Venerdì 5 Dicembre – Speed Test + Bajak / Benefit Desert2Desert
SERATA BENEFIT DESERT2DESERT
UNA CAROVANA IN SOSTEGNO DEL POPOLO SAHARAWI
ore 20 cena benefit
dalle 22 live:
SPEED TEST
(Take death / Napalm that – Roma)
BAJAK
(Trance noise & crudité – Firenze)
Bajak è un progetto di Simone Vassallo / Lampreda (batteria, percussioni, cassa
armonica fai-da-te) e Nanang / Pala Wuni (cordofoni fai-da-te, flauto, cassa
armonica, steel drum, vox). Il cuore di questo lavoro collaborativo nasce dalla
sperimentazione su uno strumento autocostruito.
Bajak significa pirati e aratro. Bajak passa dalla cerimonia trance degli
outsider indonesiani alla scena noise rock. È lofi, economico, crudo, selvaggio
ma allo stesso tempo introspettivo.
https://bajak1.bandcamp.com
+ameno dj-set
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D2D (DESERT2DESERT)
è un ponte tra il nostro “deserto” occidentale, fatto di cemento e consumismo, e
il deserto di sabbia e resistenza del popolo Saharawi. Un incontro tra mondi che
si riconoscono nella stessa idea di libertà e solidarietà.
A febbraio 2026 una piccola carovana partirà da Firenze per raggiungere i campi
profughi Saharawi di Tindouf, nel sud-ovest dell’Algeria. Con una jeep e un
camper carichi di materiali e strumenti — ma soprattutto di storie, energie e
desiderio di scambio — attraverseremo il Mediterraneo e il Sahara per incontrare
chi da cinquant’anni vive e resiste all’interno di una delle ultime colonie del
mondo.
Non si tratta di un viaggio “umanitario” né di assistenza, ma di solidarietà
attiva e orizzontale. La consegna di una jeep e del materiale raccolto diventa
un pretesto per stabilire relazioni dirette, costruire spazi di confronto e
immaginare percorsi comuni tra realtà diverse ma connesse dalla stessa tensione
verso l’autodeterminazione e la giustizia.
Durante le settimane nei campi, in coincidenza con il cinquantesimo anniversario
della nascita della Repubblica Araba Saharawi Democratica (27 febbraio 1976), ci
dedicheremo a momenti di incontro, scambio e ascolto reciproco. Organizzeremo
laboratori artistici per bambin3, allenamenti di boxe, attività artigianali e
sessioni di informatica condivisa. Racconteremo e documenteremo ciò che vivremo
— attraverso fotografie, registrazioni e scritture — per riportare in Italia
voci e immagini che spesso vengono soffocate dal silenzio mediatico.
Il viaggio nasce dall’intreccio di reti già attive, come Città Visibili e la
Rete Saharawi Italia, ma vuole anche aprire un nuovo spazio di relazione
autonoma, diretta, internazionalista. Non per “aiutare”, ma per incontrarsi,
riconoscersi e costruire un linguaggio comune tra esperienze di resistenza.
L’obiettivo è che D2D non resti un episodio isolato, ma diventi il primo passo
di uno scambio continuativo, fatto di ritorni, racconti e collaborazioni future.
Per sostenere le spese del viaggio — traghetti, visti, carburante,
assicurazioni, vitto e alloggio — è attiva una campagna di crowdfunding e una
serie di iniziative benefit in diversi spazi sociali. Tutti i fondi raccolti
serviranno a coprire i costi vivi della spedizione e a garantire che questa
esperienza resti indipendente, condivisa e collettiva.
D2D vuole essere un esperienza di attraversamento e di alleanza, un incontro
politico e umano che parte con una jeep, ma arriva — speriamo — molto più
lontano: verso una solidarietà che non si esaurisce nel gesto, ma si costruisce
nel tempo, nel racconto e nella relazione.