PALESTINA: IL GENOCIDIO NORMALIZZATO TRA COMPLICITÀ, PROFITTI E SILENZI. L’INTERVISTA AL PROFESSOR IAIN CHAMBERSA quasi due anni dall’inizio del genocidio in corso da ottobre 2023 a Gaza, i
massacri israeliani contro il popolo palestinese si moltiplicano, non solo
nell’indifferenza ma con la complicità esplicita dei governi occidentali e delle
grandi aziende, non solo belliche.
Iain Chambers, sociologo, già docente di studi culturali e postcoloniali
all’Università Orientale di Napoli, oggi esperto presso l’ufficio del
consigliere speciale delle Nazioni Unite per la prevenzione del genocidio,
intervenuto ai microfoni di Radio Onda d’Urto, offre una chiave di lettura che
cerca di andare oltre la cronaca.
Chambers propone di leggere quanto accade in Palestina non “come un’eccezione,
ma come uno specchio della storia occidentale: “La Palestina oggi è una forma di
laboratorio della modernità, nel senso che è un archivio di tutte le formazioni
della modernità occidentale, soprattutto delle sue radici coloniali”.
Ciò che sta avvenendo, spiega, non è che la ripetizione, in forme nuove e
tecnologicamente avanzate, di logiche storiche che affondano le radici
nell’imperialismo europeo e il colonialismo israeliano come prosecuzione di un
paradigma globale: “È il ritorno della nostra storia, che siamo abituati a
considerare passata, chiusa nei capitoli del colonialismo europeo. Invece questa
realtà coloniale continua a interrogarci nel nostro presente”.
Uno degli aspetti centrali dell’intervento riguarda anche la complicità delle
potenze occidentali – non solo a livello diplomatico e militare, ma anche
finanziario e industriale. Chambers commenta il recente rapporto della relatrice
ONU Francesca Albanese, che denuncia il coinvolgimento delle principali aziende
tecnologiche statunitensi e delle banche europee nel supporto all’occupazione
israeliana: “Le guerre sono sempre state grandi affari. Ma qui non si tratta
solo dell’industria bellica: è coinvolto tutto il tessuto finanziario
occidentale. Banche, industrie tecnologiche, sicurezza digitale, si produce
profitto dalla distruzione, dalle menomazioni, dalle uccisioni”.
Ai microfoni di Radio Onda d’Urto, l’intervento di Iain Chambers, sociologo, già
docente di studi culturali e postcoloniali all’Università Orientale di Napoli,
oggi esperto presso l’ufficio del consigliere speciale ONU per la prevenzione
del genocidio. Ascolta o scarica.