PALESTINA: A VUOTO IL PRIMO ROUND NEGOZIALE IN QATAR. ISRAELE PROSEGUE GENOCIDIO E OCCUPAZIONE. NETANYAHU VOLA DA TRUMP
Continua il genocidio dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza. Nelle
prime ore del mattino di lunedì 7 luglio 2025 altri quattordici palestinesi sono
rimasti uccisi nei bombardamenti israeliani che hanno colpito diverse aree.
Intanto arrivano nuove testimonianze sull’entità e serialità dei crimini
israeliani. Un riservista dell’esercito intervistato da Sky News ha dichiarato
che alla sua unità veniva ordinato di sparare a chiunque, civile o meno,
indipendentemente dal fatto che rappresentasse o meno una minaccia dal punto di
vista militare. Coperto dall’anonimato, il soldato della 252esima Divisione
dell’esercito di Tel Aviv, ha detto: “le truppe uccidono i civili in modo
arbitrario”.
Intanto proseguono gli assalti, le uccisioni, le demolizioni, i saccheggi dei
coloni e dei militari israeliani nella Cisgiordania occupata. Ieri sera,
domenica 6 luglio 2025, ci sono state altre due vittime palestinesi anche in
West Bank, uccise dai militari occupanti nel villaggio di Salem, vicino Nablus.
Israele, infine, è tornato anche a bombardare lo Yemen. L’esercito di Tel Aviv
ha attaccato i porti di Hodeida, Ras Isa e Salif e la centrale elettrica di Ras
Kanatib, lungo in Mar Rosso, giustificando il suo operato con il lancio di tre
missili balistici diretti contro Israele.
Il tutto mentre si è concluso con l’ennesimo nulla di fatto il primo round di
colloqui indiretti tra Israele e Hamas, che prima dei negoziati ha tenuto
consultazioni con le altre forze della resistenza palestinese. Sul tavolo della
discussione ci sono una tregua di sessanta giorni e un nuovo scambio di
prigiornieri.
I colloqui si svolgono a Doha, capitale dal Qatar, stato mediatore insieme
all’Egitto, e dovrebbero comunque proseguire. Secondo fonti citate dai media, la
delegazione israeliana non dispone di un mandato sufficientemente ampio per
siglare un accordo. Netanyahu aveva definito ieri “inaccettabili” le modifiche
chieste da Hamas alla proposta.
Oggi, il premier israeliano è a Washington dall’alleato Trump. I due
discuteranno di Gaza, Cisgiordania, ma anche di Siria, Libano e dei loro piani
egemonici sull’intera regione mediorientale.
Nelle prime ore del mattino Sami Abu Omar, cooperante del centro socio-culturale
Vik di Gaza city, ha inviato alla redazione di Radio Onda d’Urto, della quale è
storico collaboratore e corrispondente, un aggiornamento dal sud della Striscia.
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Su Radio Onda d’Urto è intervenuta, per un punto della situazione, anche la
giornalista Eliana Riva, caporedattrice di Pagine Esteri. Ascolta o scarica.