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A rischio chiusura la radio dell’esercito israeliano
Il Ministro della Difesa Israel Katz ha annunciato l’intenzione di proporre al Parlamento Israeliano la chiusura di Galei Tsahal, la seconda radio più ascoltata nel paese; secondo il ministro la radio “mina lo sforzo bellico e il morale dell’esercito”. Galei Tsahal, la radio dell’esercito nata nel 1950 per raggiungere anche le aree più remote dello Stato Ebraico è diventata, fin dagli anni ‘70, una radio indipendente ed è oggi uno dei pochi spazi di riflessione ancora liberi con la possibilità di criticare le scelte del governo. Recentemente la radio aveva dato voce anche al malcontento dei soldati ed anche di alti graduati sull’operazione di genocidio a Gaza. Il direttore Tal Lev Ram ha denunciato che la chiusura sia «un drammatico colpo alla libertà di stampa e alla società israeliana» e dichiarato una forte azione contro il provvedimento, in questo supportato dal Consiglio della Stampa israeliana. Pressenza IPA
ROMA: “CAMBIARE ROTTA” CHIEDERE LA CHIUSURA DI TUTTE LE COLLABORAZIONI ACCADEMICHE CON ISRAELE
Nella mattinata di giovedì 8 maggio, presso il rettorato dell’Università La Sapienza di Roma, si è svolto un flash mob organizzato dall’organizzazione giovanile Cambiare Rotta. Attiviste e attivisti hanno chiesto “il boicottaggio totale di Israele e la rottura di ogni rapporto istituzionale”. La mobilitazione prosegue nel pomeriggio quando studenti e studentesse sono invitate alle ore 17 presso l’aula Majorana, all’edificio di fisica “Marconi”, per proseguire la discussione e capire bloccare i nuovi accordi che l’Università romana continua a firmare con le università di Israele, come ad esempio quello per una ricerca in ottica di precisione che verrebbe direttamente applicata nel settore militare. L’accordo in questione è quello tra il dipartimento di fisica della Sapienza e la Hebrew University, finanziato dal bando Maeci”. Al flash mob attiviste e attiviste hanno ricordato che “per 19 mesi di genocidio in Palestina” si sono susseguite numerose mobilitazioni “contro la barbarie sionista” per chiedere “la fine della complicità con Israele da parte delle nostre istituzioni e delle nostre università, che invece è proseguita impunemente. Solo un mese fa il ministro della difesa israeliano Israel Katz è stato accolto a Roma con tutti gli onori dal ministro Tajani, che insieme alla Bernini e alla rettrice Polimeni della Sapienza ha continuato a ripetere che la collaborazione con Israele è necessaria anche per il ben dei palestinesi, portando come esempio il progetto Food for Gaza, operazione di facciata per ripulire la realtà di una rinnovata collaborazione con le istituzioni criminali israeliane, mentre si continuano a siglare nuovi accordi di ricerca ad applicazione militare”. Ai microfoni di Radio Onda d’Urto l’intervista a Bartolomeo, rappresentante alla facoltà di Scienze per Cambiare Rotta. Ascolta o scarica