CPR: A GRADISCA D’ISONZO SI DENUNCIA L’EPIDEMIA DI SCABBIA, TRA ABUSI E VIOLENZE
Da oltre un mese la Rete Mai più Lager – No ai CPR denuncia la presenza di una
epidemia di scabbia nel CPR di Gradisca d’Isonzo, che sta colpendo i migranti
detenuti. Nonostante le segnalazioni, le autorità competenti non hanno preso
misure adeguate, rischiando di peggiorare la situazione sanitaria. Il contagio
si diffonde rapidamente in un ambiente già degradato, dove le condizioni
igieniche sono precarie e le persone sono trattate come numeri.
La situazione non si limita alla scabbia: la sofferenza psicologica dei detenuti
è altrettanto grave, con episodi di violenza da parte delle forze di polizia,
come nel caso di un migrante che chiedeva assistenza psichiatrica.
“Nel 2025 è inaccettabile avere luoghi dove le persone vengono deumanizzate e
chiamate per numero, sono costrette a subire un’epidemia di scabbia a causa
delle condizioni igienico-sanitarie precarie del luogo. Non vedono riconosciuto
un tentativo di diagnosi individuale, ma vengono semplicemente trattate con “un
po’ di crema”, non vengono applicate chiare misure di isolamento da contatto e
non viene rispettato il criterio di inidoneità al trattenimento per patologie
contagiose” Commenta ai microfoni di Radio Onda d’Urto, Nicola Cocco, medico
della Rete Mai più Lager – No ai CPR e della SIMM – Società Italiana di Medicina
delle Migrazioni. Ascolta o scarica.