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Pressenza: Successo della seconda edizione del Forum nazionale “Scuole per un’Educazione Nonviolenta”
DI FRANCESCA DE VITO PUBBLICATO SU PRESSENZA DEL 10 NOVEMBRE 2025 Una grande partecipazione di docenti ha animato una giornata intensa di incontri, riflessioni, emozioni e pratiche educative presso l’Istituto Comprensivo 06 Chievo-Bassona-Borgo Nuovo, che ha ospitato la seconda edizione del Forum nazionale “Scuole per un’Educazione Nonviolenta”. Un appuntamento che si conferma sempre più centrale nel panorama educativo italiano. Promosso da scuole e reti scolastiche quali ED.UMA.NA, Polo Europeo della Conoscenza, Scuole che Promuovono Salute, I.C. Nazario Sauro – Rinascita-Livi e dall’ Osservatorio contro la Militarizzazione delle Scuole e dell’Università, il Forum si conferma un laboratorio aperto per chi crede in una scuola pubblica democratica, capace di costruire cultura di pace e relazioni nonviolente. A rendere ancora più accogliente la giornata, coffee break e pranzo curati con professionalità e calore dalle studentesse e dagli studenti della Scuola Alberghiera “Luigi Carnacina” di Bardolino, segno concreto di una comunità educativa che si costruisce insieme. Una plenaria breve ma intensa La dirigente scolastica della scuola ospitante Gemma Lanzaretta, ha aperto i lavori dando il benvenuto a docenti, dirigenti, educatrici, educatori e rappresentanti delle istituzioni riuniti per riflettere su come la scuola possa diventare luogo di crescita nonviolenta e di cura reciproca. Subito dopo, Stefano Cobello del Polo Europeo della Conoscenza ha presentato il progetto europeo “Let’s Care”, finanziato dal programma Horizon Europe, che sostiene iniziative di educazione per la nonviolenza e la cittadinanza attiva, proprio come il Forum. Successivamente Annabella Coiro (Rete Ed.umana) ha raccontato un anno di lavoro del Forum, a partire dalla prima edizione che si è tenuta a Milano, presentando il processo di costruzione dei gruppi di ricerca che costituiscono il cuore ‘permanente’ del Forum. Ha sottolineato anche come “la nonviolenza non sia un traguardo, ma un cammino quotidiano che sceglie consapevolezza, relazione umana e responsabilità condivisa”. Un momento di grande intensità è stata la lectio magistralis del Prof. Alberto Oliverio, neuropsicologo dell’Università “La Sapienza” di Roma, dal titolo “I bambini sono davvero difficili? L’approccio nonviolento nella formazione della psiche e del cervello dei bambini”. Oliverio ha guidato il pubblico in un viaggio tra neuroscienze e pedagogia, spiegando come la violenza e aggressività siano due cose distinte. La violenza, ha osservato, trova radici in molteplici cause, tra cui l’imitazione: la diffusione di comportamenti e linguaggi violenti nei media, nei social e nei videogiochi contribuisce a renderla socialmente accettabile. “Quando siamo violenti,” ha spiegato, “è l’amigdala ad attivarsi e non viceversa. Questo accade perché la corteccia prefrontale non riesce a inibirla” Il professore ha ricordato che il comportamento umano è il risultato dell’interazione tra struttura, funzione cerebrale ed esperienza, e che il compito dell’adulto è “offrire fiducia e creare un clima emotivo positivo, dove l’apprendimento possa fiorire per accompagnare la ricerca di significato e di senso”. Tra gli interventi istituzionali, significativa la domanda su cui sono stati invitati a rispondere Elisa La Paglia, assessora alle Politiche educative del Comune di Verona e Alessio Perpolli, dirigente dell’I.C. Bosco-Chiesanuova: ‘Come le istituzioni possono contribuire a costruire un ambiente nonviolento?’. La Paglia ha invitato a “superare le conflittualità tra amministrazione e scuola” e a promuovere corresponsabilità e dialogo sincero per contribuire allo sviluppo di un ambiente nonviolento in una visione di scuola sconfinata. “Verona può essere veramente un’arena di pace,” ha affermato La Paglia, “se impariamo a dare all’altra persona la possibilità di una risposta diversa, se costruiamo spazi di ascolto e confronto reale, anche a costo di metterci in gioco e accettare la possibilità di essere feriti”. Accanto a lei, Perpolli ha sottolineato come “le istituzioni possano scegliere tra una direzione autoritaria o collaborativa, ricordando che anche il silenzio o l’omissione possono essere forme di violenza”. Coltivare pensieri, usare parole e attuare azioni nonviolente. Scegliere di disinnescare la violenza nella comunicazione e nelle relazioni. Questa la formula da lui proposta. I laboratori cuore pulsante del Forum Il cuore pulsante del Forum è stato, come sempre, il lavoro dei laboratori tematici e dei gruppi di ricerca, che hanno coinvolto docenti, educatrici ed educatori di ogni ordine e grado. Dalle riflessioni sull’aggressività e il bullismo con Anna Ferraris, alla scoperta della violenza implicita a scuola guidata da Tiziana Rita Morgante, fino a specifici percorsi disciplinari come quello proposto da Michele Lucivero “Dalla pace perpetua al Lamento della Pace”. Sorprendente il gioco sulla gestione dei conflitti con Gabriella Fanara per “trasformare la classe in uno spazio di dialogo” e le attività di ‘Giocare alla guerra serve alla pace?’ con Luciano Franceschi. Sempre sui conflitti un laboratorio dedicato ai docenti dell’infanzia con l’esperienza di Patrizia Granata e le pratiche sulle parole ostili nella scuola di primo grado sperimentate dai docenti Cirulli, Brusoni e Costa. Non sono mancati momenti creativi ed espressivi, come i laboratori “Svuotare la guerra, riempire la pace”, condotto da Claudio Tosi e Maria Grazia Cotugno e “Educare nella Nonviolenza: ritrovare l’essenza del proprio agire” di Jaqueline Mera e Stefano Colonna, insieme alle attività dedicate al cinema e agli albi illustrati come strumenti di educazione alla pace, proposti da Isabella Gallotta e Claudio Ridolfi. Tra i temi apprezzati, anche i percorsi su femminismo e violenza di genere di Valeria Russo, la nonviolenza è salute con  Angela Rinaldi, Nicola Iannaccone, Federica Fratini e Noemi Toni, e la natura come via alla nonviolenza, che ha visto protagonisti Dino Mancarella e la sua amica a quattro zampe Janis, amata anche dai più reticenti. Pratiche super concrete anche per i laboratori dedicati alla partecipazione di bambine/i, ragazzi/e nei percorsi di educazione civica, a cura di Simonetta Muzio e Annabella Coiro. Nel pomeriggio, le persone partecipanti si sono divise in sottogruppi di ricerca, approfondendo le aree tematiche del Forum e progettando il lavoro fino al prossimo appuntamento in presenza. Una conclusione che è già viaggio verso il prossimo appuntamento La giornata si è conclusa con il ritorno in plenaria e una performance collettiva in cui è emerso con forza che la scuola può essere il luogo da cui riparte una cultura della pace e della nonviolenza, se sceglie la cura, il dialogo, l’ascolto e la partecipazione come cardini del proprio agire quotidiano. A questo proposito, non si può non sottolineare che il clima che si è respirato in ogni momento rispettava con molta coerenza ogni parola detta durante la giornata a proposito dell’educazione nonviolenta, a conferma di questo chi era all’accoglienza, stanca della giornata ma felice, dice: “sono molti anni che faccio questo lavoro ma è la prima volta che riceviamo così tanti ringraziamenti, caldi, affettuosi e soprattutto molto sinceri!” La seconda edizione del Forum nazionale “Scuole per un’Educazione Nonviolenta” ha dimostrato che, in un tempo attraversato da conflitti e polarizzazioni, esiste anche una comunità educante pronta a rispondere con l’intelligenza della pace positiva. Il Forum continua con i Gruppi di ricerca online le iscrizioni sono sempre aperte, fino alla prossima edizione in presenza, di cui si annuncerà presto la data e la città ospitante. Una rete viva e in crescita che intreccia esperienze e competenze interdisciplinari per dare voce a una scuola pubblica capace di formare persone libere, empatiche e consapevoli. Come ha ricordato una delle relatrici, “la nonviolenza non è assenza di conflitto, ma un modo diverso di attraversarlo: con responsabilità, rispetto e fiducia nel cambiamento”.
Scuole per un’educazione nonviolenta: a Verona la seconda edizione del Forum
Una giornata di confronto e di scambio pratico su come praticare la pace e la nonviolenza a scuola e favorire esperienze relazionali nonviolente nella quotidianità scolastica. Forti della grande partecipazione di docenti, educatori e operatori alla prima edizione svoltasi a Milano, il Forum Nazionale Scuole per un’Educazione Nonviolenta fa tappa quest’anno a Verona, sabato 8 novembre presso l’Istituto Comprensivo 06 Chievo-Bassona-Borgo Nuovo.    IL FORUM SCUOLE PER UN’EDUCAZIONE NONVIOLENTA Organizzato da Rete ED.UMA.NA, Polo Europeo della Conoscenza – che finanzia l’iniziativa nell’ambito delle attività del progetto Europeo Horizon Europe Let’s Care -, Scuole che promuovono Salute, Osservatorio contro la Militarizzazione delle Scuole e dell’Università , l’IC Nazario/Rinascita/Livi e con il patrocinio del Comune di Verona, il Forum Nazionale Scuole per un’Educazione Nonviolenta riunisce reti scolastiche, scuole, docenti, dirigenti e istituzioni educative che credono in una scuola pubblica, democratica e orientata alla pace: una scuola che coltiva relazioni nonviolente e riparative, valorizza l’interconnessione, promuove il benessere collettivo, rigetta militarizzazione e autoritarismo e si fonda su pratiche inclusive e sostenibili, in linea con gli obiettivi dell’Agenda ONU, dell’UNESCO e della Costituzione Italiana.   Il Forum è anche uno spazio permanente di lavoro cui partecipano docenti, educatrici e educatori di tutta Italia che, durante l’anno, si incontrano e confrontano ‘online’; l’incontro nazionale annuale – che si svolge ogni volta in città diverse – è l’occasione di lavorare ‘fisicamente’ insieme, conoscersi e aprirsi a sempre più operatori del settore scuola interessati a capire come poter mettere in pratica l’educazione nonviolenta nelle loro classi e situazioni educative. I TEMI DI DISCUSSIONE DELLA SECONDA EDIZIONE DEL FORUM I lavori della giornata ruotano attorno alla consapevolezza che nella scuola di oggi ancora troppo spesso le relazioni sono sofferenti, generate da una comunicazione prevaricante – io vinco e tu perdi – invece che da una comunicazione relazionale dialogica che sia costruttiva per tutte le parti.   I partecipanti che si iscriveranno – personale di istituzioni educative come scuole pubbliche, paritarie, associazioni educative, cooperative, operatori nel settore dell’educazione – potranno scegliere a quali tavoli partecipare tra le dieci aree tematiche individuate dai gruppi di ricerca:   1) Analisi critica della violenza implicita nella scuola; 2) Attività per gestire i conflitti e le relazioni; 3) Educazione civica e percorsi di cittadinanza partecipata; 4) Ho letto un libro… ho visto un film… ho sentito una canzone…; 5) La natura e l’ambiente come percorso nonviolento; 6) La nonviolenza ha a che fare con la salute; 7) Laboratori espressivi per la nonviolenza: arte, corpo, musica; 8) Pace e nonviolenza nei contenuti delle discipline; 9) Quale contrasto alla militarizzazione della scuola?; 10) Trasformare la classe in uno spazio, anche fisico, di dialogo. L’ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA La giornata si aprirà con il saluto di Elisa la Paglia – Assessora con delega a Politiche educative e scolastiche, Biblioteche, Edilizia scolastica, Salute e servizi di prossimità del Comune di Verona, la presentazione del Forum da parte del comitato promotore e l’attesa lectio magistralis del Prof. Alberto Oliverio – tra i maggiori studiosi di psicobiologia e neuroscienze – su come l’approccio nonviolento agisce nella formazione della psiche e del cervello dei bambini. A seguire i partecipanti, suddivisi in tavoli di lavoro e di discussione tematici a seconda delle preferenze espresse all’atto dell’iscrizione, si confronteranno sulle diverse tematiche condividendo pratiche in atto e progetti per il futuro e, attraverso simulazioni pratiche, laboratori, workshop potranno sperimentare anche prassi già adottate in altre realtà e proporre nuove riflessioni e attività. La modalità di lavoro orizzontale e inclusiva del Forum, dove ogni partecipante è co-protagonista, consente di sperimentare un metodo generativo: lo scopo del Forum è infatti alimentare una biblioteca digitale condivisa con materiali pratici, prassi, schede, link, proposte operative per praticare l’educazione nonviolenta, realizzati in modo da essere immediatamente fruibili da ogni docente autonomamente nelle proprie classi (presto scaricabili sul sito del Forum). Commenta Annabella Coiro, co-fondatrice della rete EDUMANA, ente promotore del Forum: “Il Forum è uno spazio in crescita che vede nell’appuntamento nazionale annuale in presenza, il momento che segue e precede gli incontri territoriali e online di tutti i gruppi di docenti. Nasce in risposta alle sempre maggiori istanze che arrivano da docenti e personale educativo con l’obiettivo di costruire una voce collettiva della scuola pubblica per educare e educarsi con la nonviolenza“.   “La scuola è un microcosmo della società, capace di riflettere e trasformare dinamiche sociali più ampie – conclude Stefano Cobello, coordinatore del Polo Europeo della Conoscenza. Una scuola che insegna a gestire i conflitti è una scuola dove la collaborazione, l’ascolto e il rispetto delle identità e potenzialità personali diventano un elemento cardine dell’educazione per prevenire le varie forme di violenza e di autoritarismo e costruire un futuro migliore per tutte e tutti”.   COME PARTECIPARE Partecipazione gratuita con iscrizione entro il 2 novembre fino ad esaurimento posti: https://edunonviolenza.altervista.org/2forum-educazione-nonviolenta/ Informazioni e programma: https://edunonviolenza.altervista.org/2forum-educazione-nonviolenta/ La giornata costituisce iniziativa di formazione ai sensi della Direttiva n. 170 del 2016. I docenti partecipanti hanno diritto all’esonero dal servizio e all’attestato di partecipazione.   Europole - Polo Europeo della Conoscenza I.C. Bosco Chiesanuova
Verona: a scuola si parla di mafia con Alessandra Dolci
Il “PM da strada” – come la stessa Dolci si è definita in un’intervista – mette la sua decennale esperienza nella lotta alle mafie a disposizione degli studenti e di tutti coloro che vorranno partecipare. L’obiettivo è stimolare una riflessione viva ed aperta sulle subdole modalità – e come contrastarle – della criminalità organizzata di insinuarsi nel tessuto sociale, economico, imprenditoriale e politico di una comunità. Venerdì 9 maggio | ore 10.30 Educandato Statale agli Angeli – Via Cesare Battisti 8, Verona. ISCRIZIONI (fino a esaurimento dei 150 posti) su: https://www.europole.org/la-scuola-come-valore-sociale-ed-antidoto-alla-mafia/ Sarà forte e chiaro il messaggio che Alessandra Dolci – Procuratore della Repubblica Aggiunto con delega al coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia e della Sezione Distrettuale Misure di Prevenzione – lancerà, venerdì 9 maggio alle ore 10.30 nel corso dell’incontro con studenti e cittadinanza “La scuola come valore sociale e antidoto alla mafia” organizzato dalla rete nazionale di scuole permanente Polo Europeo della Conoscenza – I. C. Bosco Chiesanuova presso l’Educandato Statale agli Angeli a Verona: la ‘ndrangheta e le mafie si possono contrastare solo combattendo anche una battaglia sociale e culturale. A partire dai più giovani. L’incontro con la Dott.ssa Dolci “LA SCUOLA COME VALORE SOCIALE E ANTIDOTO ALLA MAFIA“- organizzato dal Polo Europeo in collaborazione con l’Educandato Statale Agli Angeli di Verona e con il patrocinio del Comune di Verona Assessorato alle Politiche Educative e Scolastiche – ha l’obiettivo di rendere i giovani consapevoli dei problemi legati alla criminalità e di quanto gli stessi siano, concretamente, un problema di tutti. E come il miglior antidoto alla deriva sociale sia proprio il contributo di ognuno di noi. “E’ estremamente importante continuare a lavorare sulla legalità nelle scuole – spiega Stefano Cobello, coordinatore del Polo Europeo della Conoscenza I.C. Bosco Chiesanuova. La Legalità è un tema universale che va ‘insegnato’ e su cui puntare il faro. Siamo pertanto orgogliosi che la Dott.ssa Dolci abbia accettato di tornare a Verona per sensibilizzare i nostri giovani sul tema e diffondere il messaggio, attraverso la nostra rete, ad una platea ampissima”. Gratuito ed aperto all’intera comunità scolastica e a tutta la cittadinanza iscrivendosi sul portale del Polo Europeo (https://www.europole.org/la-scuola-come-valore-sociale-ed-antidoto-alla-mafia/), al dibattito parteciperanno anche Elisa La Paglia – Assessore alle Politiche educative e scolastiche, Biblioteche, Edilizia scolastica, Salute e servizi di prossimità Comune di Verona insieme al Dott. Amelio Sebastian – Dirigente Ufficio VII Ambito territoriale Verona e al Dott. Mario Giuseppe Bonini – Dirigente scolastico Educandato Statale Agli Angeli. La registrazione sarà pubblicata – come per tutte le attività realizzate – sul sito del Polo Europeo della Conoscenza affinché ogni docente e istituzione scolastica possa riproporlo per rafforzare l’educazione civica nelle loro scuole e classi. Alessandra Dolci Procuratore della Repubblica Aggiunto presso il Tribunale di Milano con deleghe al coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia e della Sezione Distrettuale Misure di Prevenzione. Relatrice nei corsi di formazione professionale organizzati dalla Scuola Superiore della Magistratura e dalla Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, svolge attività di docenza in seminari e corsi di aggiornamento indirizzati alla polizia giudiziaria e agli studenti universitari. Partecipa agli incontri organizzati da scuole di ogni ordine e grado per la formazione e la diffusione della “cultura della legalità”. Ha coordinato l’indagine c.d. “Infinito” che ha individuato e disarticolato numerose “locali” della ‘ndrangheta in Lombardia. Europole - Polo Europeo della Conoscenza I.C. Bosco Chiesanuova