Centro Sociale 28 Maggio: “Caro Valerio Renzi, la sinistra neoliberale vuole balcanizzare la sinistra antagonista. Ci opporremo!”Caro Valerio Renzi,
il 23 aprile 2025, guarda caso due giorni prima del 25 aprile, pubblichi sulla
tua newsletter S’È DESTRA, che conta più di 2000 iscritti, il dossier
“Laboratorio Bergamo: area del dissenso. Estrema destra, sinistra
putiniana” annunciando che questo dossier ti è arrivato da Bergamo, così come
per miracolo. Leggendolo più volte per difenderci dalle tue infamanti accuse, lo
scopriamo via via sempre peggiore per l’insistenza senza sfumature dei tuoi
addebiti, per le tue ripetizioni costanti di poche e povere idee che evitano
l’obiettività mostrando sempre e solo una faccia della medaglia, e non ultimo
per il tuo schematismo manicheo.
Dunque per la modalità di funzionamento di questo dossier andrebbe bene il
riferimento storico al propagandismo, ecco tu sei un propagandista che usa le
stesse armi che già furono usate proprio dalla propaganda nazista, ma
rincuorati è così ormai tutta l’informazione mainstream. L’obiettivo è creare il
vuoto dove ancora esiste resistenza all’ingiustizia. Ah, è vero, dirai che
questo dossier non è tuo, che tu lo pubblichi soltanto, ma non vale come difesa,
tu lo pubblichi e tu te ne assumi le responsabilità e le conseguenze. Con un
click di condivisione ti sei guadagnato la pagnotta e ora te ne vuoi lavare le
mani come Ponzio Pilato? Questo dossier di cui non ti assumi nemmeno la
paternità o maternità, che dir si voglia, lo definisci un’inchiesta militante,
per noi è uno strumento politico. Certo sarebbe bello, per te e i tuoi accoliti,
potervi rifare storicamente alle inchieste dei compagni degli anni Settanta,
quelle inchieste che sono costate probabilmente la vita a Fausto e Iaio, mentre
a te non costerà nulla questo dossier perché la tua è un’opera in perfetta linea
con la politica di regime.
Etichetti tutto ciò che non sta con la tua “sinistra neoliberale” come
“fascista” o facente parte di quella “sinistra antimperialista filo-russa o
filo-putiniana”.
Caspita! È già tanto che non ti dichiari apertamente pro-imperialismo USA …
davvero non vorremmo stare dalla tua parte.
Scrivi che i nostri discorsi (ma quali?) e quelli della destra sono diventati
indistinguibili, ma lo sono per te e quelli come te che non si applicano o non
vogliono dar lustro ad un mestiere fra i più sputtanati del pianeta terra. Operi
per confondere, mischiare, contaminare in modo utile ai tuoi referenti politici
(vedi alla voce padroni). Sei semplicemente un venditore di fumo che inizia da
subito col definire e affermare insindacabilmente relazioni tra persone,
associazioni e gruppi non lesinando epiteti a destra e a manca, insinuando
contaminazioni ideologiche e financo finanziamenti in rubli da far sorridere i
tuoi amici sorosiani.
Certo che se si osserva bene la sinistra neoliberale di cui fai parte, o meglio
definita sinistra alla moda per la sua inconsistenza globalista, europeista che
disconosce la lotta di classe – che disprezza i vinti, cioè le classi popolari
accusandole di “fascismo, razzismo, sessismo, nazionalismo” appena alzano la
testa per cercar di capire perché precipitano nel baratro della miseria – ebbene
noi del Centro Sociale 28 Maggio da questa sinistra ne stiamo felicemente ben
lontani, e con te Valerio Renzi e i tuoi non abbiamo nulla da spartire! La
balcanizzazione della sinistra antagonista è un vostro progetto, non il nostro.
Comunque visto che sei così preoccupato per il dialogo che sembra essersi
instaurato tra neofascisti e sinistra a Bergamo, mi chiedo se tu sia al corrente
del desiderio e della “pazza idea” espressi nel 2013 da una parte della sinistra
antagonista bresciana di aprire un dialogo col movimento dei Forconi, i temi
erano in parte condivisibili: contro i trattati di Maastricht e Lisbona, contro
l’euro, contro i banchieri, contro l’oligarchia al potere, contro la
globalizzazione, c’era però il richiamo continuo all’italianità che frenava, ma
qualcuno diceva che bisognava dialogarci lo stesso visto che: “dai diamanti non
nasce niente, dal letame nascono i fior”.
Ci sono stati anche i dibattiti sui principi: se noi siamo contro i Daspo e la
Questura di Brescia li commina a 4 ultras della Curva Nord, sempre del Brescia,
per via dei comportamenti da loro tenuti in occasione di una manifestazione
religiosa di Pakistani: minacce, saluti nazisti, gesti offensivi e cori
razzisti, che fare? Coi principi non si scherza, e allora ecco condannare i
Daspo dati ai fasci.
E se poi il fascio lo incontri allo stadio, ma vi affratella la stessa fede
calcistica? Eh, la vita del militante diventa dura! Ma andiamo oltre.
Il pensiero che il nostro Centro Sociale possa essere nominato in questo
sgangherato dossier ci farebbe rabbrividire se non fossimo certi che
difficilmente qualcuno che ci conosce davvero potrebbe dubitare del nostro
antifascismo. Lo testimonia il nome che ci siamo dati 26 anni fa: “28 maggio” in
memoria delle Compagne e dei Compagni caduti come Partigiani in quella data in
Piazza della Loggia nella strage fascista, di Stato e della Nato.
Lo dicono le battaglie sul territorio franciacortino, lo dice la creazione anni
fa della Rete Antifascista Provinciale Bresciana, lo testimoniano le continue
provocazioni, tra le quali spicca gravissimo il blitz dei fascisti nel 2013
quando tentarono di incendiare il nostro centro sociale, o tutte le volte che
bombolette alla mano ci hanno insozzato i muri con le loro svastiche di merda.
Nel corso degli anni abbiamo risposto stando sempre dalla parte dei più deboli,
degli oppressi, e degli oppressi dagli oppressi, gli ultimi, e tu che cosa hai
combinato? Inoltre lo testimoniano i nostri dossier, eh sì caro Valerio Renzi,
anche noi abbiamo scritto dei dossier, firmati i nostri, e presentati e
depositati al Prefetto, al Questore al Sindaco di Brescia, al Sindaco di
Concesio e di Lumezzane. Un dossier dal suggestivo titolo: “Brescia in fondo a
destra. Politiche dell’odio nei periodi di crisi. Per l’attuazione della XII
disposizione finale della Costituzione” del 2013 contro Forza Nuova e CasaPound.
Il giorno che lo presentammo in Prefettura si scomodarono da Verona i fascisti
del Fronte Skinhead, lo sapemmo con certezza perché uno di loro perse la fibbia
della sua cintura quando ci minacciarono facendo roteare le cinghie (come gli
invitati ad un matrimonio con i tovaglioli). Durante le provocazioni e gli
scontri che ne seguirono una nostra compagna ebbe gli occhiali da vista
frantumati. Vai a dirglielo tu che è amica dei fasci!
Altro dossier del 2017 dal titolo “Mura: in fondo a destra. Politiche dell’odio
nei periodi di crisi. Per l’attuazione della XII disposizione finale della
Costituzione”: una denuncia in piena regola del Movimento Fascismo e Libertà
consegnato al sindaco di Mura e al Prefetto di Brescia. Questo per farti capire,
ammesso che tu capisca, le condizioni in cui operano su questo territorio
fascioleghista le Compagne e i Compagni che tu hai infamato con una leggerezza
disgustosa.
Peraltro mescoli le retoriche della scienza, che non sono altro che narrazioni
finanziate dalle multinazionali dei farmaci, con le retoriche anti-immigrazione
che non sono altro che narrazioni finanziate da chi intende mantenere gli
immigrati nella precarietà assoluta per poterli sfruttare meglio. Noi del Centro
Sociale 28 maggio abbiamo sempre messo a disposizione delle associazioni degli
immigrati la nostra sede per riunioni politiche e feste, ci conoscono e sanno
che il nostro è un porto sicuro.
Affrontiamo ora il tema più importante, più scottante, quello che unitamente
all’antimilitarismo e alla pace ci sta più a cuore: la protesta contro il Green
Pass. Ci stupiamo sempre di oppressione che offenderà ancora per decenni la
nostra memoria storica. Come avete potuto non capire l’esperimento pandemico?
Come potete tirar ancora in ballo la nostra “disobbedienza” puntando il dito
contro di noi su questo argomento? Noi, Compagne e Compagni contro il Green Pass
abbiamo aperto il nostro centro sociale, unico soggetto politico di tutta la
provincia di Brescia, a tutti, indipendentemente che fossero o non fossero
vaccinati per scelta o per imposizione, tra questi i lavoratori sospesi senza
stipendio e buttati fuori dai luoghi di lavoro perché non si sono piegati dando
prova di un eroismo resistenziale prolungato nel tempo che voi vi sognate.
Solo chi ha vissuto all’interno della fabbrica conosce l’importanza fondamentale
della solidarietà tra lavoratori, e noi questa solidarietà l’abbiamo messa in
pratica. Siamo orgogliosi di questa scelta politica e ne saremo fieri per
sempre. Gente comune che non aveva mai messo piede in un centro sociale, qui da
noi, ha trovato solidarietà non solo simbolica, ma pratica con tra l’altro la
creazione di una cassa di resistenza in aiuto dei più fragili.
Una rete di relazioni amicale si è instaurata e soggetti non politicizzati hanno
cominciato a frequentare il centro sociale dove campeggia il Quarto Stato, la
Falce e il Martello, i ritratti dei grandi rivoluzionari tra cui Che Guevara,
Lenin e Marx. Noi siamo certi che la causa del proletariato passa anche da qui e
non passa certo attraverso i finanziamenti elargiti dal governo Conte (50
milioni di euro) e il governo Draghi (20 milioni di euro) a sostegno di campagne
pubblicitarie a favore dei vaccini per radio, televisioni e giornali, di cui si
può prendere visione sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico. La casta
mediatica e i politici che ci spiegavano con sussiego a quale distanza stare a
tavola coi parenti il giorno di Natale per tenere a bada il virus, sono gli
stessi che ora ci vogliono portare in guerra. E noi lo abbiamo capito subito!
Con lo slogan “Guerra e pandemia stessa strategia” abbiamo organizzato anche una
festa di tre giorni a Cologne, in provincia di Brescia, e in un documento del
nostro centro sociale quando eravamo tutti agli “arresti domiciliari” causa
Covid, scrivemmo una frase profetica: “Queste non sono altro che prove tecniche
di controllo di massa per eventi futuri molto più gravi”. Ecco perché il DL 1660
Sicurezza non ci sorprende, anche se ci siamo attivati subito per contestarlo,
perché sappiamo bene che è studiato per essere usato nel prossimo futuro quando
questi pazzi al governo decideranno di farci entrare in guerra.
Affrontiamo ora il tema Ucraina. Subito dopo Piazza Maidan e la strage dei
Compagni dentro la Casa dei Sindacati di Odessa da parte dei nazisti ucraini
avvenuta il 2 maggio 2014, noi del Centro Sociale 28 Maggio – con altri
militanti – abbiamo deciso di costituire un gruppo che si chiamava “Ucraina
antifascista”. Noi siamo arrivati 10 o 20 anni prima che arrivassi tu (se ce la
farai a capire) a denunciare la situazione che hanno creato in Ucraina le forze
USA e NATO. Quando scrivi, in perfetta malafede – perché non crediamo che sia
per ignoranza – dell’ “invasione dei territori ucraini”, facendo piazza pulita
del ricordo di 10 anni di guerra alle popolazioni del Donbass da parte del
governo ucraino, fantoccio della Nato e degli USA, che ha fatto 14.000 morti tra
la popolazione civile dal 2014 al 2022, stai forse accreditandoti per un futuro
luminoso in qualche redazione di rilievo, o vuoi far capire che sei pronto a
scrivere qualsiasi fandonia?
Torniamo al tuo dossier, vediamo che ci siamo anche noi a gridare Stop alla
Russofobia. Persino Papa Francesco ha parlato dell’ “abbaiare della Nato alle
porte della Russia”, vorrei vedere se i russi andassero ad abbaiare al confine
USA con il Messico cosa accadrebbe. L’Ucraina deve essere neutrale, non deve
entrare nella NATO … Peraltro non esiste il pericolo russo, la Russia è un
immenso Paese di 17 milioni di chilometri quadrati, 11 fusi orari e solo 145
milioni di abitanti: spazio gigantesco e risorse naturali enormi, come possiamo
interessargli? Piuttosto sono l’Unione Europea e gli USA che hanno interesse ad
indebolire la Russia.
Tanto per rinfrescarti la memoria citiamo le spese militari degli USA, della
NATO e della Russia. La spesa militare globale mondiale nel 2023 è di 2443
miliardi di dollari, di cui il 55% della NATO (1341miliardi), il 12% della Cina
(296 miliardi), per la Russia il 4% (109 miliardi) e tutti i restanti insieme
fanno il 29% . Per quanto riguarda i dati NATO al loro interno evidenziamo la
spesa militare USA che è del 68% sulla spesa totale della NATO e cioè di 916
miliardi di dollari (dati SIPRI).
Il popolo russo non è nostro nemico, e ci mancherebbe, ma anche gli altri popoli
non sono nostri nemici, noi abbiamo uno sguardo di classe e – come scrissero
Marx ed Engels nel Manifesto del Partito Comunista – “il proletariato di ogni
paese deve naturalmente farla finita prima con la sua borghesia, ma i comunisti
nelle varie lotte nazionali dei proletari mettono in rilievo quegli interessi
comuni dell’intero proletariato che sono indipendenti dalla nazionalità!”
Ricordiamo con immenso rispetto i 27 milioni di sovietici morti combattendo per
la libertà e contro il nazifascismo durante la Grande Guerra Patriottica,
chiamata da noi Seconda Guerra Mondiale. Ma naturalmente tu saresti un tipo alla
Benigni che per prendersi l’Oscar ha fatto entrare nel campo di concentramento
come liberatori gli statunitensi e non i sovietici. D’altronde la Guerra Fredda
mediatica non è mai finita, tant’è che l’armamentario ideologico del “nemico
perfetto” è stato rimesso in moto contro il popolo russo, la sua storia e la sua
cultura. Questo ci disgusta! Quanto male state facendo ai russi che vivono qui
in Italia? Nemmeno ve lo immaginate, e nemmeno ve ne frega.
Lanci poi la notiziona sul film “Il Testimone” come “finanziato dal Cremlino”.
Ma da chi sono aiutati i nostri autori cinematografici? Per il 2025 le risorse
del fondo cinema del nostro Ministero della Cultura ammontano a più di 696
milioni di euro, informati! Perché tanto scandalo? Ma tu lo hai visto questo
film? Ma vi siete ridotti a perseguitare chi cerca un po’ di verità in un marea
di manipolazioni mediatiche statunitensi che ci sommergono da quando ci hanno
liberato ottant’anni fa? Ma lasciate che sia il pubblico a decretare se un’opera
è valida o meno. Come mai avete rimesso in moto la censura di fascistissima
memoria? Se avete ragione non potete aver paura della verità!
E poi due parole su Vincenzo Lorusso e Andrea Lucidi, massimo rispetto da parte
nostra per questi coraggiosissimi Compagni. Di Vincenzo Lorusso abbiamo
proiettato il documentario: “Maidan, la Strada verso la Guerra”, che spiega come
l’Occidente abbia trascinato l’Ucraina verso la guerra civile e il conflitto
odierno. Speriamo in un prossimo futuro di vedere “I bambini del Donbass” che
sarà sicuramente un pugno nello stomaco, come tutto ciò che succede nelle
guerre. Poi ci sono i genocidi, un altro capitolo, il peggiore a cui stiamo
assistendo. Perché forse non lo dice il tuo dossier, ma noi siamo impegnati
tantissimo sul fronte della Palestina e abbiamo all’attivo tanti eventi di
sensibilizzazione su questa strage degli innocenti in diretta social. Un orrore!
Ragionare, cercare soluzioni accettabili ai problemi, mediare sono tutte
operazioni troppo intelligenti e faticose per una classe di politici servi che
non si capacitano nemmeno di come han fatto a trovarsi seduti sugli scranni del
Parlamento italiano, o sulle poltroncine del Consiglio dei Ministri. Volgari
ignorantoni senza arte né parte che parlano ancora e sempre di celodurismo
invece che di politica, se lo possono permettere perché non c’è un solo
giornalista che riesca a far loro una domanda intelligente, magari in diretta
televisiva prima che la censura gli bruci la carriera per sempre, ma non l’onore
di aver fatto la cosa giusta … no, no … tutti chini ad aspettare che passi la
nottata, ma passerà? Senza coraggio, non passerà!
Continuando la lettura di questo confuso dossier che ha la funzione, tra le
altre cose, di federare quel poco che resta in giro della “sinistra neoliberale”
(se si può chiamare sinistra) che ha ormai perso il contatto con la realtà, ma
non quello con la sovrastruttura ideologica del potere – e tu ne sei un luminoso
esempio – troviamo, ad ulteriore riprova del tuo impegno, la demonizzazione di
lotte dai temi, ti citiamo, “più disparati”. Allora perché, se come dici son
“disparati”, li metti insieme?
È un problema porsi il problema anche delle cosiddette “scie chimiche” ?
Cosa c’è di così negativo nel riflettere su questo fenomeno che incrociamo
spesso sulle nostre teste, ora che sappiamo che il clima viene modificato
dall’uomo coi sistemi dell’inseminazione delle nuvole per far piovere (pratica
chiamata cloud-seeding). A causa dei rischi che pone alle comunità, agli
ecosistemi e alla biodiversità, la Convenzione delle Nazioni Unite sulla
Diversità Biologica ha stabilito una moratoria sull’utilizzo, in generale, della
geoingegneria nel 2010, un appello che continua ancora oggi e che in parte è
stato riconosciuto dal “Protocollo di Londra” con il divieto di inseminazione
degli oceani.
Peraltro in Francia, anni fa, i giornalisti di Envoyé Special fecero un bella
puntata televisiva sull’argomento: perché non chiedersi cos’altro stanno
pensando di fare? Ah! È vero che esercitare la propria intelligenza viene
considerato “complottismo”!
Sui vaccini poi perché non essere prudenti? La conosci la storia del vaccino
contro la poliomelite che fu anche una guerra geopolitica tra USA e URSS.
Informati caro il nostro giornalista e capirai che anche questa è una storia
dove si intrecciano potere e profitto, alla faccia dei bimbi che ne morirono,
farai comunque fatica a trovarla su internet perché in giro c’è una certa
tendenza alla mistificazione. Ci chiediamo sempre con stupore perché la
diffidenza rispetto a questo sistema fondato sul profitto sia dileggiata. Perché
non è considerata una qualità rispettata e rispettabile?
Per noi il dubbio è d’obbligo, per voi la certezza! Ti ricordiamo quanto
successo in Piazza del Popolo il 9 ottobre 2021 alla manifestazione contro il
Green Pass e prendiamo la spiegazione dai documenti ufficiali della seduta
pubblica in cui l’allora Ministra Lamorgese dà conto di come secondo lei si sono
svolti i fatti: “Alla protesta contro il green pass hanno partecipato
organizzazioni della sinistra antagonista e della destra estrema, rappresentanti
di categorie economiche e semplici cittadini convinti che la strategia del
Governo configuri una dittatura sanitaria. Il Ministro è consapevole del rischio
che il malcontento sociale provocato dalla pandemia possa essere
strumentalizzato da frange eversive, sebbene finora sia mancata una regia
unitaria. Rispetto alla manifestazione di Roma, sulla base della relazione del
Capo della Polizia, il Ministro ha riconosciuto criticità nella gestione
dell’ordine pubblico.”
Ora veniamo all’assalto della sede della CGIL: dal palco della manifestazione
prende il microfono un fascista che invita ad andare a distruggere la sua sede,
300/400 persone partono in corteo, la CGIL dista da Piazza del Popolo 3,2 km e
nessun responsabile dell’ordine pubblico interviene per fermarli durante il
corteo non autorizzato, nonostante che le intenzioni fossero state
esplicitamente dichiarate dal palco. Come mai? La strategia della tensione non
ci ha insegnato niente? I fascisti dovevano intestarsi la lotta contro il Green
Pass per svilirla, per renderla nemica della maggioranza della popolazione. I
fascisti nella storia sono sempre l’utile strumento del potere per il controllo
delle masse. A questa ghettizzazione del sentimento popolare contro il Green
Pass ha dato il colpo di grazia simbolico l’abbraccio di Draghi a Landini.
Ma riprendiamo la disamina del dossier: per te chi promuove una visione
anti-globalizzazione è un fascista, gli ecologisti sono “fascisti”, gli
antimilitaristi sono “fascisti”, le associazioni palestinesi sono o “pro-Hamas”
o sono “fasciste”, i pacifisti son “fascisti”, i contestatori del Green Pass
anche, gli anti-vaccinisti, gli anti-lockdown, chi è critico della “teoria
gender”, gli anti 5G, quelli che si battono contro la digitalizzazione delle
nostre vite … tutti fascisti, anche i cattolici contro l’aborto sono “fasci”,
chi promuove una visione multilaterale è un “fascista”.
A proposito di multilateralismo, ti dà così fastidio che il terzo mondo stia
emancipandosi, preferivi rimanesse terzo o quarto con gli Stati Uniti a farla da
padroni? Comunque devi sapere che, per quanto ci riguarda, ogni accusa è una
confessione. Per sputtanare Ottolina Tv, di cui ci sarebbe da parlare solo bene,
tiri in ballo Micromega, ora siamo andati a controllare chi ci scriveva qualche
anno fa e ci abbiamo trovato i nomi di Cacciari-Galimberti-Amato-
Cardini-Sofri-Veltroni-Prodi-Lerner-Vendola-Caselli- Finkielkraut, ci
soffermiamo solo su quest’ultimo, per amor di patria, perché in Francia è famoso
il suo razzismo e la sua postura anti-immigrati… quante porosità destra/sinistra
tra questi nomi! Sono tuoi referenti? Stai attento perché potresti essere
accusato di razzismo e fascismo, è un attimo sai! Visto che non vogliamo la
guerra, nemmeno quella contro l’Iran – e se c’è un nucleare che ci preoccupa è
quello israeliano da sempre fuori controllo perché Israele non vuole render
conto di niente a nessuno – immaginiamo che nel prossimo dossier non potrà
mancarci anche l’accusa di antisemitismo, ma andiamo per gradi!
Ci imputi di aver invitato al centro sociale Paola Ceccantoni, detta Pubble, una
disegnatrice satirica, battitrice libera del web. Pubble nega in un’intervista
ad Ottolina Tv di aver mai avuto a che fare con CasaPound, detto questo se i
temi che tratta sono stimolanti perché non intavolarci una discussione? Solo a
titolo informativo, a proposito di porosità, ti vogliamo ricordare che il
rappresentante delle vittime di Piazza della Loggia nel 2011 accettò di
partecipare ad un dibattito pubblico con CasaPound e in quella riunione era
presente Gabriele Adinolfi, un estremista di destra con un curriculum di reati
associativi e ideologici da far rabbrividire, e indovina un po’ dove erano
quella sera le compagne e i compagni del Centro Sociale 28 Maggio, spremiti le
meningi per immaginare dove eravamo!
Tu, da vero antifascista con le stellette al petto, ci criminalizzi tutti,
adotti gli stessi atteggiamenti del questurino, conti addirittura i like!
Ridicolo! Infatti con questo dossier non hai fatto nient’altro che una
schedatura di tutte le realtà movimentiste che non hanno mai fatto un passo
indietro. Ci viene da chiederci: per chi lavori? Peraltro sputtani anche
associazioni antimilitariste come quelle della Val Brembana, ma come ti puoi
permettere di arrivare a tanto visto che non conosci nemmeno il lavoro di questi
Compagni? Per il bene dell’umanità ci chiediamo cosa tu abbia fatto a parte
contribuire ad infangare i nomi delle associazioni che lottano contro le derive
di questo mondo inquinato dal capitalismo. Hai attaccato tutte le realtà e i
singoli che sono presenti sui territori per combattere la rassegnazione e lo
sconforto dando solidarietà ai popoli in lotta! Tu e quelli come te volete
toglierci l’ossigeno per darci in pasto a quei sinistrati che tettano alle
mammelle del PD e che useranno questo dossier per scavarci un fossato sia
simbolico che reale tutt’intorno, per impedirci di continuare a resistere nella
lotta.
Non c’è un briciolo di buonafede in questa operazione di dossieraggio. Guarda
caso, sono i più attivi a darvi fastidio. E attivi lo siamo e molto. Come Centro
Sociale 28 maggio ci occupiamo da una decina d’anni di Ghedi e delle bombe
nucleari che ivi si trovano. Abbiamo fatto presidi, manifestazioni,
volantinaggi, svolto convegni importanti a livello nazionale, e ad altri abbiamo
partecipato e dato il nostro contributo. In uno dei convegni da noi organizzati
abbiamo avuto l’onore di avere tra i relatori Alberto Bradanini ex-diplomatico,
tra i diversi e numerosi incarichi ricoperti, è stato Ambasciatore d’Italia in
Iran e in Cina. È Presidente del Centro Studi sulla Cina Contemporanea, ha
pubblicato numerosi saggi. Il nostro incontro al convegno “Contro la guerra e la
presenza di armi in Italia” del 28 settembre 2024 è stato indimenticabile, di
lui custodiamo il ricordo di un uomo generoso, disponibile, intelligente e
affabile. Cosa sperare di più? Coi venti di guerra che fischiano forti il nostro
impegno è aumentato e con orgoglio siamo tra i promotori con altre 22
associazioni, di uno studio internazionale sulle armi nucleari in Italia che si
è concretizzato nel saggio “Parere giuridico sulla presenza di armi nucleari in
Italia” degli avvocati di Ialana e di Abbasso la guerra, tradotto anche in
inglese. Leggitelo!
Abbiamo, sulla base di questo studio, depositato una Denuncia alla Procura della
Repubblica del Tribunale di Roma il 2 ottobre 2023 contro la presenza illegale
di armi nucleari in Italia a fronte dei pericolosissimi scenari di guerra
odierni. Queste bombe potrebbero causare devastanti crimini contro l’umanità e
il pianeta terra. Da uno studio di Greenpeace si evince che potrebbero morire da
2 a 10 milioni di persone nella pianura padana a causa di un incidente nucleare.
Ma non basta la denuncia, bisogna farla conoscere perché è anch’essa strumento
di consapevolezza, e così siamo andati a consegnarla nelle Prefetture, nei
Comuni anche i più piccoli e dispersi nelle campagne della bresciano e del
cremonese, abbiamo lavorando sui territori interessati con devozione e fatica,
tra noi ci sono realtà diversissime, dai cattolici progressisti di Pax Christi
ai comunisti, uniti tutti dalla consapevolezza che l’orologio dell’apocalisse
sta pericolosamente segnando la nostra ultima ora, anche la tua.
Non ci dilunghiamo sul nostro impegno antimilitarista, ma ti facciamo presente
che la tua bassezza è arrivata nel dossier fino al punto di rendere l’incontro
con la Prefettura di Bergamo dei rappresentanti del Coordinamento Regionale per
la Pace come un’azione riprovevole e ambigua. Come hai potuto denigrare in
questo modo un’azione così lodevole? Dei cittadini consapevoli chiedono di
sapere dalle massime autorità sul territorio, tra le altre cose, quali piani di
sicurezza siano stati decisi nel caso di pericolo di guerra e pericolo nucleare,
piani che devono essere rinnovati per legge ogni 3 anni di cui la popolazione
deve essere informata, e questo ad avviso del tuo dossier è qualcosa di
sospetto?
Sappi, per concludere, che la bomba di Hiroshima, sganciata dagli statunitensi
era di 16 kilotoni, le nuove bombe tattiche di Ghedi, le B61-12, sono di 50
kilotoni. Con la bomba atomica non c’è bunker che tenga, prima o poi ne devi
uscire. La bomba atomica non è fascista, non salva i forti e distrugge i deboli,
ma altamente democratica e livella tutte e tutti, anche personaggi come te!
Ti invitiamo a rendere pubblico questo nostro documento nelle stesse modalità e
agli stessi destinatari del tuo dossier, in difetto saremo costretti a
depositare querela per diffamazione.
Ti dedichiamo la fase di Tomàs Borge che campeggia sopra il Quarto Stato
all’interno del nostro Centro Sociale: “Il segreto è che siamo sognatori, siamo
utopisti, ma non di quei sognatori che stanno sempre con il cuscino sotto la
testa sulla veranda di casa … Siamo sognatori con i piedi piantati per terra,
siamo sognatori con gli occhi ben aperti, siamo sognatori che conoscono gli
amici e che conoscono i nemici …”
Compagne e Compagni del Centro Sociale 28 Maggio – Rovato (BS)
Redazione Sebino Franciacorta