BRESCIA ARCHIVIA LA RACCOLTA RIFIUTI PORTA A PORTA INTEGRALE: “OCCASIONE SPRECATA” PER MIGLIORARE UN MODELLO OBSOLETO
Non è ancora una decisione definitiva ma l’orientamento della maggioranza in
consiglio comunale a Brescia sulla raccolta dei rifiuti porta a porta integrale,
è quello di mantenere lo status quo. La lista “Al lavoro con Brescia” denuncia
delusa la mancanza di coraggio per intervenire su una questione sulla quale si
parla da un decennio. Resteranno quindi i cassonetti nelle strade, anche se
l’intenzione è quella di sostituirli con modelli che possano calcolare i
conferimenti, in modo da poter calcolare una tassa personalizzata.
In un comunicato diffuso dalla lista “Al lavoro con Brescia” si sottolinea come
la tassa sui rifiuti della città di Brescia sia una delle più economiche
d’Italia. Diversi partiti della maggioranza Castelletti, tra cui il PD, avevano
infatti agitato lo spauracchio di un aumento medio della tassa di 70 euro.
“La questione è però politica e necessita di un dibattito più ampio, che
coinvolga associazioni, imprenditori, sindacati e consigli di quartiere”, come
ha detto ai nostri microfoni Francesco Catalano, consigliere comunale di “Al
lavoro con Brescia”. Ascolta o scarica
Riportiamo il comunicato stampa di “Al lavoro con Brescia”:
Rifiuti: delusione per una occasione sprecata.
Di porta a porta integrale si discute da decenni.
Sembrava fosse la volta buona, invece il confronto nella maggioranza consiliare,
sebbene non definitivo, ha fatto emergere la propensione dei più per la
conservazione del modello attuale.
Una delusione per noi che facciamo della questione ambientale e di quella
sociale il cuore della nostra azione politica.
La tariffa di Brescia rimarrà una delle più basse d’Italia, ma il modello di
raccolta sarà uno dei più vecchi.
Sembra prevalga la paura del cambiamento, il timore di perdere consenso per
l’impopolarità di un aumento delle tariffe.
Ci aspettavamo di più da questa maggioranza: un investimento sul futuro green
della città, una azione concreta per aumentare la percentuale di differenziata.
La risposta è la conservazione dell’esistente. Scelta sbagliata.
La nostra proposta di una campagna di ascolto che partisse dai Consigli di
Quartiere, per coinvolgere le associazioni, i sindacati, le attività economiche
non sembra interessare. Per scelte così importanti è necessario un dibattito
pubblico aperto e ampio.
E così mentre quasi tutta la provincia si muove sul porta a porta integrale, in
città probabilmente continueranno a troneggiare i cassonetti, con la pila di
sacchi ai loro piedi.
La TARI crescerà comunque, per gli adeguamenti di ARERA e le scelte del Governo
nazionale.
L’amministrazione avrebbe anche potuto ridurre l’impatto economico sulle fasce
più deboli della popolazione.
Il restare fermi non fa parte della nostra prassi politica. Soprattutto su un
argomento, quello ambientale, che ha più che mai bisogno di scelte innovative.
Non nascondiamo la nostra delusione per quella che si configura come una
occasione mancata, che non farà altro che posticipare alle prossime
amministrazioni una scelta ineludibile.
Da parte nostra continueremo ad impegnarci dentro e fuori le istituzioni per
dare consenso e prospettiva a scelte ambientali capaci di migliorare davvero la
nostra città e la qualità della vita delle nostre concittadine e concittadini.
Scelte che non possono rimanere promesse mancate.
Confidiamo che il percorso di confronto dei prossimi giorni e mesi riesca ad
affrontare molte delle questioni che comunque restano aperte, tenendo ben
presenti gli impegni programmatici dell’alleanza che regge questa tornata
amministrativa, in una fase segnata da gravi contraddizioni sul piano della
democrazia, della giustizia sociale e della tutela ambientale.
Mattia Datteri
Coordinatore Al lavoro con Brescia
Francesco Catalano
Consigliere comunale Al lavoro con Brescia