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Manganelli contro nonviolenti, 4 ottobre
Il governo ha scelto la repressione preventiva. Cossiga svelò la strategia per delegittimare le manifestazioni pacifiche. Non solo infiltrarle di agenti in borghese che spacchino tutto, ma lasciar fare ai violenti per seminare il panico, ed avere così il giorno dopo l’opinione pubblica schierata con la dura repressione del governo. Durante la manifestazione pacifica del 4 ottobre ci sono stati attacchi di fascisti ben documentati contro manifestanti inermi anche in un bar, nonché manganelli di polizia contro gruppi nonviolenti, quindi ormai non si aspetta il clamore mediatico, ma è avvenuto tutto nella stessa giornata. Attivisti fermati prima di arrivare alla manifestazione, identificazioni illegittime e fermi di polizia, un gruppo di duecento persone circondato e bloccato dalle forze dell’ordine, che non facevano passare i giornalisti….perché? Perché il dipartimento per la prevenzione, punisce e spaventa per principio. L’intimidazione da Stato di polizia contro persone innocenti sembra una psicopolizia, che reprime e manganella le presunte intenzioni eversive con un pregiudizio disciplinare. Tanto gli elettori di destra ormai credono anche alla propaganda di Netanyahu, perché non è molto diversa da quella del governo. Siamo tutti palestinesi. Quindi per il governo siamo potenziali terroristi. La conferma viene dagli attivisti nonviolenti. Ci sono testimonianze di più persone che hanno visto davanti alla scala santa e a via Merulana persone minacciose con il volto coperto e armate di mazze, che sono passate tranquillamente davanti ai poliziotti, i quali scortavano la fine del corteo, e si sono ben guardati dal fermare i violenti, lasciandoli agire indisturbati. Questi gruppi tollerati dalla polizia, hanno acceso la miccia. E subito dopo la notizia (un gruppo è stato aggredito) ha attirato qualche gruppo di manifestanti. Manifestanti pacifici sono andati così in bocca alla polizia, che li ha manganellati di santa ragione. Ci sono i video che dimostrano una repressione ingiustificata a colpi di manganello contro persone inermi che non reagiscono, perché sono nonviolente. Sarebbe utile comprendere e sapere quante persone dei “fermati” sono state denunciate e in base a quali accuse. Rayman
Arieccoci con gli”infiltrati”
Diversi media, tra cui ovviamente il Corrierone, avvertono stamattina lettori e manifestanti che per il corteo a Roma oggi c’è un “allarme infiltrati”. Quasi un annuncio di possibili “scontri” (in realtà cariche immotivate di polizia contro manifestanti a mani nude). Di solito questi allarmi arrivano dai servizi segreti, specializzati proprio […] L'articolo Arieccoci con gli”infiltrati” su Contropiano.
Bignami e Donzelli “Fratelli di lagna”
Dopo il presidio a Milano organizzato da Potere al Popolo e Cambiare Rotta sotto la sede di Libero, il capogruppo alla Camera di FdI Bignami (cui si è accodato Donzelli, seguito poi da Forza Italia e anche da Matteo Renzi) ha attaccato PaP cercando di derubricare il presidio come un […] L'articolo Bignami e Donzelli “Fratelli di lagna” su Contropiano.
Una risposta ai professionisti della menzogna
I rumorosi piagnistei che tentano di colmare il silenzio sulle infiltrazioni e sulle campagne denigratorie a mezzo stampa La reazione scomposta de il Giornale e Libero, sommata alle dichiarazioni de il Tempo, Secolo d’Italia e di diversi esponenti politici ci dicono che siamo nel giusto. Si è scomodato anche La […] L'articolo Una risposta ai professionisti della menzogna su Contropiano.
Milano. Contro la criminalizzazione del dissenso e la legittimazione della repressione
Diciamo no ai professionisti della menzogna Giovedì 10 luglio, ore 8:30 Presidio alla sede de Il Giornale e Libero quotidiano Via dell’Aprica 18, Milano Entrambi questi fogliacci sono da sempre in prima linea contro i lavoratori e ogni opposizione sociale e politica nel paese, e tra i maggiori tifosi del […] L'articolo Milano. Contro la criminalizzazione del dissenso e la legittimazione della repressione su Contropiano.
Il governo balbetta sui poliziotti infiltrati nei movimenti giovanili
Giovedi mattina Emanuele Prisco, Sottosegretario di Stato all’Interno, ha risposto a una delle interrogazioni parlamentari presentate sul caso infiltrazioni in Cambiare Rotta, nei Collettivi Autorganizzati Universitari e in Potere al Popolo. Si tratta della prima risposta del Governo, una risposta che risulta però estremamente confusa e balbettante. Nella prima parte […] L'articolo Il governo balbetta sui poliziotti infiltrati nei movimenti giovanili su Contropiano.
Chi controlla il controllore? Sulla sorveglianza delle opposizioni politiche in Italia
Oltre un mese fa, e nuovamente nei giorni scorsi, l’inchiesta giornalistica pubblicata da Fanpage ha portato alla luce fatti di estrema gravità per la tenuta democratica del nostro Paese. Secondo documenti interni e testimonianze, almeno cinque agenti della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione – cioè l’antiterrorismo del Ministero dell’Interno […] L'articolo Chi controlla il controllore? Sulla sorveglianza delle opposizioni politiche in Italia su Contropiano.
Infiltrati in modica quantità
Il governo Meloni per bocca del suo sottosegretario all’Interno ha ammesso alla fine ciò che, grazie a FanPage, non poteva più negare. Ben cinque poliziotti – almeno – sono stati infiltrati in Potere al Popolo con lo scopo particolare di spiare l’organizzazione e studentesca Cambiare Rotta – organizzazione giovanile comunista […] L'articolo Infiltrati in modica quantità su Contropiano.
POTERE AL POPOLO: “SCOPERTI ALTRI 3 POLIZIOTTI INFILTRATI NELLE NOSTRE ORGANIZZAZIONI GIOVANILI”
Potere al popolo ha scoperto l’esistenza di altri 3 poliziotti infiltrati nel partito, in particolare nelle sue organizzazioni giovanili, dopo che lo scorso mese di maggio 2025 i portavoce del partito avevano denunciato un primo caso di agente che si era infiltrato tramite il Collettivo Autorganizzato Universitario di Napoli. “Si tratta di 4 agenti di polizia usciti dallo stesso corso, tutti giovanissimi e tutti quanti infiltrati in città metropolitane a partire da contesti giovanili e studenteschi come l’organizzazione ‘Cambiare rotta’”, spiega Giuliano Granato ai microfoni di Radio Onda d’Urto. “Non appena terminato il corso – aggiunge Granato – sono stati trasferiti alla direzione dell’Antiterrorismo e poi infiltrati nella nostra organizzazione”. Oltre a Napoli, gli agenti infiltrati hanno avvicinato l’organizzazione giovanile Cambiare Rotta a Milano e Bologna. Ci sarebbe stato un altro tentativo di infiltrazione a Roma. Quest’ultimo, però, non è andato a buon fine. Nel pomeriggio di venerdì 27 giugno 2025 i portavoce di Potere al popolo terranno una conferenza stampa in Senato per denunciare la vicenda ed esigere spiegazioni da parte del governo Meloni, in particolare dalla premier e dal ministro dell’Interno Piantedosi. Parteciperanno anche i parlamentari di Avs, M5S e Pd che hanno presentato un’interrogazione parlamentare, oltre ai giornalisti di Fanpage e gli attivisti di Mediterranea Saving Humans spiati con lo spyware Graphite dell’azienda israeliana Paragon. “Si tratta di un quadro estremamente preoccupante in questo Paese, che non riguarda soltanto le organizzazioni interessate. Tocca un po’ tutti perché viene meno il presupposto di uno Stato democratico: la libertà di associazione e di riunione. Se dei poliziotti possono infiltrarsi in un partito politico, allora vale tutto…”, conclude Giuliano Granato ai nostri microfoni. L’intervista di Radio Onda d’Urto a Giuliano Granato, portavoce nazionale di Potere al popolo. Ascolta o scarica.