Aler vuole sfrattare una famiglia per lasciare l’appartamento vuoto
Il picchetto dle 6 Ottobre in via Catania a Sesto San Giovanni non è stato solo
la difesa di un’inquilina delle case popolari, ma un significativo atto di
solidarietà in una città nella quale l’Amministrazione comunale ha tagliato
pesantemente gli interventi sociali.
I FATTI
Anni fa, dopo essere stata abbandonata dal marito poi deceduto, la signora sotto
sfratto è caduta in depressione e non ha consegnato all’A.L.E.R. i documenti
richiesti per la determinazione della fascia del reddito e quindi del canone di
locazione da pagare. A causa di questa irregolarità amministrativa A.L.E.R. ha
applicato un affitto mensile di oltre euro 900 per anni così maturandosi un
debito rilevante. Successivamente alla convalida dello sfratto per morosità la
signora si è rivolta al sindacato il quale ha chiesto e ottenuto dall’A.L.E.R.,
presentando la documentazione, la sua corretta collocazione in una fascia di
reddito bassa essendo la signora un’operatrice di cooperativa negli asili
comunali con esiguo reddito e ottenendo una riduzione del debito. Il servizio
legale del sindacato ha poi richiesto ad A.L.E.R. di poter pagare il debito
residuo con cambiali e con il versamento di un acconto come previsto
dall’accordo sindacale sottoscritto nell’anno 2023 ma A.L.E.R. si sta rifiutando
di applicare l’accordo sindacale NEGANDO DI FATTO alla signora il piano di
rientro. Aler – pretendendo un acconto pari al 20% del debito in contrasto con
l’Accordo Sindacale – vuole a tutti i costi mettere in strada la signora
sessantenne e non se ne comprende il motivo visto che nei palazzi di via Catania
dove abita ci sono numerose abitazioni vuote da anni inserite nel piano vendite
che la proprietà non riesce a vendere.
LA CONCLUSIONE
Abbiamo ottenuto un rinvio dell’esecuzione fino al 18 dicembre. Ora abbiamo di
fronte due scadenze:
– Un’assemblea provinciale degli inquilini delle case Aler in cui approvare una
piattaforma sulle questioni aperte con la proprietà (manutenzioni inesistenti,
correzione consuntivi spese, mancanza di un piano di risparmio energetico, ecc.)
– Un incontro con la Direzione di Aler per chiedere conto del mancato rispetto
degli accordi sindacali.
La scelta di Aler di arrivare all’escomio dell’inquilina va contro anche agli
interessi dell’Azienda che con un accordo sulla morosità può recuperare il
debito ed evitare di tenere un alloggio vuoto con i costi che comporta per i
servizi che Aler dovrà pagare anche se manca l’inquilino.
Redazione Milano