Morire di scuola
Si continua a morire nella “Buona Scuola” che nel 2003 istituì la “Alternanza
Scuola-lavoro” e poi, a partire dal 2018, cambiò il nome in PCTO (Percorso per
le Competenze Trasversali e l’Orientamento).
Da non dimenticare che:
LORENZO PARELLI fu il primo studente (18 anni) che, il 21 gennaio 2022, durante
uno stage presso l’Azienda metalmeccanica “Burimec”, morì schiacciato sotto una
trave di ferro.
GIUSERPPE LENOCI, a soli 16 anni, il 14 febbraio 2022, durante un tirocinio
formativo, perse la vita sul furgone di una ditta termoidraulica a Molino di
Tenna (Fermo) che si schiantò contro un albero.
GIULIANO DE SETA, uno studente di 18 anni, il 16 settembre del 2022, durante uno
stage scolastico presso l’Azienda “Bc Service” di Noventa di Piave in provincia
di Venezia, viene ucciso da una barra d’acciaio.
ANNA CHITI, una studentessa di 17 anni, pochi giorni fa, e precisamente il 17
maggio del 2015, muore cadendo da un catamarano nella darsena di Venezia,
proprio nel suo primo giorno di Scuola-Lavoro.
Non si può continuare a morire nella Scuola di un Apprendi-Stato dello
sfruttamento militarizzato.
E CON GLI STUDENTI E LE STUDENTESSE GRIDIAMO INSIEME:
NO ALLA SCUOLA-LAVORO
NO AL PCTO (Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento)
NO ALLE ARMI
NO ALLE GUERRE.
Pino Dicevi