“La musica contro il silenzio”, manifestazione nazionale in Piazza Santi Apostoli a Roma
“La musica contro il silenzio” è una manifestazione musicale svoltasi ieri,
domenica 28 settembre, in Piazza Santi Apostoli a Roma, con grande
partecipazione umana contro il genocidio, il peggior crimine, il più atroce, ma
attualmente impunito a Gaza. Musica contro il silenzio è un movimento di artisti
che si sono uniti per protestare contro il silenzio e la complicità delle
istituzioni e dei media di fronte al genocidio in Palestina, in particolare alla
situazione inaccettabile nella Striscia di Gaza. L’obiettivo è rompere questo
silenzio, esprimendo solidarietà al popolo palestinese attraverso la musica e
sostenere la sua lotta per la sopravvivenza.
La manifestazione nasce come risposta alla frustrazione e al senso di impotenza
di fronte al genocidio e all’apartheid compiuti contro il popolo palestinese. I
partecipanti vedono il silenzio come una forma di complicità attiva e passiva di
alcuni governi occidentali e della copertura mediatica.
I musicisti sono al centro della manifestazione, non stanno su un palco, perché
prendono parte attiva alla protesta; sia amatori che professionisti, utilizzano
i loro strumenti come forma di ribellione e per far sentire la voce degli
oppressi, sostenendo la lotta del popolo palestinese.
Il movimento si è diffuso rapidamente in diverse città italiane, coinvolgendo
musicisti attraverso passaparola e gruppi di comunicazione. I musicisti
organizzano maratone musicali e altri eventi pubblici nelle piazze per
sensibilizzare l’opinione pubblica e lanciare un messaggio forte e chiaro.
Durante la manifestazione si suonano brani che simboleggiano la resistenza (come
“Bella Ciao”), ma anche musiche classiche (Mozart, Puccini) e brani palestinesi,
a volte accompagnati da letture di poesia o brani come “La morte di AS” per
restituire dignità alle vittime.
L’iniziativa non si limita a singoli eventi, ma mira a proseguire nel tempo,
continuando a sostenere la causa palestinese e a contrastare più che il
silenzio, la negazione del genocidio da parte del governo Meloni, complice di
Netanyahu.
La comunità palestinese ha espresso gratitudine per questo sostegno musicale e
per tutte le manifestazioni di solidarietà ricevute in questi giorni oscuri.
Rayman