“Cultura della legalità”, i Carabinieri incontrano scolaresche a Siracusa
Riceviamo e pubblichiamo una segnalazione che arriva da Siracusa, dove sabato 31
maggio ha avuto luogo una giornata della legalità promossa dai Carabinieri. «Lo
scopo di questa manifestazione è proprio essere vicini ai più piccoli, con
disegni, gadget, ma anche ai più grandi, con informazioni utili, a maggior
ragione in questo periodo con riguardo alle truffe agli anziani. Infatti abbiamo
dei piani, abbiamo volantini e diamo informazioni». L’iniziativa, tenutasi a
Siracusa, lungo piazza Minerva dalle 10 alle 18 è stata organizzata dai
Carabinieri del Comando Provinciale di Siracusa ed era diretta ad alunne e
alunni delle scuole siracusane.
Ancora una volta, come già segnalato in molte altre occasioni, equipaggi di auto
e moto dei diversi reparti dell’Arma con stand e materiale informativo, sono
stati messi in “mostra” a disposizione della curiosità dei/delle più piccole/i e
delle loro famiglie. Durante lo spazio espositivo le scolaresche intervenute
hanno avuto modo di porre domande ai militari, fare disegni e approfondire
l’importanza di mantenere comportamenti responsabili e rispettosi, sia nella
vita reale che nella sfera virtuale.
«È importante che bambini e ragazzi comprendano il valore delle regole e della
legalità sin da piccoli» ha dichiarato la tenente colonnello Sara Pini dei
Carabinieri. Ed è proprio riprendendo queste parole che come Osservatorio contro
la militarizzazione delle scuole delle università ci interroghiamo: per quale
oscuro motivo la promozione degli stessi principi di legalità e rispetto delle
regole non possa essere veicolata alle scolaresche, anziché da personale in
divisa, da parte dei e delle docenti all’interno della scuola?
Ci chiediamo ancora: quale valore educativo e didattico rivestano tali
manifestazioni agli occhi di studentesse e studenti di ogni ordine e grado se
non quello di esaltare valori militareschi, improntati sulla repressione dei
reati e spesso anche del dissenso, anche contro gli studenti stessi, come la
cronaca recente e passata ci ha tristemente raccontato?!
Ad un’attenta analisi la risposta appare evidente, perché al di la della
sbandierata “cultura della legalità” e il rispetto delle regole (cosa peraltro
che ogni adulta e adulto responsabile dovrebbe fare), come confermano i militari
stessi impegnati in questi progetti per “rafforzare il legame tra l’Arma e i
cittadini, soprattutto i più giovani» a nostro parere questo significa
incentivare l’idea di un futuro in divisa a bambini e bambine, ragazze e
ragazzi.
Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole delle università, Siracusa