Fino a dove? Fino a quando?
Gaza Humanitarian Foundation
Amnesty International ha accusato la falsa società umanitaria, formata da
mercenari statunitensi, GHF di essere uno strumento di morte per gli affamati
palestinesi. Amnesty International ha pubblicato un rapporto in cui accusa la
GHF di fungere da ulteriore strumento nella campagna di genocidio israeliana.
La comunità internazionale non solo non è riuscita a fermare la campagna di
genocidio, ma ha anche permesso a Israele di scoprire nuovi modi per minare la
vita dei palestinesi a Gaza e calpestare la loro dignità umana, ha affermato
Agnès Callamard, segretaria generale dell’organizzazione.
Amnesty International ha accusato Israele di continuare a usare la fame sui
civili come arma di guerra contro i palestinesi nella Striscia di Gaza.
L’organizzazione internazionale ha affermato che le testimonianze di operatori
sanitari e sfollati rivelano un quadro orribile di fame acuta e disperazione a
Gaza.
Dichiarazione che è stata completamente ignorata dai media, scorta mediatica del
genocidio. Come al solito l’ufficio stampa di Netanyahu, ricercato per crimini
di guerra, ha tirato fuori la stantia accusa di antisemitismo che non commuove
più nessuno, visti i crimini compiuti dai soldati israeliani contro i civili
palestinesi.
Cisgiordania
Il genocidio israeliano contro i palestinesi della Cisgiordania assume le vesti
della deportazione di massa e della segregazione razziale. Il numero delle
colonie ebraiche è cresciuto durante il governo attuale del 40%. Lo rileva il
rapporto statistico di Tel Aviv.
Gli avamposti non autorizzati dal governo (ma da questo sostenuti e protetti,
NdR) sono passati da 128 a 178. Anche le costruzioni nuove nelle colonie sono
cresciute enormemente, mentre continuano le demolizioni delle case dei
palestinesi. Sono state approvate le costruzioni di 41.709 nuove case durante
l’attuale governo. Un numero che supera i dati dei 6 anni precedenti
(2017-2022).
Libano
Israele bombarda a suo piacimento il territorio libanese senza nessuna reazione
internazionale. È la nuova Germania del Medio Oriente. Ieri un bombardamento a
sud della capitale e stamattina un drone ha lanciato un missile contro una casa
abitata a Shabaa, nel sud. Un contadino e sua moglie sono stati uccisi sul colpo
e la casa distrutta.
Siria
Un plotone di paracadutisti israeliani ha fatto un’incursione a sud della
capitale siriana, ha attaccato una casa, ucciso tre persone e poi è ripartito
sugli elicotteri che lo avevano trasportato. La nuova padrona della regione mira
all’espansionismo non solo territoriale ma anche di influenza e controllo
militare. Nel sud della Siria, le truppe israeliane sono avanzate nelle zone
rurali delle due province di Daraa e Quneitra. Sono state cacciati i contadini
siriani dalle loro terre con il pretesto di misure di sicurezza. L’obiettivo
vero è il controllo del letto del fiume Litany, una fondamentale fonte idrica
per Siria e Libano.
Per la Palestina
Presidio domani, domenica 6 luglio, a Sigonella, in Sicilia. Tantissime sigle,
partiti, sindacati, associazioni e comitati hanno indetto una manifestazione
contro il genocidio in Palestina. Hanno scritto: È arrivato il momento che il
popolo della pace in Sicilia riprenda la Lotta e la Resistenza con una nuova,
grande mobilitazione popolare per fermare le micidiali spirali guerrafondaie,
alimentate dai criminali aumenti delle spese militari e dai paralleli tagli alle
spese sociali.
Continua a Milano l’azione giornaliera di flash-mob in piazza Duomo contro il
genocidio a Gaza.
L’8 luglio serata #NoBavaglio a Roma.
Il 9 luglio, presidio davanti al Municipio di Torino in occasione della
discussione della mozione sul boicottaggio di Israele.
Continua in tante città lo sciopero della fame a staffetta contro il genocidio.
Abbiamo oramai concluso la 7a settimana di digiuno per Gaza. Oggi, sabato 5
luglio, prosegue per la 51a giornata l’azione nonviolenta di sciopero della fame
per 24 ore a staffetta. L’azione continuerà nei prossimi giorni con la
partecipazione di altri gruppi, fino al cessate il fuoco definitivo. Gli
iscritti sono tantissimi e, secondo le disponibilità espresse, costruiremo il
calendario con l’elenco dei partecipanti di tantissime città italiane, europee e
arabe.
Se volete partecipare nei prossimi giorni, scrivete un messaggio di posta
elettronica con nome, cognome, città di residenza, professione (facoltativa),
data prescelta (anche più di una, volendo) e un pensiero che pubblicheremo con
l’elenco generale di tutti gli aderenti. Le adesioni vanno inviate
esclusivamente a: mailto:anbamedaps@gmail.com
Vi chiediamo di scattare una vostra foto con un cartello “IO DIGIUNO X GAZA”.
Una lunghissima galleria di immagini che trasformeremo in un mosaico di
solidarietà. Mandateci le foto a anbamedaps@gmail.com e pubblicatele sui vostri
account social.
ANBAMED