Pepe: la semplicità come rivoluzione
A Capriolo, il 7 novembre, uno spettacolo che racconta José “Pepe” Mujica,
l’uomo che ha insegnato al mondo a vivere con dignità.
UNA SERATA PER RICORDARE LA GRANDEZZA DELLA SEMPLICITÀ
Il 7 novembre, alle ore 21, l’Auditorium BCC di Capriolo (via 4 Novembre)
ospiterà un evento raro e prezioso: lo spettacolo “Pepe”, tratto dal libro
omonimo di Milton Fernández, pubblicato da Rayuela Edizioni, organizzata
dall’Associazione culturale Scenari.
Accanto all’autore, in scena ci sarà anche Ángel Luis Galzerano, musicista e
compositore uruguaiano, con cui Fernández condivide non solo le origini ma anche
una profonda visione del mondo: quella di una cultura che intreccia arte,
dignità e memoria.
L’ingresso è gratuito, ma la serata promette un valore che va ben oltre il
prezzo del biglietto.
“Pepe” non è solo teatro o letteratura. È un viaggio nella storia recente
dell’America Latina, ma anche una riflessione universale sulla libertà, la
solidarietà e la possibilità di vivere in modo coerente con i propri ideali.
PEPE MUJICA: IL PRESIDENTE CHE NON SMISE MAI DI ESSERE UOMO
Morto nel maggio del 2025, José “Pepe” Mujica è stato una delle figure più amate
e autentiche del nostro tempo. Ex guerrigliero tupamaro, prigioniero politico
per tredici anni, presidente dell’Uruguay dal 2010 al 2015, Mujica ha saputo
incarnare un’idea di politica fondata sull’etica quotidiana, sull’umiltà e sul
servizio.
Viveva in una piccola casa di campagna, coltivava fiori con la moglie Lucía
Topolansky, e devolveva quasi tutto il suo stipendio in beneficenza. Ma la sua
povertà non era rinuncia, bensì una forma di libertà: la libertà di non
appartenere al potere, ma di restare fedele alla vita reale delle persone.
“Lo sviluppo deve essere al servizio della felicità umana”, diceva Mujica.
E nel suo modo di camminare, parlare e agire — tra un vecchio Maggiolino blu e
una filosofia della sobrietà felice — molti hanno riconosciuto un testimone del
possibile: un uomo che ha fatto della semplicità una rivoluzione.
(copertina del libro di Milton Fernández)
IL LIBRO: UNA RIVOLUZIONE SILENZIOSA
Nel libro Pepe. La storia di una rivoluzione pacifica che ha incantato il mondo,
Milton Fernández racconta la vita di Mujica con la delicatezza del poeta e la
precisione dello storico.
Non si limita a rievocare gli eventi — la guerriglia, la prigionia, la
presidenza — ma penetra nell’anima del protagonista, restituendone la dimensione
più intima: la solitudine, la tenacia, la gioia di un uomo che ha saputo
perdonare la vita.
È un ritratto che vibra di contrasti: il silenzio della campagna e il rumore
della guerra, la durezza delle sbarre e la luce del sorriso, la fragilità
dell’uomo e la forza delle idee.
In queste pagine, Mujica non è un mito, ma un essere umano che ci ricorda quanto
il potere, senza umanità, sia un guscio vuoto.
Fernández — uruguaiano di nascita, italiano d’adozione — usa la parola come
strumento di dialogo tra due mondi. E ci invita a chiederci, leggendo: che cosa
significa oggi vivere con dignità?
(Da sinistra l’autore Milton Fernández e il musicista Ángel Galzerano)
MILTON FERNÁNDEZ E ÁNGEL GALZERANO: DUE VOCI, UNA RADICE
Entrambi uruguaiani, entrambi fuggiti dalla dittatura oltre trent’anni fa,
Milton Fernández e Ángel Luis Galzerano hanno trovato in Italia una nuova patria
culturale, ma non hanno mai smesso di portare nel cuore la loro terra.
Fernández, scrittore, editore e fondatore del Festival della Letteratura di
Milano, ha fatto del racconto e della memoria il suo linguaggio universale.
Galzerano, chitarrista e cantautore, con i suoi suoni mescola la nostalgia del
Río de la Plata con le note mediterranee della sua vita italiana.
Nel loro spettacolo, le parole di Milton e le note di Ángel si fondono in un
unico respiro, in un racconto dove la poesia diventa musica e la musica diventa
voce della storia.
Sono, a modo loro, ambasciatori della cultura uruguaiana in Italia, ma
soprattutto portatori di un messaggio che travalica i confini: quello di una
umanità che non si arrende alla violenza del tempo, ma continua a cercare senso
e bellezza nelle piccole cose.
(fotografia d’archivio José “Pepe” Mujica)
UN MESSAGGIO PER IL NOSTRO PRESENTE
In tempi di crisi e disincanto, l’eredità di Pepe Mujica — e lo spettacolo che
porta il suo nome — ci ricordano che la vera rivoluzione comincia dal modo in
cui scegliamo di vivere.
Non servono grandi ideologie né proclami, ma gesti quotidiani di libertà,
solidarietà e responsabilità.
Come scrive Fernández, “la semplicità può essere una forma di resistenza”.
E questo spettacolo, fatto di parole, musica e silenzi, ci invita a resistere
alla superficialità del presente, per tornare a guardare il mondo con occhi
umani.
APPUNTAMENTO A CAPRIOLO
Giovedì 7 novembre 2025, ore 21
Auditorium BCC, via 4 Novembre – Capriolo (BS)
Ingresso libero
Un’occasione unica per ascoltare due voci che raccontano, con autenticità e
arte, la vita di un uomo che ha cambiato il modo di intendere la politica e
l’esistenza.
Un invito a ricordare, riflettere e — forse — ritrovare la speranza.
PER APPROFONDIRE
Pepe. La storia di una rivoluzione pacifica che ha incantato il mondo
di Milton Fernández – Rayuela Edizioni, 2025
https://rayuelaedizioni.it/products/pepe?_pos=1&_sid=0a185ca26&_ss=r
Musiche originali di Ángel Luis Galzerano: https://www.youtube.com/@angeluis1961
Simona Duci