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“REMIGRATION SUMMIT”: MOBILITAZIONI ANTIFASCISTE A MILANO (E NON SOLO) CONTRO LA PRESENZA DI MEZZA NAZISTERIA EUROPEA IN LOMBARDIA
Potrebbe essere la Lega la sponda trovata dai neonazisti europei, convocati sabato 18 maggio, in Lombardia per il Remigration Summit, il conclave della nazisteria continentale intenzionata a “remigrare” – ossia a deportare – tutti i migranti che da anni se non decenni vivono nel Vecchio Continente. Indiscrezioni di stampa danno, come sede, il palasport di Gallarate, cittadina del Varesotto guidata dal Carroccio. Al riguardo oggi e domani duplice iniziativa nella vicina Busto Arsizio; alle ore 18 di venerdì presidio al monumento Caduti della Resistenza con Anpi, associazionismo, partiti e Cgil; sabato alle ore 17 nella centrale piazza Garibaldi, la Rete provinciale antifascista. Contro il Remigration Summit numerose anche le mobilitazioni antifasciste a Milano e non solo nella giornata di sabato 18 maggio, con una situazione in aggiornamento, anche di fronte ai possibili annunci ufficiali sulla sede trovata dalla galassia razzista, suprematista e nazista. Al momento sono due le iniziative lanciate in maniera pubblica a Milano, nel pomeriggio di sabato 15 maggio: * Alle ore 14.30, in San Babila, il presidio con 70 tra sindacati, associazioni e partiti; presenti, tra gli altri Pd (con la Schlein), +Europa, Azione, Italia Viva, Sinistra Italiana, M5S, Alleanza Verdi e Sinistra (con Fratoianni), Cgil (con il segretario Landini), Acli, Anpi e Arcigay, “per dire no al remigration summit e ribadire che questa città respinge l’odio e l’esclusione. Uniti e unite contro ogni forma di razzismo e discriminazione”. Sempre in San Babila, ore 15, il concentramento lanciato dal cs Cantiere, con una mobilitazione definia “Per la libertà di movimento, una cittadinanza universale e incondizionata, per una vita degna. Saremo partigian3 contro il fascismo e il razzismo; ribelli ad ogni forma di riarmo e reimmigrazione”.   * Alle ore 15, in largo Cairoli, il concentramento del corteo antifascista internazionale “Make Europe Antifa Again”, che nel proprio appello ritiene “necessario nel contesto globale attuale immaginare e costruire un modo di vivere diverso e dunque un mondo radicalmente differente. Davanti a genocidi, guerre, riarmo, politiche razziste, deportazioni e attacco costante e quotidiano a tutte le persone ai margini, non bianche, normate e ricche; noi rispondiamo tessendo relazioni internazionali, che valicano i confini imposti, dando valore e praticando solidarietà e cura, costruendo comunità resistenti, transfemministe e antirazziste”. Su questo corteo abbiamo sentito Miriam, compagna di ZAM Milano Ascolta o scarica