Gaza, MSF: “Ennesimo fallimento dell’UE per fermare il genocidio in corso”
MSF chiede agli Stati membri azioni concrete per fermare l’assedio di Israele.
I ministri degli affari esteri dell’Unione Europea (UE) hanno mostrato per
l’ennesima volta di non voler esercitare alcuna pressione su Israele per porre
fine alla distruzione deliberata e sistematica delle vite dei palestinesi a
Gaza, rendendosi così complici del genocidio perpetrato dalle autorità
israeliane.
Le conclusioni del Consiglio Affari Esteri che si è tenuto il 15 luglio
confermano l’ipocrisia degli Stati membri e il loro persistente doppio standard
nel proteggere i civili e nel garantire il rispetto del diritto internazionale
umanitario.
Medici Senza Frontiere (MSF) ribadisce il suo appello all’UE affinché agisca
concretamente. Ogni Stato ha la responsabilità morale e giuridica di riconoscere
e fermare le atrocità in corso a Gaza.
A seguito del Consiglio Affari Esteri i leader dell’UE hanno rilasciato
dichiarazioni fuorvianti su Gaza, e l’Alto rappresentante dell’UE Kaja Kallas ha
affermato che ci sono ‘segnali positivi’ che gli aiuti saranno consegnati,
mentre Israele continua a bombardare i bambini in fila per prendere acqua, spara
sulle persone che cercano il cibo e continua a mantenere sotto assedio
un’intera popolazione, usandola come strumento di punizione collettiva.
Se lo volesse, Israele potrebbe garantire cibo, acqua e medicine a sufficienza a
uomini, donne e bambini palestinesi, ma invece continua a mantenere la sua morsa
sulla Striscia. Nel frattempo, i leader dell’UE non solo non affrontano la
questione dell’assedio imposto da Israele, ma mancano anche del coraggio e
dell’umanità necessari per esercitare pressioni sulle autorità israeliane
affinché queste pongano fine all’uccisione quotidiana di innocenti.
Il 16 giugno, MSF ha inviato una lettera aperta con un messaggio molto chiaro ai
leader dell’UE: l’UE ha i mezzi politici, economici e diplomatici per esercitare
una reale pressione su Israele affinché ponga fine alle atrocità di massa e apra
immediatamente i valichi di frontiera di Gaza per consentire l’ingresso degli
aiuti. La popolazione di Gaza non può più aspettare; gli Stati membri dell’UE
devono agire con urgenza per fermare la deliberata distruzione della popolazione
palestinese a Gaza.
Gli operatori di MSF a Gaza lavorano instancabilmente e in condizioni critiche
da quasi 2 anni e 12 di loro sono stati uccisi dalle forze israeliane. I team di
MSF ricevono regolarmente pazienti con ferite da arma da fuoco, molti dei quali
sono stati attaccati nei centri di distribuzione di cibo gestiti dalla Gaza
Humanitarian Foundation. Quasi 800 persone sono state uccise mentre cercavano di
procurarsi del cibo per sopravvivere nei centri di distribuzione.
Quante altre vite dovranno essere perse prima che l’UE intervenga? Quali
ulteriori violazioni del diritto internazionale umanitario devono verificarsi
prima che le atrocità commesse da Israele contro la popolazione di Gaza abbiano
fine?
Medecins sans Frontieres