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Attualità del Socialismo e i rompicapi della transizione
Da pochi giorni è arrivato nelle librerie il nuovo lavoro editoriale di Giorgio Cremaschi, “Solo il Socialismo ci può salvare” – Mimesis Edizoni che segue il testo, uscito circa due anni fa, “Liberal/Fascismo” sempre per i tipi di Mimesis. Si conferma, dunque, una attitudine di riflessione e di approfondimento su […] L'articolo Attualità del Socialismo e i rompicapi della transizione su Contropiano.
12 ottobre 1492 o le radici dell’Occidente: pulizia etnica, segregazione, genocidio
Contributo collettivo al dibattito che si terrà a Roma giovedì 4 dicembre su “Le radici dell’Occidente: colonialismo e genocidio”. Qui maggiori info. *** Negli ultimi due anni, grazie alla mobilitazione in solidarietà con il popolo palestinese, hanno ripreso a circolare nello spazio pubblico terminologie (colonialismo di insediamento, genocidio, apartheid, capitalismo […] L'articolo 12 ottobre 1492 o le radici dell’Occidente: pulizia etnica, segregazione, genocidio su Contropiano.
PALESTINA & FANON: INTERVISTA A LEILA HASSAN, DOTTORANDA ALLA NORMALE DI PISA E DEI GIOVANI PALESTINESI D’ITALIA
“Fanon può entrare ma i palestinesi d’Italia no, perché? Perché il palestinese buono è quello morto o rassegnato. Appunti sull’inadeguatezza della sinistra italiana” è il titolo dell’articolo di Leila Hassan pubblicato da Effimera.org. L’autrice denuncia come la “solidarietà” di parte della sinistra italiana verso i palestinesi finisca spesso per rifiutare la loro soggettività politica: accettabile diventa solo il “palestinese vittima, sofferente, passivo”, mentre la rabbia, la resistenza, la rivendicazione di autodeterminazione quali elementi essenziali della lotta anticoloniale, vengono ignorati, esclusi o bollati come “inaccettabili”. Questo approccio, secondo Hassan, non solo perpetua “un atteggiamento paternalistico e orientalista, ma de-politicizza la causa palestinese, negando ai palestinesi in Italia lo spazio per esprimere un proprio discorso autonomo, pensiero critico e strategie di Resistenza”. L’intervista a Leila Hassan, dottoranda alla scuola Normale superiore di Pisa ed esponente dei Giovani Palestinesi d’Italia. Ascolta o scarica
BRESCIA: INSTALLAZIONE COLLETTIVA AL MO.CA SUI BIMBI UCCISI A GAZA, DOMENICA 23 NOVEMBRE L’EVENTO CONCLUSIVO
  “Un nome un bambino, un nome una bambina” è il titolo dell’opera collettiva visitabile fino a domenica 23 novembre presso lo spazio aperto del Mo.Ca – Centro per le nuove culture di via Moretto, a Brescia. L’installazione è promossa da un gruppo di educatrici, educatori e insegnanti dei nidi e delle scuole d’infanzia di città e provincia. Domenica 23 novembre è in programma l’evento conclusivo. Appuntamento alle ore 10 in largo Formentone per il corteo educativo per la pace, in collaborazione con le Donne per la Pace, con destinazione Mo.Ca. Seguiranno gli interventi di due mamme palestinesi, dell’operatore umanitario Roberto Guerrieri e di Niccolò Nicotra, Nina Festival. A concludere un momento musicale insieme a Le ragazze Da Copertina e Nic Garrapatero. Per l’occasione saranno organizzati anche giochi e letture per bambini e bambine. L’opera è stata realizzata collettivamente con l’impegno di genitori, insegnanti, bambini e bambine durante diverse settimane in 39 servizi per l’infanzia della città di Brescia e della provincia, per scrivere su strisce bianche di tessuto nomi ed età dei 20.000 bimbi e bimbe uccisi a Gaza. I nomi, scritti sulle strisce ora sospese tra le colonne del Mo.Ca, “si muovono al vento, in un’istallazione che è faticoso ma doveroso guardare, che suscita emozioni profonde ma che, nel contempo, restituisce un percorso di partecipazione e di sensibilizzazione attraverso il quale il dolore si è trasformato in un gesto collettivo di memoria e di pace”. Ci presenta l’iniziativa Francesca Di Modica, educatrice di nido e coordinatrice del progetto. Ascolta o scarica
DAI BOOMER ALLA GEN Z, I DATI CERTIFICANO CHE GLI UOMINI (E I GIOVANI) IN ITALIA GIUSTIFICANO LA VIOLENZA DI GENERE
Dati allarmanti sulla violenza di genere in Italia. La violenza economica è ritenuta accettabile da un 1 uomo su 3, ma lo è per quasi la metà dei maschi Millennial (cioè i nati tra il 1980 e il 1995) e per la successiva Gen Z (tra il 1996 e il 2012). La violenza fisica sulle donne è giustificabile per 2 maschi adulti su 10. Per 1 su 4 la violenza verbale e quella psicologica sono “colpa” delle donne. E ancora: la maggioranza (55%) dei Millennials ritiene legittimo il controllo sulla partner. Così la ricerca odierna di ActionAid su violenza di genere e giovani, che evidenzia poi come in casa il 74% delle donne si occupa ancora oggi da sola dei lavori domestici, contro il 40% degli uomini. Il 41% delle madri si occupa inoltre da sola dei figli, contro appena il 10% dei padri. Negli spazi pubblici il 52% delle donne ha provato paura (contro il 35% degli uomini), una quota che sale al 79% tra le più giovani. Il 38% delle persone ha avuto paura almeno una volta sui mezzi pubblici, ma tra le giovani donne della Gen Z il dato sale al 66%. E ancora: il 55% delle donne si è sentita svalutata nei contenuti culturali, il 70% tra le under 25. Anche online 4 donne su 10 (40%) dichiarano di aver avuto timore di reazioni sessiste ai propri contenuti online. L’intervista a Isabella Orfano, Women’s Rights Expert per ActionAid. Ascolta o scarica.
“Bugonia”. Se tramontano le ideologie ci resta solo il complotto?
Qualche anno fa Pierpaolo Capovilla (frontman degli One Dimensional Man e del Teatro degli orrori) scrisse un bell’articolo dal titolo “Ho perso un amico” raccontando di un incontro al pub trasformatosi in un incubo: l’amico di sempre, a cui un tempo lo legavano una sensibilità e visione politica comune, era […] L'articolo “Bugonia”. Se tramontano le ideologie ci resta solo il complotto? su Contropiano.
SCUOLA: VENERDÌ 14 NOVEMBRE NUOVO SCIOPERO NAZIONALE DEGLI STUDENTI
    Nei pressi della data del 17 novembre – Giornata internazionale del diritto allo studio – vari collettivi studenteschi italiani hanno lanciato per venerdì 14 novembre uno sciopero nazionale studentesco. Tra le piazze italiane in mobilitazione ci sarà anche quella di Brescia, dove il coordinamento è gestito dal Collettivo Onda Studentesca. L’appuntamento a Brescia sarà alle 8:30 presso la fermata della metro di San Faustino. In questa pagina raccogliamo diversi interventi da parte di studentesse e studenti da varie città italiane, tra cui Torino, Bologna, Roma, Milano, Treviso, Trento, Vicenza e Palermo. I collettivi studenteschi denunciano una situazione drammatica per la scuola. Si parla di troppi investimenti nell’economia bellica e troppi pochi fondi destinati alle istituzioni scolastiche e alla cultura.   Nel pomeriggio di venerdì 7 novembre, compleanno del Collettivo Onda Studentesca, Matilde e Anna del Cos stesso ci hanno raggiunto negli studi di Radio Onda d’Urto per spiegare le motivazioni dello sciopero Ascolta o scarica. Abbiamo parlato con Gabriele del Coordinamento Studenti Palermitani Ascolta o scarica. Ai nostri microfoni abbiamo avuto So e Paolo del Coordinamento Giovanile Bergamasco Ascolta o scarica. Infine, qui di seguito l’intervista di Jessica Stefanini, portavoce UDS Milano Ascolta o scarica.
Casapound, tra rivelazioni e reticenze
Perplessità. Ecco cosa si prova leggendo il libro di Paolo Berizzi su CasaPound (edizioni Fuori Scena, 2025). All’annuncio della pubblicazione, il volume ha destato sommo scalpore perché per la prima volta un militante di CasaPound ha svelato i segreti dell’organizzazione. Il racconto soddisfa abbastanza la curiosità superficiale, ma non arriva […] L'articolo Casapound, tra rivelazioni e reticenze su Contropiano.