“POLIZIA E MIGRANTI IN CITTÀ. NEGOZIARE IL CONFINE NEI CONTESTI LOCALI”: INTERVISTA CON GIULIA FABINI, AUTRICE DEL LIBRO
Domenica 25 maggio, alle 18.00, appuntamento con il Collettivo Rotte Balcaniche
a Schio, provincia di Vicenza, nel nuovo spazio di via Manin 26 per un incontro
con il Comitato “Verità e Giustizia per Moussa Diarra” e con Giulia Fabini,
ricercatrice in sociologia del diritto e della devianza presso l’Università di
Bologna ed autrice del libro “Polizia e migranti in città. Negoziare il confine
nei contesti locali”.
Il binomio immigrazione-sicurezza è la chiave di lettura attraverso cui viene
raccontata e governata la migrazione in Italia. Il controllo dell’immigrazione
è, infatti, sistematicamente demandato alla polizia: dalle frontiere esterne
fino alle stazioni ferroviarie, la polizia sorveglia, filtra, punisce, deporta.
Proprio in una stazione ferroviaria, a Verona, il 20 ottobre 2024 Moussa Diarra
veniva ucciso dalla polfer con tre colpi di pistola. Ma questa vicenda non
inizia né finisce con quei tre colpi: è la storia di un ragazzo che ha trascorso
gli ultimi otto anni di vita tra burocrazie impietose, documenti che scadono
prima ancora di essere rilasciati, precarietà abitativa, mancanza di accesso
alle cure. È una storia che ora continua nella lotta per la verità e la
giustizia, ma è anche una storia come tante, che ci parla di una società
razzista e securitaria dove ormai manca l’aria.
L’intervista a Giulia Fabini, ricercatrice in sociologia del diritto e della
devianza presso l’Università di Bologna ed autrice del libro “Polizia e migranti
in città. Negoziare il confine nei contesti locali”. Ascolta o scarica