Aumentano i chirurghi pediatrici in Uganda
Entebbe (Uganda), 17 set. – Chirurghi che fanno crescere l’Africa.
Capaci di renderla più forte e più in salute, grazie a un impegno comune che
permette la condivisione di esperienze e competenze. “Qui in Uganda nel 2012
c’era un solo chirurgo pediatrico, mentre adesso sono in 12” calcola Giacomo
Menaldo, direttore nazionale di Emergency, già al lavoro in aree di crisi e
conflitto come l’Afghanistan e l’Iraq.
Alle spalle i mattoni di terra cruda del Centro pediatrico di Entebbe, disegnato
dall’architetto Renzo Piano e aperto dall’ong italiana nel 2021, aggiunge: “Noi
ovviamente speriamo che presto siano 20, 30 o 50 certificati, con un approccio
panafricano che garantisca l’eccellenza della formazione insieme con un alto
livello di competenze e la qualità delle cure”.
I chirurghi, in arrivo non solo dall’Uganda ma anche dall’Etiopia o dal Sudan,
li incontriamo nelle corsie e nei reparti del Centro pediatrico. “Questo
ospedale è divenuto parte della rete del Cosecsa, il Collegio dei chirurghi
dell’Africa centrale, orientale e meridionale” spiega Menaldo: “Un risultato
raggiunto negli ultimi due anni, grazie alla collaborazione con il Mulago
Hospital, che nella capitale Kampala è un fiore all’occhiello”.
Istituto nel 1999, il Collegio ha stabilito la propria base ad Arusha, in
Tanzania. Si propone di alzare lo standard professionale, garantendo livelli
uniformi tra i Paesi del continente. Il training riguarda le diverse branche del
settore, dalla chirurgia pediatrica a quella ortopedica, dalla cardiochirurgia
alla neurochirurgia. La cura dei bambini, in particolare nei casi di
malformazioni congenite, ha un valore particolare: secondo le statistiche
internazionali, l’età media della popolazione supera di poco i 19 anni. “Qui da
noi arrivano fellow e studenti che, in un percorso di specializzazione
triennale, si fermano da noi per tre mesi” riprende Menaldo. “I nostri punti di
forza sono la chirurgia addominale, quella urologica e quella plastica”.
Di formazione parliamo anche al Mulago Hospital, all’ultimo piano di un
grattacielo, mentre gli alberi nel cortile sono sferzati da un temporale
tropicale. Ci accoglie il vice-direttore della struttura, John Sekabira, esperto
e figura di riferimento: fino a poco più di dieci anni fa era proprio lui
l’unico chirurgo pediatrico dell’Uganda.
“Gli specializzandi devono poter imparare nei nostri Paesi e non essere
costretti ad andare lontano, magari nel Regno Unito o in Sudafrica come è
capitato a me” sottolinea il dottore. “Il rischio è che poi restino all’estero,
mentre qui ci sono tanti bisogni e servono specialisti e professionalità: solo
in questi padiglioni abbiamo 1.700 posti letto”.
Buone notizie stanno arrivando anche grazie a una collaborazione tra Cosecsa e
Kids Operating Room, un’organizzazione internazionale che si è impegnata per la
chirurgia pediatrica a partire dal 2018, con un primo progetto proprio a
Kampala, realizzato insieme a Sekabira. Programmi di tirocinio hanno coinvolto
Paesi che non hanno mai avuto specialisti, come il Burundi: i suoi primi
chirurghi generali che si stanno specializzando in pediatria si chiamano
Alliance Niyukuri e Carlos Nsengiyumva.
Redazione Italia