CPR: TRA AUTOLESIONISMO, VIOLENZA E PROTESTE. NUOVA DENUNCIA DELLA RETE “MAI PIÙ LAGER – NO AI CPR”
Ancora violenze e violazioni nei Centri di Permanenza per il Rimpatrio, i Cpr,
lager di Stato per migranti. L’ultimo caso denunciato dalla rete Mai più Lager –
No CPR riguarda il CPR di Gradisca d’Isonzo, dove sabato 30 agosto, un giovane
si è ferito in un gesto autolesivo ed è stato poi deriso e picchiato dagli
agenti.
“L’autolesionismo è sangue, è dolore, non semplice sofferenza psichica: è il
linguaggio della disperazione” spiega ai microfoni di Radio Onda d’Urto Nicola
Cocco, medico infettivologo della rete Mai più Lager – No CPR.
Le proteste comunque non si fermano: dal CPR di Milano è in corso da oltre due
settimane uno sciopero della fame, mentre in altre strutture si denunciano
condizioni sanitarie e comunicative gravi, dalla scabbia nascosta a Bari fino
alla privazione dei telefoni a Trapani.
“I CPR sono stati definiti ambienti torturanti” ricorda Cocco, citando anche
prese di posizione dell’OMS e della letteratura scientifica internazionale.
Ai microfoni di Radio Onda d’Urto, l’intervento di Nicola Cocco, medico della
rete Mai più Lager – No ai CPR. Ascolta o scarica