MESSICO: UCCISI DUE IMPORTANTI ESPONENTI POLITICI, MENTRE A CITTA’ DEL MESSICO ESPLODE LA PROTESTA DI CHI LAVORA NELLA SCUOLA
La spirale di violenza in Messico colpisce in alto, molto in alto. Ammazzati,
martedì 20 maggio, due stretti collaboratori di Clara Brugada, governatrice
della capitale, Città del Messico.
Ximena Guzmán, segretaria personale di Brugada, e José Muñoz, consigliere per la
sicurezza cittadina, sono stati uccisi sul viale Tlalpan mentre andavano al
lavoro. Un uomo li ha aspettati e freddati con almeno 20 colpi di arma da fuoco.
Il caso segna un attacco diretto al governo della città. Brugada e il suo staff
stretto vengono dai movimenti sociali e per questo i vertici di Morena hanno
messo attorno a loro personaggi con una storia politica lontana dal sogno della
trasformazione radicale dell’esistente: “i suoi primi mesi di governo – spiega a
Radio Onda d’Urto il nostro collaboratore dal Messico, Andrea Cegna – hanno
portato, con una certa nettezza, ad affrontare temi legati al diritto
all’abitare, alla gestione della spazzatura e all’access all’acqua. Movimenti
sociali e antagonisti non considerano però sufficiente l’approccio di Brugada.
Forse, però, sta proprio negli interessi toccati il motivo dell’attacco e
dell’omicidio di Guzmán e Muñoz”.
Ancora Andrea Cegna: “ora si dirà è stato il crimine organizzato, ma è sempre
più chiaro che in Messico oggi può essere qualsiasi avversario che nel nome
dell’interesse utilizza metodi mafiosi per “dare segnali”. Verità scomoda che
obbligherebbe ad analisi più approfondite su ogni singolo caso di violenza.
L’inchiesta, invocata anche da Sheinbaum (presidentessa del Messico) partirà
presto; facile aspettarsi l’arresto dell’esecutore materiale. Più difficile sarà
sapere davvero il perché di quest’attacco”.
Nelle ore successive al duplice, importante omicidio, sempre a Città del Messico
la CNTE (sindacato di lavoratrici e lavoratori della scuola) ha portato miglia
di tende nello Zocalo, la piazza centrale di Città del Messico, lanciando azioni
diretti (a partire dal blocco degli ingressi del Palazzo Nazionale) per spingere
alla cancellazione totale della controriforma dell’Issste, l’istituto di
previdenza del Messico, e per alzare gli stipendi, a partire dal raddoppio del
misero salario base di maestre e maestri.
La corrispondenza su Radio Onda d’Urto di Andrea Cegna, curatore della
newsletter Il Finestrino e nostro collaboratore dal Messico. Ascolta o scarica