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Laboratorio "Giocare o essere giocati" al Festival Interferenze Costruttive
Domenica 5 ottobre condurremo il laboratorio di Pedagogia Hacker "Giocare o essere giocati" all'interno del Festival Interferenze Costruttive a Roma. 3-4-5 ottobre 2025: prima edizione del festival culturale di Radio Onda Rossa "Interferenze Costruttive" presso il CSOA La Torre, a via Bertero 13, Roma. Nell'ambito del festival, domenica 5 ottobre dalle 16.30 alle 18.30 condurremo il laboratorio di Pedagogia Hacker "Giocare o essere giocati". GIOCARE O ESSERE GIOCATI? Molti videogiochi catturano la nostra attenzione al punto da creare forme di abitudine e assuefazione costruite magistralmente sulle vulnerabilità comuni a tutti gli umani. In maniera analoga siamo chiamati a partecipare e a contribuire instancabilmente alle “comunità” digitali, costruite seguendo tecniche di gamificazione. Su Instagram, TikTok, Facebook, ogni esperienza di interazione sociale si trasforma in una complicata gara, con un sacco di punti e classifiche, livelli e campioni. Conosciamo per esperienza diretta le regole di questi “giochi”: se ci comportiamo bene, otteniamo molti “like”, strike, notifiche, cioè caramelle sintetiche per i nostri cervelli (sotto forma di dopamina); se siamo scarsi rimaniamo a bocca asciutta. Di certo, “vincere” non è mai abbastanza: dobbiamo sempre lavorare di più, perché il “gioco” non finisce mai… Durante questo laboratorio analizzeremo le interfacce dei social media per osservare come ci fanno sentire, ragioneremo sulla differenza tra social media e social network. Metteremo le mani in pasta per scoprire strumenti FLOSS progettati per fare rete a partire dai desideri di comunità reali. Per conoscere il programma delle tre giornate visitare il sito di radio onda rossa.
Scuola e nuove linee guida: convegno nazionale CESP
Venerdì 10 ottobre a Bologna C.I.R.C.E. condurrà un laboratorio sul digitale nell'ambito del convegno nazionale CESP sulla scuola che si concentrerà sulle nuove linee guida per produrre saperi e conflitto. Nel laboratorio sul digitale che conduciamo a Bologna il 10 ottobre 2025 dalle 14.40 alle 16.30, indirizzato ai docenti, utilizzeremo il metodo della Pedagogia Hacker per focalizzarci sulla questione dell'analisi dìinterfaccia e della gamificazione: osservare il modo in cui sono progettati e come si presentano i principali dispositivi digitali adottati dalle scuole e smantellare l'idea che le tecnologie siano neutre. Verso quali comportamenti veniamo "gentilmente spinti"? Cosa resta della libertà d'insegnamento? Il laboratorio si svolge all'interno del Convegno Nazionale di Formazione CESP Maggiori informazioni sul sito di C.I.R.C.E.
Equalafesta 2025, radici e speranza
Quest’anno Equalafesta, il tradizionale appuntamento di fine agosto al Boschetto di Germignaga (Varese), è stata graziata da un fine settimana di sole splendente in mezzo a continui temporali, con laboratori, stand di associazioni e di produttori locali, incontri, musica dal vivo e ottimo cibo. Il titolo scelto, “Radicati nel futuro”, invita a guardarsi indietro alla ricerca delle nostre radici come individui, comunità e popoli, per poi guardare avanti, al futuro, con un senso di unione e comunità, con forza e speranza. Il tema ha attraversato tutta la festa, a partire dal laboratorio artistico esperienziale per adulti e bambini del pomeriggio di sabato 30 agosto. Con l’aiuto di musiche rilassanti e ispiratrici, dell’immaginazione, della curiosità e di una capacità artistica che molti hanno scoperto di possedere senza saperlo, ognuno dei partecipanti ha disegnato un albero o un fiore di sua scelta, utilizzando l’ampia offerta di pastelli, colori a tempera, gessetti, carta e nastri da incollare. Alla fine tutti i disegni sono stati disposti su un lungo telo verde per formare un bosco variegato e variopinto e uniti tra loro per ricordare la lezione fondamentale che ci viene dal mondo vegetale: in natura tutto è collegato e le piante sono la rappresentazione vivente di come coniugare solidità, flessibilità e collaborazione. Dopo un’ottima cena dal gusto equo-etnico-locale, la prima serata della festa si è conclusa con la musica dal vivo dei Faya Freedom e degli Hierbamala. Domenica 31 agosto il boschetto si è riempito degli stand delle associazioni e dei produttori locali. La giornata si è aperta con una lezione di yoga e nel pomeriggio si è continuato con un altro momento dedicato alle radici. Storie di iniziative passate, presenti e future raccontate da realtà vive come il GIM, organizzatore di Equalafesta e attivo in tanti progetti sociali e solidali in Africa, Ekonè, con la sua bottega del commercio equo e solidale, il CAST – Centro per un Appropriato Sviluppo Tecnologico, con una lunga storia di interventi in Paesi lontani e progetti locali come il Festival del Futuro Sostenibile, Pressenza e la Cooperativa Ballafon, impegnata nell’accoglienza, l’inclusione e l’integrazione delle persone migranti. Il bravissimo vignettista Francesco Castelli ha accompagnato ogni racconto con un disegno che esprimeva in modo sintetico la “mission” di ogni associazione. Equalafesta non ha voluto dimenticare le grandi tragedie di questo momento e in particolare l’intollerabile genocidio in atto a Gaza. Il Tavolo per la Pace dell’Alto Verbano, presente con un suo stand, ha esposto cartelli su azioni concrete come le campagne di boicottaggio dei prodotti israeliani, mentre per tutta la festa sono state disponibili le lattine di Gaza Cola. La giornata di domenica si è conclusa con un ottimo aperitivo e con un gesto simbolico di vicinanza: si è formato un grande cerchio per eseguire una serie di danze palestinesi, seguite da danze di altri Paesi accompagnate da musica dal vivo con fisarmonica, cornamusa, chitarra, mandolino, flauto, percussioni  e voce. Foto di Thomas Schmid Anna Polo
Pedagogia Hacker @Rena Summer School 2025
La Rena Summer School è un incontro annuale a Matera, dove la comunità temporanea convocata da RENA si dedica a esplorare e praticare modi innovativi di abitare la complessità in cui viviamo. Creeremo uno spazio di diserzione da abitare insieme, in cui sospendere il conosciuto – gesti e pensieri che diamo per scontati – per fare spazio a nuove modalità di relazione, ascolto e attenzione. L’edizione 2025 sarà un laboratorio generativo, un BLACK OUT da cui ripartire. Queste le premesse della Rena Summer School 2025 in cui CIRCE contribuisce con un laboratorio di Pedagogia Hacker in cui si affronteranno i temi della tecnologia, del potere, dei dati, attraverso una sessione di gioco e apprendimento esperienziale, per riflettere su cosa siamo diventate a contatto con le megamacchine.
Laboratorio di Pedagogia Hackker con CIRCE al Tamala Fest a Livorno
Sabato 19 luglio dalle 17.00 laboratorio: "Pedagogia Hacker: social media e social network... comunitari?" nell'ambito del Tamala Fest presso l'Ex Caserma Occupata di Livorno. Dal 17 al 19 luglio Tamala Fest sbarca a Livorno per la sua seconda installazione e CIRCE contribuisce con un laboratorio di Pedagogia Hacker. Pedagogia Hacker: social media e social network... comunitari? Molti videogiochi catturano la nostra attenzione al punto da creare forme di abitudine e assuefazione costruite magistralmente sulle vulnerabilità comuni a tutti gli umani. In maniera analoga siamo chiamati a partecipare e a contribuire instancabilmente alle “comunità” digitali, costruite seguendo tecniche di gamificazione. Su Instagram, TikTok, Facebook, ogni esperienza di interazione sociale si trasforma in una complicata gara, con un sacco di punti e classifiche, livelli e campioni. Conosciamo per esperienza diretta le regole di questi “giochi”: se ci comportiamo bene, otteniamo molti “like”, strike, notifiche, cioè caramelle sintetiche per i nostri cervelli (sotto forma di dopamina); se siamo scarsi rimaniamo a bocca asciutta. Di certo, “vincere” non è mai abbastanza: dobbiamo sempre lavorare di più, perché il “gioco” non finisce mai… Durante questo laboratorio analizzeremo le interfacce dei social media per osservare come ci fanno sentire, ragioneremo sulla differenza tra social media e social network. Metteremo le mani in pasta per scoprire strumenti FLOSS progettati per fare rete a partire dai desideri di comunità reali Tutte le informazioni sul sito di C.I.R.C.E.
Laboratorio al Tamala Fest a Livorno
Sabato 19 luglio dalle 17.00 laboratorio: "Pedagogia Hacker: social media e social network... comunitari?" nell'ambito del Tamala Fest presso l'Ex Caserma Occupata di Livorno. Dal 17 al 19 luglio Tamala Fest sbarca a Livorno per la sua seconda installazione e CIRCE contribuisce con un laboratorio di Pedagogia Hacker. PEDAGOGIA HACKER: SOCIAL MEDIA E SOCIAL NETWORK... COMUNITARI? Molti videogiochi catturano la nostra attenzione al punto da creare forme di abitudine e assuefazione costruite magistralmente sulle vulnerabilità comuni a tutti gli umani. In maniera analoga siamo chiamati a partecipare e a contribuire instancabilmente alle “comunità” digitali, costruite seguendo tecniche di gamificazione. Su Instagram, TikTok, Facebook, ogni esperienza di interazione sociale si trasforma in una complicata gara, con un sacco di punti e classifiche, livelli e campioni. Conosciamo per esperienza diretta le regole di questi “giochi”: se ci comportiamo bene, otteniamo molti “like”, strike, notifiche, cioè caramelle sintetiche per i nostri cervelli (sotto forma di dopamina); se siamo scarsi rimaniamo a bocca asciutta. Di certo, “vincere” non è mai abbastanza: dobbiamo sempre lavorare di più, perché il “gioco” non finisce mai… Durante questo laboratorio analizzeremo le interfacce dei social media per osservare come ci fanno sentire, ragioneremo sulla differenza tra social media e social network. Metteremo le mani in pasta per scoprire strumenti FLOSS progettati per fare rete a partire dai desideri di comunità reali TAMALA FEST Sopravviveremo al solleone nucleare di questa apocalittica estate chiacchierando, codando e assemblando. Ci saranno talk, musica, cinema, workshop e installazioni. Perché ogni bit, ogni suono, ogni immagine che sfugge al profitto è un atto di memoria e insubordinazione. La tecnica non è neutra. Va liberata. Quindi, cyberpunkersz: spegniamo i riflessi falsi dai nostri schermi. Prendiamo quella dannata pillola rossa. E che la nostra memoria e la nostra mente si riaccendano, tra i pixel, i bit e il vento salmastro del mare.
Laboratorio di autodifesa digitale e pedagogia hacker a Montopoli in Sabina
Venerdì 13 giugno 2025 dalle 17 alle 20 a Montopoli di Sabina presso la Biblioteca "Angelo Vassallo" si terrà un laboratorio di autodifesa digitale e pedagogia hacker. Ogni esperienza di interazione sociale nelle piattaforme delle Big tech si trasforma in una complicata gara, con un sacco di punti e classifiche, livelli e campioni. Conosciamo per esperienza diretta le regole di questi “giochi”: se ci comportiamo bene, otteniamo molti “like”, strike, notifiche, cioè caramelle sintetiche per i nostri cervelli (sotto forma di dopamina); se siamo scarsi rimaniamo a bocca asciutta. Ti senti a disagio sui social media? Il tuo smartphone ti mette ansia ma non puoi fare a meno di averlo sempre con te? Possiamo fare a meno di gmail? Sappiamo scegliere una password sicura? Farsi domande come queste significa essere consapevoli che la privacy è una ricchezza da preservare e da difendere in prima persona. Sostenere lo sviluppo di un approccio hacker alla tecnologia e all’apprendimento in generale è un modo per diffondere pratiche di consapevolezza e autodifesa digitale. Contribuisce a far emergere l’hacker che si nasconde in ognuno e ognuna, dargli valore e aiutarlo a crescere. Questo laboratorio fa per te se vuoi “seguire i fili delle tue connessioni”; se t’interessa capire quali sono gli elementi nascosti delle procedure di tutti i giorni e quali sono gli automatismi che ormai ti sfuggono; se vuoi inventare insieme soluzioni per una relazione ecologica con le macchine; se vuoi acquisire consapevolezza dei nostri rituali digitali nella vita privata e nel lavoro; se vuoi imparare tecniche di autodifesa per scardinare gli automatismi. Il laboratorio sarà un primo passo per un percorso che conduca fuori (per quanto possibile) dalle Big Tech. Prossimo appuntamento (da definire) sarà con AvANa con il progetto Un, dos, tres! Il laboratorio sarà a cura di Agnese Trocchi e Maurizio "Graffio" Mazzoneschi del Centro Internazionale di Ricerca per le Convivialità Elettriche (CIRCE) Per sostenere l'iniziativa si suggerisce un contributo minimo di 7 euro o l'acquisto di uno dei libri sul tema che saranno a disposizione.
Laboratorio di autodifesa digitale in Sabina
Venerdì 13 giugno 2025 dalle 17 alle 20 siamo a Montopoli di Sabina presso la Biblioteca "Angelo Vassallo" per un laboratorio di autodifesa digitale e pedagogia hacker. Il laboratorio sarà un primo passo per un percorso che conduca fuori (per quanto possibile) dalle Big Tech. Ti senti a disagio sui social media? Il tuo smartphone ti mette ansia ma non puoi fare a meno di averlo sempre con te? Le nostre relazioni, personali e sociali, sono legate a doppio filo alle piattaforme dei tecno bro. Siamo chiamati a partecipare e a contribuire instancabilmente alle “comunità” digitali dei social media, costruite seguendo tecniche di gamificazione. Possiamo fare a meno di gmail? Sappiamo scegliere una password sicura? Farsi domande come queste significa essere consapevoli che la privacy è una ricchezza da preservare e da difendere in prima persona. Sostenere lo sviluppo di un approccio hacker alla tecnologia e all’apprendimento in generale è un modo per diffondere pratiche di consapevolezza e autodifesa digitale. Contribuisce a far emergere l’hacker che si nasconde in ognuno e ognuna, dargli valore e aiutarlo a crescere. Questo laboratorio fa per te se vuoi “seguire i fili delle tue connessioni”; se t’interessa capire quali sono gli elementi nascosti delle procedure di tutti i giorni e quali sono gli automatismi che ormai ti sfuggono; se vuoi inventare insieme soluzioni per una relazione ecologica con le macchine; se vuoi acquisire consapevolezza dei nostri rituali digitali nella vita privata e nel lavoro; se vuoi imparare tecniche di autodifesa per scardinare gli automatismi. Il laboratorio sarà a cura di Agnese Trocchi e Maurizio "Graffio" Mazzoneschi del Centro Internazionale di Ricerca per le Convivialità Elettriche Il laboratorio sarà un primo passo per un percorso che conduca fuori (per quanto possibile) dalle Big Tech. Prossimo appuntamento (da definire) sarà con AvANa con il progetto Un, dos, tres! Per sostenere l'iniziativa si suggerisce un contributo minimo di 7 euro o l'acquisto di uno dei libri sul tema che saranno a disposizione.
Incontro e laboratorio di Pedagogia Hacker con CIRCE
Sabato 7 giugno ore 18:00 a Roma per la seconda volta presso lo Spazio Anarchico 19 Luglio per un laboratorio di Pedagogia Hacker. A grande richiesta il 7 giugno torniamo presso lo Spazio Anarchico 19 luglio a Garbatella per parlare delle nostre relazioni con le tecnologie digitali. Durante il primo incontro abbiamo ragionato su come "vivere senza google" esplorando percorsi possibili, strumenti, criticità. In questo secondo incontro abbiamo intenzione di esplorare insieme una tecnologia conviviale, Gancio, sviluppata per offire alle comunità un calendario digitale condiviso e pubblico. Sapevate che a Roma esiste l'istanza Gancio roma.convoca.la? Sei stufa di creare eventi Facebook? Non sai mai dove guardare per sapere cosa fare la sera in città? Vorresti un luogo dove sono raccolti tutti gli eventi che ti potrebbero interessare? Smettiamo di delegare ai tecno broligarchi! Disertiamo le tecnologie del dominio e usciamo dai loro recinti! La pedagogia hacker attraverso un metodo innovativo mette in relazione la tecnologia con i corpi, l'arte e il gioco, in modo partecipato e creativo ci permette di ampliare consapevolezza e libertà. L'obiettivo della pedagogia hacker è di migliorare la nostra relazione con i dispositivi digitali nella vita di tutti i giorni e usare l'apprendimento come piacere e la ricerca come frutto dell'esperienza personale. Possiamo decostruire le relazioni tecniche per riappropriarcene in un senso "conviviale", cioè volto a un benessere collettivo che includa gli stessi dispositivi digitali. Tra i temi trattati: autonomia e infrastrutture, il dark web, abbandonare google e vivere felici, gamificazione, nudge e tanto altro. Al termine dell’incontro aperitivo della casa Gruppo Anarchico C.Cafiero FAI Roma Il laboratorio si tiene presso lo Spazio Anarchico 19 Luglio in via Rocco da Cesinale 16,18 a Garbatella (Metro B), Roma.
E ora l'hackmeeting: tutti a Cagliari
L’incontro annuale delle controculture digitali italiane quest'anno avrà luogo dal 30 maggio al primo giugno nello spazio di sa Domu nel centro di Cagliari. L’hackmeeting è l’incontro annuale delle controculture digitali italiane, di quelle comunità che si pongono in maniera critica rispetto ai meccanismi di sviluppo delle tecnologie all’interno della nostra società. Ma non solo, molto di più. Lo sussurriamo nel tuo orecchio e soltanto nel tuo, non devi dirlo a nessuno: l’hackit è solo per hackers, ovvero per chi vuole gestirsi la vita come preferisce e sa s/battersi per farlo. Anche se non ha mai visto un computer in vita sua. Tre giorni di seminari, giochi, dibattiti, scambi di idee e apprendimento collettivo, per analizzare assieme le tecnologie che utilizziamo quotidianamente, come cambiano e che stravolgimenti inducono sulle nostre vite reali e virtuali, quale ruolo possiamo rivestire nell’indirizzare questo cambiamento per liberarlo dal controllo di chi vuole monopolizzarne lo sviluppo, sgretolando i tessuti sociali e relegandoci in spazi virtuali sempre più stretti. Anche quest'anno è ricchissimo il progrmama di laboratori, seminari ed incontri. Si comincia venerdì 30 alle ore 15 per finire domenica alle ore 11 con l'assemblea finale. Gli incontri sono sia tecnici (es.: reti neurali in Python) che di riflessione e dibattito (diverse le presentazioni di libri). Non mancheranno incontri divulgativi e laboratori di autodifesa digitale. Il programma si trova sul sito dell'hackmeeting dove si trovano anche tutte le altre informazioni