Tag - ebraica

Il Fatto Quotidiano: Soldato Idf nella scuola paritaria ebraica per “smentire le fake news” su Gaza. Osservatorio contro la militarizzazione: “Propaganda sconvolgente”
DI ALEX CORLAZZOLI PUBBLICATO SU IL FATTO QUOTIDIANO IL 30 SETTEMBRE 2025 Ospitiamo con piacere sul nostro sito l’interessante articolo scritto da Alex Corlazzoli pubblicato su Il Fatto Quotidiano il 30 settembre 2025 in cui, nel denunciare la presenza di un soldato israeliano dell’IDF in una scuola paritaria di Milano, viene ribadito quanto l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università denuncia da due anni a questa parte, vale a dire un pericolosissimo processo di occupazione degli spazi del sapere e della formazione da parte delle Forze Armate e di strutture di controllo. Una testimonianza, quella del soldato che combatte nella Striscia di Gaza, che ha indignato l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università: “Quella andata in scena non è che un’operazione che tende a far familiarizzare gli studenti e le studentesse in Italia con le azioni militari per le quali i tribunali internazionali si sono espressi in termini di plausibili crimini di guerra e crimini di genocidio…continua a leggere su Il Fatto Quotidiano.
Propaganda di guerra in una scuola ebraica di Milano con soldato IDF: chiediamo spiegazioni al Governo e al ministro Valditara
Quello che è accaduto a Milano qualche giorno fa ha davvero dell’incredibile. Studenti e studentesse di una scuola ebraica davanti a un ragazzo di 22 anni militare dell’IDF combattente nella striscia di Gaza che spiega come funziona quella che è a suo avviso «È una lotta contro il terrorismo» (clicca qui per l’articolo). Si tratta di un’operazione smaccatamente propagandistica, si chiama Hasbarà, come viene sottolineato nell’articolo «Adi è un ragazzone con un gran sorriso, orgoglioso di difendere il suo paese, consapevole dell’importanza dell’hasbarà», nella quale la morte di decine di migliaia di persone e decine di migliaia di bambini viene completamente sottotacciuta per dare spazio solamente alla narrativa israeliana di propaganda, ma l’Hasbarà non è altro che una grandissima mistificazione della realtà. Quella andata in scena non è che un’operazione che tende a far familiarizzare gli studenti e le studentesse del triennio a Milano, in Italia, con le azioni militari per le quali i tribunali internazionali si sono espressi in termini di crimini di guerra e crimini di genocidio. Il militare che afferma davanti a studenti e studentesse: «Siamo lì perché vogliamo vivere in pace e in sicurezza, non perché vogliamo uccidere come provano a farvi credere tutte le fake news che sentite» cerca di convincerli che tutto il mondo dei media, delle istituzioni internazionali, tra cui l’ONU, delle ONG, tra cui Medici senza Frontiere che lascia Gaza City per la pericolosità della situazione, siano produttori di fake news. E che tutto ciò sia cominciato solo con l’attacco del 7 ottobre 2023. Come tutto ciò si possibile in una scuola, in Italia, ci lascia esterrefatti e sconvolti. Le scuole dovrebbero insegnare i valori del dialogo, della nonviolenza, della pace, non idealizzare soldati che commettono atrocità contro i bambini e le bambine, atrocità che hanno addirittura toccato la sensibilità di Guido Crosetto, come egli stesso ha ammesso nelle sue dichiarazioni al Senato. Stiamo denunciando da tempo il processo di israelizzazione della società italiana nell’ambito del più ampio contesto della militarizzazione e apprendiamo con preoccupazione di questo pericoloso episodio propagandistico in una scuola italiana. Abbiamo tutti e tutte presenti le immagini e i video dei soldati israeliani all’interno delle case dei palestinesi deridere le morti dei bambini giocando con i loro giocattoli. Abbiamo tutti presenti soldati israeliani travestirsi da donne palestinesi e in questo modo deriderne il dolore. Abbiamo tutti presente le risate dei soldati israeliani mentre aprono il fuoco sulle macerie di Gaza. Vogliamo che partano anche ragazzi e ragazze italiane per associarci a questa barbarie sionista perpetrata ai danni di una popolazione stremata da decenni di oppressione? Come Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle società chiediamo immediatamente che le forze parlamentari sensibili a questo tema procedano con una interrogazione parlamentare per chiedere conto al Governo e al ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara di questa terribile propaganda di guerra nelle scuole italiane, che sebbene siano private, godono di fondi pubblici, quelli sottratti alle nostre scuole pubbliche, pluralistiche, nonviolente e antifasciste. Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università
PALESTINA: INTERVISTA DA LONDRA A SAM WEINSTEIN DELLA RETE EBRAICA ANTISIONISTA INTERNAZIONALE
L’International Jewish Anti-Zionist Network è una rete attiva in diversi paesi, tra i quali Stati Uniti, Argentina, Regno Unito, Spagna, Canada e Francia. A Londra organizza azioni e manifestazioni per sostenere il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese, condannando il genocidio in corso e chiedendo “la distruzione dello Stato sionista”. Nell’intervista abbiamo chiesto a Sam di raccontarci in che modo lo Stato di Israele tradisce la lunga storia della lotta ebraica per la liberazione e l’emancipazione dei popoli. Sam ci ha anche spiegato come Israele, e chi lo sostiene incondizionatamente, stia di fatto svuotando il significato della parola antisemitismo. Abbiamo infine chiesto a Sam un commento rispetto alle tenue sanzioni imposte dalla Gran Bretagna ai ministri israeliani Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich per le loro posizioni su Gaza e la Cisgiordania. L’intervista completa con Sam Weinstein della Rete Ebraica AntiSionista Internazionale. Ascolta o scarica