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VENERDì 13 GIUGNO: PRESENTAZIONE DI “L’ARGENTINA NON SI VENDE” AL MAGAZZINO 47 DI BRESCIA + CENA MESSICANA
Venerdì 13/06/2025 ore 18.30 al C.S.A. Magazzino 47 di via Industriale, 10 a Brescia. Presentazione del libro “L’Argentina non si vende. Paesaggi e resistenze al tempo di Milei” insieme agli autori Andrea Cegna e Piero Maderna. Un racconto a quattro mani, un viaggio fatto di viaggi. Il primo, turistico e solidale, tra Buenos Aires, Patagonia e Iguazù. Il secondo, d’inchiesta, va dal sud al nord dell’Argentina, ricercando da un lato i motivi della vittoria di una destra populista, quella di Javier Milei, e mostrando dall’altro come una parte del paese resista e si organizzi per bloccare le violente politiche del neo-presidente e dell’élite che lo sostiene. A seguire, ore 20.00 CENA MESSICANA A BUFFET Il ricavato andrà a sostenere le spese di realizzazione di “MEXICO2025”, il nuovo documentario di Andrea Cegna.
CHIAPAS: IL MOVIMENTO ZAPATISTA LANCIA “ALGUNAS PARTES DEL TODO”. AD AGOSTO INCONTRO INTERNAZIONALE DI “RESISTENZE E RIBELLIONI”
“In Messico le forze in campo si scontrano a un livello inedito e Città del Messico, da santuario sicuro, torna a essere luogo di conflitto aperto. Cosa sta accadendo, quali sono i contendenti, come si stanno posizionando i diversi gruppi criminali – e tra loro pure l’esercito – paiono le grandi incognite del momento. In questo, però, i movimenti sociali – in primis l’EZLN – portano avanti le loro lotte. Zapatiste e zapatisti lanciano un nuovo appuntamento pubblico internazionale, dal 2 al 17 agosto 2025, nel caracol di Morelia“. Così dal Messico, su Radio Onda d’Urto, il nostro corrispondente e collaboratore, Andrea Cegna,  commentando le ultime notizie di cronaca dal Messico; a poche settimana dall’uccisione di due importanti esponenti del governo della Capitale, si è comunque tenuta la giornata di voto nazionale, la prima di questo genere, per eleggere centinaia di giudici in tutto il Paese è stato un flop, con una partecipazione nelle urne attorno al 13%. A urne aperte, scontro a fuoco tra poliziotti e uomini armati non identificati proprio nello Stato meridionale del Chiapas, a Frontera Comalapa: 5 agenti uccisi e il loro veicolo dato completamente alle fiamme. La replica dei poteri statali è la stessa di sempre, ossia più militarizzazione; schierati altri mille agenti in un’altra operazione “anti-narcos”. Altri scontri e morti pure a nord, nel Tamaulipas, dove sono stati uccisi 5 membri della band musicale Grupo Fugitivo, ritrovati cadavere in un terreno a Reynosa, città messicana di 700mila abitanti che confina con la contea di Hidalgo, negli Usa. In questo scenario, viene dai movimenti sociali messicani l’unica risposta reale e dal basso. A muoversi, ancora una volta, è il movimento zapatista che lancia, dal 2 al 17 agosto 2025 a La Morelia, un incontro internazionale di resistenze e ribellioni, chiamata “Alcune parti del tutto”. “Questo – scrivono le realtà organizzatrici, ossia “le comunità zapatiste di origine Maya, attraverso il loro Governo Locale Autonomo (GAL), il Collettivo dei Governi Autonomi (CGAZ), le Assemblee dei Collettivi di Governo Autonomo (ACGAZ), INTERZONA e l’EZLN” – non è un incontro di analisi o di approcci teorici, ma piuttosto un incontro di esperienze pratiche di resistenza. Chi di noi sarà presente sa già cos’è questo maledetto sistema e cosa fa contro tutti, così come contro la natura, la conoscenza, le arti, l’informazione, la dignità umana e l’intero pianeta. Non si tratta di esporre teoricamente i mali del sistema capitalista, ma piuttosto di ciò che si sta facendo per resistere e ribellarsi, ovvero per combatterlo.  Non vi invitiamo a insegnare. Non siamo i vostri studenti o i vostri apprendisti; né siamo insegnanti o tutor. Siamo, insieme a voi, parti di un tutto che si oppone a un sistema. Dare e dare. Voi ci raccontate le vostre esperienze e noi, il popolo zapatista, raccontiamo le nostre”. Clicca qui per il comunicato completo di lancio dell’incontro in Chiapas dell’agosto 2025. Sulla situazione in Messico e la risposta delle comunità zapatiste, su Radio Onda d’Urto il nostro collaboratore e corrispondente, Andrea Cegna. Ascolta o scarica      
MESSICO: UCCISI DUE IMPORTANTI ESPONENTI POLITICI, MENTRE A CITTA’ DEL MESSICO ESPLODE LA PROTESTA DI CHI LAVORA NELLA SCUOLA
La spirale di violenza in Messico colpisce in alto, molto in alto. Ammazzati, martedì 20 maggio, due stretti collaboratori di Clara Brugada, governatrice della capitale, Città del Messico. Ximena Guzmán, segretaria personale di Brugada, e José Muñoz, consigliere per la sicurezza cittadina, sono stati uccisi sul viale Tlalpan mentre andavano al lavoro. Un uomo li ha aspettati e freddati con almeno 20 colpi di arma da fuoco. Il caso segna un attacco diretto al governo della città. Brugada e il suo staff stretto vengono dai movimenti sociali e per questo i vertici di Morena hanno messo attorno a loro personaggi con una storia politica lontana dal sogno della trasformazione radicale dell’esistente: “i suoi primi mesi di governo – spiega a Radio Onda d’Urto il nostro collaboratore dal Messico, Andrea Cegna – hanno portato, con una certa nettezza, ad affrontare temi legati al diritto all’abitare, alla gestione della spazzatura e all’access all’acqua. Movimenti sociali e antagonisti non considerano però sufficiente l’approccio di Brugada. Forse, però, sta proprio negli interessi toccati il motivo dell’attacco e dell’omicidio di Guzmán e Muñoz”. Ancora Andrea Cegna: “ora si dirà è stato il crimine organizzato, ma è sempre più chiaro che in Messico oggi può essere qualsiasi avversario che nel nome dell’interesse utilizza metodi mafiosi per “dare segnali”. Verità scomoda che obbligherebbe ad analisi più approfondite su ogni singolo caso di violenza. L’inchiesta, invocata anche da Sheinbaum (presidentessa del Messico) partirà presto; facile aspettarsi l’arresto dell’esecutore materiale. Più difficile sarà sapere davvero il perché di quest’attacco”. Nelle ore successive al duplice, importante omicidio, sempre a Città del Messico la CNTE (sindacato di lavoratrici e lavoratori della scuola) ha portato miglia di tende nello Zocalo, la piazza centrale di Città del Messico, lanciando azioni diretti (a partire dal blocco degli ingressi del Palazzo Nazionale) per spingere alla cancellazione totale della controriforma dell’Issste, l’istituto di previdenza del Messico, e per alzare gli stipendi, a partire dal raddoppio del misero salario base di maestre e maestri. La corrispondenza su Radio Onda d’Urto di Andrea Cegna, curatore della newsletter Il Finestrino e nostro collaboratore dal Messico. Ascolta o scarica