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Il Brasile sanzionerà Israele per il genocidio a Gaza: lo annuncia il ministro degli Esteri
Brasilia – Presstv.ir. Il Brasile ha annunciato di aver deciso di imporre una serie di sanzioni al regime israeliano, colpendo i legami diplomatici, commerciali e militari del Paese con Tel Aviv, in risposta alla guerra di genocidio condotta sulla Striscia di Gaza da ottobre 2023 a oggi. Parlando lunedì a una conferenza di alto livello delle Nazioni Unite sulla Palestina a New York, il ministro degli Esteri Mauro Vieira ha dichiarato che, come parte delle misure punitive, Brasilia interromperà le esportazioni di equipaggiamento militare verso il regime israeliano. Ha inoltre aggiunto che il Brasile ha deciso di avviare indagini sulle merci importate dagli insediamenti illegali situati nella Cisgiordania occupata. “Queste sono le azioni legali che gli Stati possono adottare fin da ora. La credibilità dell’ordine internazionale dipende da un’applicazione non selettiva delle norme. Ciò di cui abbiamo bisogno oggi è volontà politica e un processo solido per dare seguito a questa conferenza”, ha sottolineato Vieira. L’annuncio segue decisioni precedenti, tra cui la sospensione delle forniture militari a Israele, il richiamo dell’ambasciatore da Tel Aviv e il rinvio della nomina di un nuovo diplomatico israeliano a Brasilia. Evidenziando la gravità della situazione, Vieira ha affermato con fermezza: “Di fronte ad accuse credibili di genocidio, invocare il diritto internazionale non basta; dobbiamo applicarlo con determinazione”. Ha citato le linee guida della Corte Internazionale di Giustizia (CIG) del 2024, che esortano gli Stati a rispettare gli obblighi legati all’occupazione illegale dei territori palestinesi, ribadendo l’impegno del Brasile per la giustizia e la responsabilità internazionale. “Non tollereremo l’impunità israeliana”. Il massimo diplomatico brasiliano ha poi dichiarato che il suo Paese “non tollererà l’impunità continua del regime”. Ha quindi illustrato ulteriori misure adottate da Brasilia di fronte al genocidio che, finora, ha provocato la morte di oltre 60.000 palestinesi, in maggioranza donne e bambini. Tra queste, ha evidenziato la decisione del Brasile di partecipare attivamente al procedimento per genocidio avviato dal Sudafrica presso la Corte Internazionale di Giustizia, sulla base della Convenzione sul Genocidio. Infine, ha annunciato che il Brasile sosterrà l’istituzione di un meccanismo simile al Comitato Speciale delle Nazioni Unite contro l’Apartheid, al fine di affrontare la grave discriminazione razziale esercitata dal regime israeliano contro il popolo palestinese. Traduzione per InfoPal di F.L.
Il discorso di Lula su Israele: dobbiamo smettere con questo vittimismo (dell’antisemitismo)! È un genocidio!
Brasilia – MEMO. Il presidente Luiz Inácio Lula da Silva ha nuovamente criticato duramente il governo israeliano per il genocidio nella Striscia di Gaza. Durante una conferenza stampa, martedì mattina 3 giugno, gli è stato chiesto di commentare una dichiarazione dell’ambasciata israeliana in Brasile che criticava il governo brasiliano, e ha risposto ribadendo le sue posizioni. Date un’occhiata: “Il Presidente della Repubblica non risponde a un’ambasciata. Il Presidente della Repubblica ribadisce ciò che ha detto. Quello che sta succedendo a Gaza non è una guerra. È un esercito che uccide donne e bambini. Probabilmente tutte le persone di buon senso del mondo, compresi i membri del popolo israeliano, e avrete letto una lettera dell’ex-primo ministro di Israele, criticano il fatto che non si tratti più di una guerra, ma di un genocidio. Avete già visto le lettere dei militari che affermano che non si tratta di una guerra, ma di un genocidio. Non si può, con il pretesto di trovare qualcuno, continuare a uccidere donne e bambini, lasciandoli affamati”. “Non so se avete visto la scena dei due bambini che portavano farina da mangiare e che sono stati uccisi. In altre parole, è proprio perché il popolo ebraico ha sofferto nella sua storia che il governo israeliano dovrebbe avere buon senso e umanità nei confronti del popolo palestinese”. “Si comportano come se il popolo palestinese fosse un cittadino di seconda classe. E lo diciamo da molto tempo. Il Brasile è stato il primo Paese a riconoscere questo […] Stato, qui in Sud America, e lo ripeto: ci sarà pace solo quando avremo il concetto che i palestinesi hanno diritto al loro Stato, alla terra demarcata, all’accordo stipulato nel 1967, che il governo israeliano non vuole permettere che venga rispettato. E ogni giorno ordina attacchi sul territorio palestinese, compresi i tentativi di attaccare la Cisgiordania per colpire i contadini palestinesi. Tutto qui. E voi venite a dire che questo è antisemitismo? Dovete fermare questo vittimismo e capire che ciò che sta accadendo nella Striscia di Gaza è un genocidio. Ed è la morte di donne e bambini che non partecipano a una guerra. È la decisione di un governo che nemmeno il popolo ebraico vuole. Quindi, come essere umano, nemmeno come presidente della Repubblica del Brasile, come essere umano, non posso accettare questo come se fosse una guerra normale. Non lo è!”