Picchetto anti sfratto a Sesto San Giovanni
Mercoledì 18 giugno 2025 ore 8,30 in via Catania 40
L’Aler vuole sfrattare un’assegnataria in violazione dell’accordo morosità
sottoscritto il 14 luglio 2023.
Mercoledì 18 giugno 2025, su richiesta di Aler (Azienda Lombarda per l’Edilizia
Residenziale) Milano, l’ufficiale giudiziario potrebbe sfrattare una lavoratrice
a basso reddito, madre di quattro figli, che da oltre un anno paga regolarmente
i canoni di affitto.
I fatti
Anni fa, dopo essere stata abbandonata dal marito poi deceduto, la signora sotto
sfratto è caduta in depressione e non ha consegnato all’Aler i documenti
richiesti per la determinazione della fascia del reddito e quindi del canone di
locazione da pagare.
A causa di questa irregolarità amministrativa l’Aler ha applicato un affitto
mensile di oltre 900 euro per anni, arrivando così a determinare un debito
rilevante.
Successivamente alla convalida dello sfratto per morosità la signora si è
rivolta al sindacato, che ha chiesto e ottenuto dall’Aler, presentando la
documentazione, la sua corretta collocazione in una fascia di reddito bassa,
essendo la signora un’operatrice negli asili comunali con esiguo reddito e
ottenendo una riduzione del debito.
Il servizio legale del sindacato ha poi richiesto all’Aler di poter pagare il
debito residuo con cambiali e con il versamento di un acconto come previsto
dall’accordo sindacale sottoscritto nell’anno 2023, ma l’Aler si sta rifiutando
di applicare l’accordo sindacale, negando di fatto alla signora il piano di
rientro.
Dalle informazioni raccolte dal sindacato sembrerebbe che Aler voglia a tutti i
costi mettere in strada la signora sessantenne; non se ne comprende il motivo,
visto che nei palazzi di via Catania dove abita ci sono numerose abitazioni
vuote da anni inserite nel piano vendite che la proprietà non riesce a vendere.
Il sindacato ritiene inaccettabile e scandaloso che Aler Milano non rispetti
l’accordo sindacale sottoscritto e voglia mettere in strada una lavoratrice che
già con il pagamento delle tasse di una vita di lavoro avrebbe acquistato la sua
abitazione realizzata come le altre con i fondi ex Gescal.
Sfrattare una persona fragile che paga l’affitto da un’abitazione pubblica,
lasciare decine di alloggi pubblici vuoti e vendere abitazioni popolare
costruite con le tasse dei lavoratori sono crimini contro i poveri!!!.
Per questi motivi siamo costretti a organizzare un nuovo picchetto.
Invitiamo tutti gli antifascisti, i cittadini, i politici, i militanti e i
giornalisti che ancora credono nel dovere democratico di informare a non
rimanere indifferenti, a non lasciare sole migliaia di famiglie di lavoratori a
basso reddito, partecipando al presidio di mercoledì 18 giugno.
Dobbiamo esserci tutti.
Comitato per l’UNIONE INQUILINI NORD MILANO
DIRITTO ALLA CASA Sesto San Giovanni
Redazione Milano