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HO UCCISO L’ANGELO DEL FOCOLARE: LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI DEDICATA ALLE QUESTIONI DI GENERE
Ho ucciso l’angelo del focolare è l’approfondimento quindicinale dedicato alle questioni di genere. Va in onda sulle frequenze di Radio Onda d’Urto ogni due settimane – il venerdì pomeriggio alle ore 18,45 – dentro la Cassetta degli Attrezzi.   PUNTATE: * 24 giugno 2025 – Detenutə tra stigma e oblio. Il carcere femminile al tempo del dl sicurezza Ascolta o scarica * 23 maggio 2025 – Tecnologie del controllo. Una prospettiva di genere e di lotta Ascolta o scarica * 9 maggio 2025 – Le mondine Ascolta o scarica * 28 marzo 2025 – Processo per stupro. Il caso di Gisèle Pelicot  Ascolta o scarica * 14 marzo 2025 – La storia della Pastora Ascolta o scarica * 28 febbraio 2025 – L’educazione sessuale nelle scuole nell’era Meloni Ascolta o scarica * 31 gennaio 2025 – La storia della Partigiana Laura Seghettini Ascolta o scarica * 17 gennaio 2025 – Presentazione libro lgbq Ascolta o scarica   2024 * 22 novembre 2024 – Molestie nelle Scuole di Giornalismo Ascolta o scarica * 25 ottobre 2024 –  La solitudine delle donne in carcere Ascolta o scarica * 21 giugno 2024 – Lo stupro come arma di guerra Ascolta o scarica * 7 giugno 2024 – Attivismo: femminismo sui social vs. realtà Ascolta o scarica * 24 maggio 2024 – La violenza sulle donne disabili Ascolta o scarica * 26 aprile 2024 – Orfani Femminicidi Ascolta o scarica * 12 aprile 2024 – Le pubblicità degli anni Settanta e il ruolo delle donne Ascolta o scarica * 29 marzo 2024 – Stereotipi femminili e materie Stem Ascolta o scarica * 15 marzo 2024 – Genere Razza Classe Ascolta o scarica * 2 febbraio 2024 – Donne Felici Senza Figli Ascolta o scarica * 19 gennaio 2024 – Violenza e Metaverso Ascolta o scarica * 5 gennaio 2024 – Salario e Lavoro Domestico Ascolta o scarica   2023 * 22 dicembre 2023 – Storia e Leggende di Santa Lucia Ascolta o scarica * 25 novembre 2023 – Il 25 novembre  Ascolta o scarica * 10 novembre 2023 – Streghe di Brescia: Benvegnuda Pincinella Ascolta o scarica * 27 ottobre 2023 – Donne e caporalato Ascolta o scarica  
Goliarda Sapienza, la ricerca della libertà
Fuori, il film di Mario Martone su un pezzo della vita di Goliarda Sapienza, si sarebbe potuto intitolare Sola. Perché al di là dei salotti, al di là dei genitori, al di là delle sue amicizie del carcere, al di là dei compagni della sua vita, Goliarda si è sempre sentita sola. Anzi, di più, un’isola nella quale però nessuno approda e che resta, perciò, inesplorata e inesplorabile. O almeno così la disegna il regista che non vuole farne un simbolo, non cerca nelle maglie della sua esistenza le ragioni di comportamenti inconsueti e dissacranti ma la consegna alla “semplice” accettazione di questa donna, prendere o lasciare. Eppure, di semplice in questo film non c’è niente: né le sbiadite e sgradevoli figure maschili, né l’irruenza di quelle femminili, né l’assenza vera o percepita di una madre, Maria Giudice, grande attivista dei diritti a cui Maria Rosa Cutrufelli nel suo libro (Perrone/Neri Pozza) ha saputo dare spessore e forza. Mario Martone e Ippolita Di Majo infilano Goliarda nelle fessure di una manciata di giorni nei quali la scrittrice, ignorata e a tratti vilipesa, finisce in carcere per aver rubato i gioielli a una amica, in uno di quei salotti “impegnati” della Roma agli inizi degli anni Ottanta. Perché ha compiuto un gesto che le cambierà la vita? Forse non lo sa nemmeno lei. Qualcuno dice per bisogno, lei stessa afferma che si è trattato di un esproprio proletario. Chi l’ha conosciuta sostiene che il suo rapporto di amore e odio con la madre per lei troppo grande al punto da essere ingombrante non le dava tregua. E Maria Giudice in prigione, per ragioni politiche, c’era finita più volte. Altri, infine, si rassegnano alle sue intemperanze e l’accettano o la respingono. Perciò il carcere, con le sue regole e le sue perversioni diventa per lei l’inizio di una libertà da sempre cercata e le donne che incontra diventano le sue donne: amiche, amori, figlie, sorelle. E fuori non c’è altro, se non il tentativo di riprodurre quello che c’è dentro. Dentro e fuori, in una oscillazione continua, con Roberta (Matilda De Angelis) e Barbara (Elodie), grandissime attrici così come è grande Valeria Golino che non nasconde nemmeno una ruga ma ha gli occhi che attraggono come calamite. È L’Università di Rebibbia che, assieme a Le certezze del dubbio, sono i soli due libri pubblicati prima della sua morte avvenuta il 30 agosto 1996. Anche la sua morte, come la sua vita, densa di chiari e scuri: elettroshock, pensieri di morte, dolori dell’anima. Tutto questo si scoprirà solo molti anni dopo, nel 2008, quando Einaudi, e solo dopo che lo avevano già pubblicato in Germania, deciderà di dare alle stampe L’Arte della Gioia. Martone ci regala anche una frase che parla di una speranza che si avvera scritta sul ponte del tram a Porta Maggiore. C’è scritto «Le ore del presente sono già leggenda». Goliarda dice più o meno la stessa cosa, ma con una sua poesia, che qualcuno ha voluto scrivere sulla sua tomba: «Non sapevo che il buio non è nero che il giorno non è bianco che la luce acceca e il fermarsi è correre ancora di più». L’immagine di copertina è tratta dal film “Fuori”, di Mario Martone SOSTIENI, DIFENDI, DIFFONDI DINAMOPRESS Per sostenere Dinamopress abbiamo attivato una nuova raccolta fondi diretta. Vi chiediamo di donare tramite paypal direttamente sul nostro conto bancario, Dinamo Aps Banca Etica IT60Y0501803200000016790388 tutti i fondi verranno utilizzati per sostenere direttamente il progetto: pagare il sito, supportare i e le redattrici, comprare il materiale di cui abbiamo bisogno L'articolo Goliarda Sapienza, la ricerca della libertà proviene da DINAMOpress.