Militarizzazione del 2 giugno e di altre festività nazionali
Ormai è consuetudine, da parte del Ministero della Difesa, nelle ricorrenze in
odore di potenziale militarizzazione, tappezzare le città e soprattutto la
Capitale, con la propria propaganda nazionalista, in autentico stile fascista.
Ce ne siamo accorti il 4 novembre, quando i manifesti propagandistici, concepiti
dagli esperti di marketing politico del suo Ufficio comunicazione, in occasione
della giornata dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate, con impeto creativo,
coniarono lo slogan basato su un gioco (grafico) di parole: “Difesa, siamo
l’Italia“.
Sappiamo poi com’è andata a finire, sul piano pedagogico, con la fiera delle
armi “educative” allestita per l’occasione al Circo Massimo.
Oggi ci risiamo e mentre la città di Roma si prepara, con largo anticipo, ad
allestire via dei Fori Imperiali per la parata dei carrarmatini e dei pistoleri,
per quel pubblico che ancora crede che la pace si difenda con le armi, sono
ricomparsi i manifesti propagandistici.
Questi non accennano minimamente alla fine di quella monarchia pelosa e
provincialotta che ci portò nel baratro insieme ad un presidente del consiglio
che solo un anno prima scappava travestito da tedesco ignaro che il carnevale
era già finito da tempo.
Nei giorni in cui alcun3 maestr3, professori e professoresse inconsapevoli,
portano a fare il lavaggio militarista del cervello dei loro piccoli allievi e
allieve, ai giochi ludico-militari proposti da Polizia, e Carabinieri, ect.
nella “Disneyland dei noantri” (lo “School-day” del 21 maggio e 5 giugno a
MagicLand tra Valmontone e
Colleferro. https://osservatorionomilscuola.com/2025/05/18/magicland-valmontone-parco-divertimento-militare-esercito/),
si possono leggere manifesti il cui slogan è: “A difesa della Repubblica, a
servizio del Paese“.
La scritta è in corsivo e in bianco, quindi perfettamente in sintonia con la
bandiera svolazzante e sotto, anche se più piccola, compare il motivo reale
della festa ovvero la Festa della Repubblica. Sarebbe ora che questa propaganda
finisse o quantomeno che questi manifesti siano concepiti dal Quirinale e non
dal Ministero della Difesa soprattutto in occasione del 2 giugno.
2 giugno
Stefano Bertoldi, Osservatorio contro la militarizzazione delle Scuole e delle
Università