcadia alla cosiddetta Lince: fascicoli della Digos approdati a interminabili procedimenti giudiziari per lo più contro persone giovani a cui si possono stroncare varie prospettive su cui costruire un futuro. Una delle ultime è il caso di Luca, accusato di aver fatto scoppiare un petardo alla manifestazione contro la Joint Stars 2025, arrestato il giorno prima della manifestazione del 14 giugno, quella in cui la polizia ha usato l’elicottero come sfollagente contro i manifestanti. Lo stesso PM, che più volte ha espresso la volontà di archiviare il caso dei generali responsabili del disastro ambientale del poligono di Teulada (andati poi assolti), era intenzionato a mandare in carcere Luca, poi messo ai domiciliari per decisione del GIP. Che dire poi del missile Aster 30 caduto inesploso durante le recenti esercitazioni nel mare di fronte alla costa di Quirra? Una vera spada di Damocle per l’incolumità di chi pratichi quelle acque, ma nessuno è responsabile di questo. Molti gli interventi al microfono di compagni e compagne del Social forum e dell’USB, dei Cobas Cagliari, che hanno dato l’adesione all’iniziativa, di Potere al popolo, del Collettivo Comunista (marxista leninista) di Nuoro, e dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università. Le guerre di aggressione attivate dallo stato d’Israele, protetto dagli USA e dall’UE, sono state denunciate come crimini di un imperialismo colonialista in fortissima espansione. L’economia di guerra costringe a disastrosi tagli nella sanità e più in generale nello stato sociale, cosa che causerà aumento di conflittualità, laddove però il governo si è dato strumenti repressivi per criminalizzare varie forme di protesta. Le forze dell’ordine, sempre disponibili per l’ufficio della repressione, sono presentate quali figure in grado di trasmettere lezioni di cittadinanza, sia nei loro interventi dentro le scuole che in una quantità di manifestazioni culturali, come nell’ultima voluta dal Comune di Cagliari: “Carmine 2025, musica, spettacolo, sport, cultura”. Il presidio si scioglie verso le 20.30, non prima di aver proclamato qualche poesia contro la guerra di cui una è trascritta di seguito: BASTA LE GUERRE Basta le guerre e le menzogne fetenti Dove a migliaia sprofondano innocenti Dove il soldato è vivo per procura E ha perfino perduto il coraggio della paura La guerra massacra ed è fatta di balle Di finzioni escogitate, di veline reiterate E il gran campione è nudo anche in maglione militare E inganna chiedendo unità popolare Quell’unità è bugia, va ridata alle persone La facoltà dell’opinione, e vi diranno “basta” E vi diranno paga tu di tasca La mia vita azzerata, la mia lingua tagliata La mia casa distrutta E tu vedrai che quel lago di sangue Ti sarà alle caviglie rappreso in una morsa Che chiederà altro sangue Che chiederà il tuo sangue È per la libertà, ti dirà gracchiando Dalla testa di un obice, è per la libertà Stessa retorica che in Vietnam Simil retorica che in Afganistan Massacri ed armi che a nulla porteran! Massacri ed armi Massacri ed armi che a nulla che a nulla che al nulla porteran ! Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università, Cagliari
Iran: una lettura della “guerra dei 12 giorni”
Abbiamo riportato il punto di vista di Youssef Boussoumah, attivista anticoloniale, collabora con Parole d’Honneur e QG Decolonial    L’attacco contro l’Iran è stato un attacco imperialista perchè, indipendentemente da ciò che si pensa del regime iraniano [e non serve ora aprire questo dibattito], è da sempre l’obiettivo principale dell’imperialismo americano, questo perché l’Iran ha una […]