Prato, assalto al sit-in del sindacatoUna compagna del Sudd Cobas ci racconta l'aggressione che si è verificato ieri a
Prato durante una manifestazione organizzata davanti il centro distribuzione
Euronigro.
Di seguito l'articolo apparso sul quotidiano il Manifestoa firma di Beatrice
Sofia Urso.
A Prato, finisce in scontro la manifestazione dei Sudd Cobas che vedeva decine
di lavoratori del settore abbigliamento in sciopero perché gli venisse
riconosciuto un regolare contratto di lavoro dal centro distribuzione
Euroningro. Una quindicina di cittadini di origine cinese, arrivati
appositamente al presidio, si è scagliata violentemente contro gli operai, molti
dei quali pakistani. Sul luogo erano già presenti anche alcuni agenti della
Digos che stavano monitorando, come da prassi, lo svolgimento della
manifestazione. Due di loro, intervenuti per dividere le due fazioni, sono
rimasti feriti. La magistratura sta già indagando: tre cittadini cinesi di 27,
30 e 60 anni sono stati fermati. Sono sotto inchiesta per resistenza a pubblico
ufficiale e lesioni. Le indagini proseguono, nel frattempo, per individuare gli
altri appartenenti al gruppo.
Il procuratore Luca Tescaroli, in una nota, ha spiegato che i cittadini di
origine cinese volevano colpire i lavoratori, impegnati nella manifestazione
indetta per fare il punto sulla vertenza col consorzio. “Respinta aggressione al
picchetto a Euroingro, il più grande centro di distribuzione dell’abbigliamento
d’Europa – hanno scritto i SuddCobas sui social – Una trentina di padroni e
crumiri hanno tentato di sfondare i picchetti e distruggere i presidi
sindacali”. Il presidio, ricordano i sindacalisti, era dovuto alla chiusura
delle trattative per regolarizzare 5 operai costretti a lavorare a nero 12 ore
al giorno. “Durante un controllo in azienda, sono stato costretto a stare
rinchiuso in un deposito per dieci ore, senza acqua e cibo”, ha raccontato
Hassan, uno dei lavoratori in sciopero che, prima di sindacalizzarsi, lavorava a
nero. Venerdì scorso Hassan è stato licenziato senza preavviso.
Immediate le reazioni politiche. “Fatti inaccettabili, serve un fronte comune
contro sfruttamento. Esprimo solidarietà ai lavoratori colpiti e alle forze
dell’ordine ferite mentre cercavano di evitare il peggio. La città non può
dividersi: serve un fronte comune contro sfruttamento, illegalità e violenza.
Prato ha bisogno di un’alleanza ampia, istituzioni, sindacati, imprese e
cittadini” ha dichiarato Marco Furfaro, deputato e membro della segreteria
nazionale PD. Marco Grimaldi di Avs incalza «ancora padroni delle aziende
interne che devastano i gazebo, addirittura aggrediscono le forze dell’ordine.
Sfruttatori che non guardano in faccia nessuno, mentre chi chiede un regolare
contratto è costretto a vivere nel terrore». Mentre la deputata pratese
meloniana, Chiara La Porta, oltre ad esprimere solidarietà solo alle forze
dell’ordine e non ai lavoratori ne ha approfittato per fare propaganda sulle
migrazioni. “Un vergognoso attacco allo Stato – ha detto- messo in atto da chi
ha in spregio le leggi italiane e le istituzioni, ciò che è avvenuto è la
conseguenza di un passato caratterizzato dal voltarsi dall’altra parte”.