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KURDISTAN: PER LA PRIMA VOLTA, ESPONENTI DEI PARTITI AL GOVERNO IN TURCHIA INCONTRANO OCALAN IN CARCERE
In Turchia la Commissione istituita nel parlamento per risolvere la questione curda ha incontrato oggi, lunedì 24 novembre, all’isola di Imrali, lo storico leader del movimenti di liberazione curdo e fondatore del PKK, Abdullah Öcalan, sepolto in carcere dal 1999. La visita, la prima di questa caratura politica in 26 anni, ha visto la presenza di Gülistan Kılıñç Koçyiğit, vicepresidente del Partito per l’uguaglianza e la democrazia dei popoli (partito DEM, sinistra curda e turca), Feti Yıldız, vicepresidente di MHP (l’estrema destra nazionalista) e Hüseyin Yayman, vicepresidente dell’AKP (il partito di Erdogan), mentre i socialdemocratici del Chp – in guerra da mesi proprio con Erdogan, che ha fatto incarcerare numerosi esponenti del partito kemalista – hanno rifiutato di partecipare alla delegazione. L’obiettivo ufficiale della visita era “documentare le opinioni di Öcalan su questioni politiche chiave per risolvere politicamente la questione curda”. I verbali del colloquio saranno secretati per 10 anni, ma si attendono dichiarazioni ufficiali nelle prossime ore. “È la prima volta in 26 anni che deputati del Parlamento turco – spiega Michele Borra, di Radio Onda d’Urto, inviato della nostra Redazione fino a poche settimane fa nei territori del Rojava controllati dal confederalismo democratico sul lato siriano del Kurdistan – si recano sull’isola-carcere di Imrali per incontrare Abdullah Öcalan, se si escludono le visite che nell’ultimo anno di trattative sono state concesse ai parlamentari del Partito Dem.  Stavolta ci sono anche un deputato dell’Akp di Erdogan e uno dell’Mhp, il movimento ultranazionalista dei lupi grigi, le due forze che compongono il governo turco. È una notizia storica perché, di fatto, con questo incontro la Commissione parlamentare per la “Solidarietà nazionale, la fratellanza e la democrazia” – quindi lo stato turco – riconosce per la prima volta Öcalan come interlocutore ufficiale nei negoziati in corso”. Il commento su Radio Onda d’Urto di Michele Borra, della Redazione di Radio Onda d’Urto. Ascolta o scarica
IRAQ: LE ELEZIONI POLITICHE TRA CORRUZIONE, INFLUENZE ESTERNE E RASSEGNAZIONE. “L’UNICA SPERANZA È UNA NUOVA MOBILITAZIONE DI PIAZZA DEI GIOVANI”
L’11 novembre 2025 si sono svolte le elezioni politiche in Iraq. Si tratta della settimana tornata elettorale dalla caduta del regime di Saddam Hussein in seguito all’invasione del Paese da parte degli Usa. Da allora è stato costruito un sistema elettorale fragile, spesso alle prese con casi di corruzione e fortemente influenzato dalle divisioni culturali, nazionali e religiose. Gli elettori erano chiamati a scegliere tra oltre 7.700 candidati per occupare i 329 seggi del Consiglio dei rappresentanti, cioè il parlamento iracheno. Le elezioni cadevano in un momento storico di grande tensione e cambiamento di una serie di equilibri nella regione mediorientale. Lo stesso Iraq – che non è stato coinvolto nell’ondata di guerre e bombardamenti che l’esercito israeliano ha portato in tutta l’area dopo il 7 ottobre 2023 – è in realtà da anni diviso tra la dipendenza politica, economica e militare dagli Stati Uniti d’America e l’influenza iraniana, esercitata da Teheran tramite la presenza di proprie milizie in Iraq, accordi economici e il supporto a partiti sciiti iracheni. La stessa coalizione del premier uscente Mohammed Shia al Sudani non è gradita agli Usa perché considerata troppo vicina alle milizie sciite filo-iraniane. Al Sudani, però, punta alla rielezione e la sua coalizione “Ricostruzione e sviluppo” ha vinto le elezioni a livello nazionale. Gli altri grandi partiti confermati da questa tornata elettorale sono il blocco sciita “Tasmeem” di Asaad al-Eidani, che prevale nell’area di Bassora, e i partiti che si spartiscono da vent’anni la regione del Kurdistan iracheno: da una parte il Partito Democratico del Kurdistan, legato alla famiglia Barzani, che si conferma a Erbil, Duhok e Ninive, dall’altro il Partito dell’Unione Patriottica del Kurdistan, legato alla famiglia Talabani, che si conferma a Sulaymaniyah e Kirkuk. La formazione di un nuovo governo dovrà passare per una lunga trattativa. Dopo le elezioni del 2021 i negoziati tra le forze politiche per il nuovo esecutivo durarono più di un anno. Al Sudani ha dichiarato di voler tenere in considerazione la volontà di tutte le forze politiche che di fatto si spartiscono il paese e le sue risorse, in particolare quelle petrolifere, con il pretesto delle divisioni settarie. Il premier uscente ha dichiarato di voler considerare anche il partito dell’influente leader sciita Moqtada Sadr, che ha invitato a boicottare questa tornata elettorale. Al Sudani, inoltre, è intenzionato a mantenere il difficile equilibrio tra i due alleati Usa e Iran. L’affluenza ufficiale è stata piuttosto alta: il 56% degli elettori contro il 41% delle elezioni del 2021, che avevano segnato il record negativo. “Il sistema elettorale adottato per queste elezioni è fatto per favorire i potenti, i grandi partiti, e penalizzare quelli più piccoli. Per questo in molti, dal partito sciita di Sadr fino alle persone di sinistra, hanno boicottato queste elezioni”, commenta su Radio Onda d’Urto l’attivista iracheno per i diritti umani Ismaeel Dawood. “L’affluenza al 56% è irrealistica, per gonfiare questo dato sono stati presi in considerazione coloro che hanno rinnovato la tessere elettorale, non tutti i 25 milioni di aventi diritto al voto”, ha aggiunto Dawood ai nostri microfoni. Per quanto riguarda la situazione economica e sociale, “grazie ai soldi del petrolio e alla corruzione è in corso una campagna enorme di ricostruzione del paese“, spiega Ismaeel Dawood. “Allo stesso tempo, stiamo assistendo a un processo di privatizzazione che avanza in tutti i settori e alla creazione di un sistema nel quale le persone comuni non hanno davvero un ruolo, soprattutto i giovani. Inoltre, manca uno stato di diritto che sia in grado di proteggere le persone”, aggiunge l’attivista per i diritti umani ai nostri microfoni. “Il futuro del Paese – conclude Ismaeel Dawood – appare più caotico che mai. Ancora una volta, l’unica speranza del popolo iracheno è la piazza. Come per la rivolta del 2019, l’unica soluzione possibile, soprattutto per i giovani, sembra essere la mobilitazione sociale“. L’intervista di Radio Onda d’Urto all’attivista iracheno Ismaeel Dawood. Ascolta o scarica.
MOVIMENTO DI LIBERAZIONE CURDO: “RITIRIAMO LE NOSTRE UNITA’ MILITARI DALLA TURCHIA. ORA ANKARA COMPIA I SUOI PASSI”
Nuova, storica mossa del Movimento di liberazione del Kurdistan; “ritiriamo le nostre unità combattenti dal territorio dello Stato turco. Siamo impegnati a rispettare le risoluzioni del XII Congresso (quello di maggio 2025, con lo scioglimento del PKK nelle forme attuali, ndRodu) e decisi a metterle in pratica. Affinché queste risoluzioni possano essere attuate, è necessario adottare determinati approcci legali e politici e rispettare le necessità del processo.” In una conferenza stampa a Qandil, quartier generale sulle montagne del Kurdistan iracheno, un gruppo di combattenti delle Forze di Difesa del Popolo (le HPG) e delle Unità Femminili Libere (YJA Star), ha fisicamente lasciato il territorio dello Stato turco e si è attestato, in attesa di nuovi sviluppi, nelle aree controllate dalla guerriglia sulle montagne del nord-Iraq. A comunicare il ritiro la voce di Sabri Ok, del comitato esecutivo del KCK (Unione delle comunità del Kurdistan), in conferenza stampa di Qandil. Al suo fianco c’erano 25 guerrigliere-i, tra cui Vejîn Dersîm, delle YJA Star (Unità femminili libere) e Devrîm Palu, del Consiglio di Comando delle HPG, giunti dal Kurdistan turco a quello iracheno. Il Movimento di liberazione del Kurdistan ha quindi annunciato di “aver avviato il processo di ritiro di tutte le forze di guerriglia dalla Turchia alle Zone di Difesa di Medya (Kurdistan iracheno), al fine di far avanzare il processo di Pace e Società Democratica alla seconda fase. La dichiarazione di domenica 26 ottobre sottolinea la necessità di adottare senza indugio approcci politici e legali e invitiamo l’intera popolazione a mobilitarsi” in tal senso. La mossa di Qandil rappresenta una nuova ricaduta pratica e politica che segue “L’appello per la pace e per una società democratica” diffuso a febbraio da, Abdullah Ocalan, tutt’ora rinchiuso dallo Stato turco nell’isola-carcere di Imrali. Un appello a cui è seguito, a maggio, il 12esimo congresso del PKK, quello dello scioglimento, inteso come “non una fine, ma un nuovo inizio”, secondo le parole di Duran Kalkan, membro del Comitato esecutivo del PKK. Come leggere la mossa di Qandil dentro l’attuale quadro del Movimento di liberazione curdo? E quali sono le risposte interne al Movimento e quelle esterne (ossia dello Stato turco) di fronte all’Appello di Ocalan? Radio Onda d’Urto ne ha parlato con redattori-trici della nostra emittente, che attualmente si trovano inviate-i in Rojava, la Siria del Nord e dell’Est, territori sotto il controllo dell’Amministrazione autonoma rivoluzionaria, ispirata dai principi del confederalismo democratico elaborato da Ocalan. Ascolta o scarica   (immagine tratta da qui)
[2025-11-07] Voce Arcaica #2 - Festival di Arte e Cultura in memoria di Nagihan Akarsel @ Centro Socio-Culturale Ararat
VOCE ARCAICA #2 - FESTIVAL DI ARTE E CULTURA IN MEMORIA DI NAGIHAN AKARSEL Centro Socio-Culturale Ararat - Largo Dino Frisullo, Mattatoio, Roma (venerdì, 7 novembre 18:30) Perché un evento in ricordo di Nagihan Akarsel... Il 4 ottobre del 2022 tutto il mondo curdo, in particolare il Movimento di Liberazione delle donne, è stato colto da un gravissimo lutto. La compagna Nagihan Akarsel, ad appena 40 anni, è stata uccisa davanti alla sua casa a Suleimaniyah, nella Regione Autonoma del Kurdistan Iracheno, in un agguato ordito dall'intelligence turca. La notizia di questo femminicidio ha impiegato poco tempo a diffondersi, destando nel popolo curdo, e non solo, profonda tristezza e forte rabbia. La sua storia e la sua vita, infatti, sono tra le più emblematiche del processo di trasformazione radicale che la società curda sta perseguendo attraverso il progetto del Confederalismo Democratico, teorizzato dal leader curdo Abdullah Öcalan. Nel corso degli ultimi dieci anni, tutto il Mondo è entrato in contatto con questo progetto politico, a partire dalla rivoluzione del Rojava, regione collocata a nord est di quella parte di mondo che è chiamata Siria, che si trova ancora oggi a organizzare la difesa e combattere contro il fondamentalismo islamico e la repressione dei vari Stati che il popolo curdo, ma non solo, subisce da secoli. Per ricordare l’esempio di Nagihan Akarsel, fatto di insegnamenti che portiamo nel cuore, di forte capacità empatica, di grande immaginazione e responsabilità, il Comitato di Jineolojî Italia ha deciso di coinvolgere la città transfemminista per dedicarle un omaggio, una giornata di dibattito, approfondimento e arte performativa. Nel novembre del 2024 si è tenuta la prima edizione. A novembre del 2025 vogliamo ripetere queste esperienze per un appuntamento di memoria e di lotta, verso e oltre la giornata globale contro la violenza di genere. VENERDÌ 7 NOVEMBRE 2025 DALLE 18:30 - CENTRO SOCIO-CULTURALE CURDO ARARAT - LARGO DINO FRISULLO (TESTACCIO) - ROMA Presentazione libro “Voce Arcaica” di Nagihan Akarsel a cura del Centro Jineoloji Europa Mostre, Infoshop, Chai e cena curda SABATO 8 NOVEMBRE 2025 DALLE 10 ALLE 12 - CASA DI QUARTIERE DI QUARTICCIOLO - VIA TRANI 1 - ROMA Laboratori artistico-culturali: - Tappezzeria ricamata: ritratti in lotta per tessere il futuro - Musica ecologica e collettiva: fare musica con ciò che buttiamo! Partecipazione gratuita - Per info e prenotazioni: smaniavalpo@gmail.com DALLE ORE 20:30 - TEATRO BIBLIOTECA QUARTICCIOLO - VIA OSTUNI 8 - ROMA Serata artistico-culturale con: LE INFRANGIBILI CHIARA CARUSO BERIVAN AYAZ CORO JINEOLOJI EUROPA MONOLOGHI RESISTENTI CORO OPS READING CON LETTURE,MUSICA E DANZA Ingresso a sottoscrizione libera Info&prenotazioni: biglietteria@teatrobibliotecaquarticciolo.it
[2025-10-17] "Çand"- festival della cultura curda - Aspettando il festival Voce Arcaica #2 @ Centro Socio-Culturale Ararat
"ÇAND"- FESTIVAL DELLA CULTURA CURDA - ASPETTANDO IL FESTIVAL VOCE ARCAICA #2 Centro Socio-Culturale Ararat - Largo Dino Frisullo, Mattatoio, Roma (venerdì, 17 ottobre 18:00) All'interno di "Çand"- festival della cultura curda. Dal 16 al 18 ottobre, al Centro Socio Culturale Ararat avremo due appuntamenti verso il festival Voce Arcaica #2 Tutti i giorni porte aperte dalle 17.30 con mostre fotografiche, infoshop e cena a cura della comunità curda di Roma. - il 16 ottobre alle 18.30 presentazione del nuovo libro "Pioggia di Nuvole" (Calamaro Edizioni) con l’autrice Denise Bilgin, la traduttrice Nayera El Gamal e Saadia Kouti, rappresentante enti locali Nord-Est Siria. Alle 20.30 proiezione di Legerin-in search of Alina (di María Laura Vásquez - 2023 - 82'). - il 17 ottobre alle 18.00 Workshop di danza curda. Alle 19.30 presentazione e reading musicale di "Autunno - appunti partigiani dal Kurdistan" (Elementi Kairos, 2021). Alle 21 proiezione del doc "Naharina resistenza comunitaria nel Kurdistan siriano" (di Ferran Domènech Tona - 2025 - 51').
[2025-10-16] "Çand"- festival della cultura curda - Aspettando il festival Voce Arcaica #2 @ Centro Socio-Culturale Ararat
"ÇAND"- FESTIVAL DELLA CULTURA CURDA - ASPETTANDO IL FESTIVAL VOCE ARCAICA #2 Centro Socio-Culturale Ararat - Largo Dino Frisullo, Mattatoio, Roma (giovedì, 16 ottobre 17:30) All'interno di "Çand"- festival della cultura curda. Dal 16 al 18 ottobre, al Centro Socio Culturale Ararat avremo due appuntamenti verso il festival Voce Arcaica #2 Tutti i giorni porte aperte dalle 17.30 con mostre fotografiche, infoshop e cena a cura della comunità curda di Roma. - il 16 ottobre alle 18.30 presentazione del nuovo libro "Pioggia di Nuvole" (Calamaro Edizioni) con l’autrice Denise Bilgin, la traduttrice Nayera El Gamal e Saadia Kouti, rappresentante enti locali Nord-Est Siria. Alle 20.30 proiezione di Legerin-in search of Alina (di María Laura Vásquez - 2023 - 82'). - il 17 ottobre alle 18.00 Workshop di danza curda. Alle 19.30 presentazione e reading musicale di "Autunno - appunti partigiani dal Kurdistan" (Elementi Kairos, 2021). Alle 21 proiezione del doc "Naharina resistenza comunitaria nel Kurdistan siriano" (di Ferran Domènech Tona - 2025 - 51').
[2025-10-17] Aspettando il Festival Voce Arcaica #2 - 18.00 Workshop di danza curda. @ Centro Socio-Culturale Ararat
ASPETTANDO IL FESTIVAL VOCE ARCAICA #2 - 18.00 WORKSHOP DI DANZA CURDA. Centro Socio-Culturale Ararat - Largo Dino Frisullo, Mattatoio, Roma (venerdì, 17 ottobre 18:00) All'interno di "Çand"- festival della cultura curda. Dal 16 al 18 ottobre, al Centro Socio Culturale Ararat (largo Dino Frisullo) avremo due appuntamenti verso il festival Voce Arcaica #2 Musica, cinema, letteratura, danza, buon cibo e tutta la poesia del crepuscolo nel cuore di Testaccio. Tutti i giorni porte aperte dalle 17.30 con mostre fotografiche, infoshop e cena a cura della comunità curda di Roma. - il 16 ottobre alle 18.30 presentazione del nuovo libro "Pioggia di Nuvole" (Calamaro Edizioni) con l’autrice Denise Bilgin, la traduttrice Nayera El Gamal e Saadia Kouti, rappresentante enti locali Nord-Est Siria. Alle 20.30 proiezione di Legerin-in search of Alina (di María Laura Vásquez - 2023 - 82'). - il 17 ottobre alle 18.00 Workshop di danza curda. Alle 19.30 presentazione e reading musicale di "Autunno - appunti partigiani dal Kurdistan" (Elementi Kairos, 2021). Alle 21 proiezione del doc "Naharina resistenza comunitaria nel Kurdistan siriano" (di Ferran Domènech Tona - 2025 - 51'). Il festival prosegue con: - sabato 18 ottobre Alle 18 Dibattito "Verso la pace e una società democratica in Kurdistan" con Massimiliano Smeriglio (Ass. Cultura Roma Capitale), Giovanni Russo Spena (Comitato Libertà per Ocalan), Chiara Cruciati (vicedirettrice il manifesto), Arturo Salerni (avvocato), Piero Bernocchi (Confederazione Cobas), Zerocalcare (fumettista). Modera Michela Arricale (CRED). Alle 21 Concerto dei Karkum Project
[2025-10-16] Aspettando il Festival Voce Arcaica #2 - Presentazione del libro "Pioggia di Nuvole" e proiezione del documentario " Legerin-in search of Alina" 2023 @ Centro Socio-Culturale Ararat
ASPETTANDO IL FESTIVAL VOCE ARCAICA #2 - PRESENTAZIONE DEL LIBRO "PIOGGIA DI NUVOLE" E PROIEZIONE DEL DOCUMENTARIO " LEGERIN-IN SEARCH OF ALINA" 2023 Centro Socio-Culturale Ararat - Largo Dino Frisullo, Mattatoio, Roma (giovedì, 16 ottobre 17:30) All'interno di "Çand"- festival della cultura curda. Dal 16 al 18 ottobre, al Centro Socio Culturale Ararat (largo Dino Frisullo) avremo due appuntamenti verso il festival Voce Arcaica #2 Musica, cinema, letteratura, danza, buon cibo e tutta la poesia del crepuscolo nel cuore di Testaccio. Tutti i giorni porte aperte dalle 17.30 con mostre fotografiche, infoshop e cena a cura della comunità curda di Roma. - il 16 ottobre alle 18.30 presentazione del nuovo libro "Pioggia di Nuvole" (Calamaro Edizioni) con l’autrice Denise Bilgin, la traduttrice Nayera El Gamal e Saadia Kouti, rappresentante enti locali Nord-Est Siria. Alle 20.30 proiezione di Legerin-in search of Alina (di María Laura Vásquez - 2023 - 82'). - il 17 ottobre alle 18.00 Workshop di danza curda. Alle 19.30 presentazione e reading musicale di "Autunno - appunti partigiani dal Kurdistan" (Elementi Kairos, 2021). Alle 21 proiezione del doc "Naharina resistenza comunitaria nel Kurdistan siriano" (di Ferran Domènech Tona - 2025 - 51'). Il festival prosegue con: - sabato 18 ottobre Alle 18 Dibattito "Verso la pace e una società democratica in Kurdistan" con Massimiliano Smeriglio (Ass. Cultura Roma Capitale), Giovanni Russo Spena (Comitato Libertà per Ocalan), Chiara Cruciati (vicedirettrice il manifesto), Arturo Salerni (avvocato), Piero Bernocchi (Confederazione Cobas), Zerocalcare (fumettista). Modera Michela Arricale (CRED). Alle 21 Concerto dei Karkum Project
[2025-10-16] Çand - festival della cultura curda @ Centro Socio-Culturale Ararat
ÇAND - FESTIVAL DELLA CULTURA CURDA Centro Socio-Culturale Ararat - Largo Dino Frisullo, Mattatoio, Roma (giovedì, 16 ottobre 17:30) All'interno di "Çand"- festival della cultura curda. Dal 16 al 18 ottobre, al Centro Socio Culturale Ararat (largo Dino Frisullo) avremo tre appuntamenti verso il festival Voce Arcaica. Musica, cinema, letteratura, danza, buon cibo e tutta la poesia del crepuscolo nel cuore di Testaccio. Tutti i giorni porte aperte dalle 17.30 con mostre fotografiche, infoshop e cena a cura della comunità curda di Roma. - il 16 ottobre alle 18.30 presentazione del nuovo libro "Pioggia di Nuvole" (Calamaro Edizioni) con l’autrice Denise Bilgin, la traduttrice Nayera El Gamal e Saadia Kouti, rappresentante enti locali Nord-Est Siria. Alle 20.30 proiezione di Legerin-in search of Alina (di María Laura Vásquez - 2023 - 82'). - il 17 ottobre alle 18.00 Workshop di danza curda. Alle 19.30 presentazione e reading musicale di "Autunno - appunti partigiani dal Kurdistan" (Elementi Kairos, 2021). Alle 21 proiezione del doc "Naharina resistenza comunitaria nel Kurdistan siriano" (di Ferran Domènech Tona - 2025 - 51'). - sabato 18 ottobre Alle 18 Dibattito "Verso la pace e una società democratica in Kurdistan" con Massimiliano Smeriglio (Ass. Cultura Roma Capitale), Giovanni Russo Spena (Comitato Libertà per Ocalan), Chiara Cruciati (vicedirettrice il manifesto), Arturo Salerni (avvocato), Piero Bernocchi (Confederazione Cobas), Zerocalcare (fumettista). Modera Michela Arricale (CRED). Alle 21 Concerto dei Karkum Project