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XXXIII FESTA DI RADIO ONDA D’URTO: 6-23 AGOSTO 2025: TUTTO IL PROGRAMMA!
La Festa di Radio Onda d’Urto si tiene da mercoledì 6 a sabato 23 agosto 2025 in via Serenissima a Brescia! Quella 2025 è un’edizione – la numero XXXIII – speciale perché coincide con i primi 40 anni (1985-2025) di Radio Onda d’Urto! Apertura cancelli: ogni sera, dalle ore 19.00. Prevendite già disponibili per i concerti del 10 agosto (Coma_Cose, 25 euro) e 20 agosto (Night Skinny + Rrari Dal Tacco + Promessa + Peter Napo, 15 euro). Link diretti qui sotto, nelle date corrispondenti. Sarà comunque possibile acquistare il biglietto anche ai cancelli nelle due sere indicate, 10 e 20 agosto. In tutte le altre date, invece, niente prevendite, ma la solita modalità di sostegno e sottoscrizione a Radio Onda d’Urto. Palco principale 2025: * Mercoledì 6 agosto: PUNKREAS + KID COMBO Apertura cancelli ore 19. Ingresso con sottoscrizione di 5 euro dalle ore 20   * Giovedì 7 agosto: 47 SOUL (Palestina) + TÄRA Apertura cancelli ore 19. Ingresso con sottoscrizione di 10 euro dalle ore 20   * Venerdì 8 agosto: FANTASTIC NEGRITO (Usa) + CEK & THE STOMPERS Apertura cancelli ore 19. Ingresso con sottoscrizione di 10 euro dalle 20   * Sabato 9 agosto: BANDABARDÒ + ZAK! Apertura cancelli ore 19. Ingresso con sottoscrizione di 5 euro dalle 20   * Domenica 10 agosto: COMA_COSE + GATTOTORO. 25 euro dalle ore 19; disponibili le prevendite su ticketone.it e mailiticket.it   * Lunedì 11 agosto: MEZZOSANGUE + MURUBUTU Apertura cancelli ore 19. Ingresso con sottoscrizione di 15 euro dalle ore 19   * Martedì 12 agosto: MELLOW MOOD + TOMMY KUTI Apertura cancelli ore 19. Ingresso con sottoscrizione di 5 euro dalle 20   * Mercoledì 13 agosto: THE CINELLI BROTHERS (Inghilterra) + LUKE WINSLOW KING & LEGHORN BAND (Usa) + MUÌZU Apertura cancelli ore 19. Ingresso con sottoscrizione di 5 euro dalle 20   * Giovedì 14 agosto: FOLKSTONE + DEROZER + MADBEAT Apertura cancelli ore 19. Ingresso con sottoscrizione di 10 euro dalle 19   * Venerdì 15 agosto: VALLEY OF THE SUN (Usa) + OvO Apertura cancelli ore 19. Ingresso con sottoscrizione di 5 euro dalle 20   * Sabato 16 agosto: NITRO + MADMAN W/DJ 2P + 8BLEVRAI Apertura cancelli ore 19. Ingresso con sottoscrizione di 15 euro alle 19   * Domenica 17 agosto: “CANZONI RESISTENTI” CON YO YO MUNDI & GANG Apertura cancelli ore 19. Ingresso con sottoscrizione di 5 euro dalle 20   * Lunedì 18 agosto: GLOCKY + ASTRO + 22SIMBA + LILCR Apertura cancelli ore 19. Ingresso con sottoscrizione di 15 euro dalle 19   * Martedì 19 agosto: EMMA NOLDE + GINEVRA Apertura cancelli ore 19. Ingresso con sottoscrizione di 5 euro dalle ore 20   * Mercoledì 20 agosto: NIGHT SKINNY + RRARI DAL TACCO + PROMESSA + PETER NAPO. 15 euro dalle ore 19; disponibili le prevendite su ticketone.it e mailiticket.it   * Giovedì 21 agosto: 99 POSSE + LA NIÑA Apertura cancelli ore 19. Ingresso con sottoscrizione di 10 euro dalle 20   * Venerdì 22 agosto: M¥SS KETA + LORENZZA Apertura cancelli ore 19. Ingresso con sottoscrizione di 10 euro dalle 19   * Sabato 23 agosto: MODENA CITY RAMBLERS + RADICI NEL CEMENTO Apertura cancelli ore 19. Ingresso con sottoscrizione di 10 euro dalle 20 _________________ ALTRE TENDE: PROGRAMMA DIBATTITI 2025 PROGRAMMA LIBRERIA DEL GATTO NERO 2025  PROGRAMMA SIAMO GATTI – SPAZIO BIMB* 2025 PROGRAMMA CHIRINGUITO 2025 PROGRAMMA PATCHANKA 2025 PROGRAMMA TENDA BLU 2025   ______________ Cos’è la Festa di Radio Onda d’Urto di Brescia? Tante serate di socialità libera e liberata, dibattiti, incontri, grande musica live con diversi palchi, libri, autoproduzioni, enogastronomia, confronto e scambio reciproco. E tanto, tanto altro, a sostegno di Radio Onda d’Urto, emittente antagonista nata il 18 dicembre 1985 e che da allora trasmette tutti i giorni senza un secondo di pubblicità. Siamo a 150 metri dal capolinea sud della metropolitana, Sant’Eufemia – Buffalora. Nell’attesa della Festa..sostienici! Come? * ABBONATI E FAI ABBONARE: PER AIUTARE RADIO ONDA D’URTO…BASTANO 8 EURO AL MESE: CLICCA QUI! * VINILE “ONDA D’URTO”: 300 copie, numerate e firmate, del vinile di “Onda d’Urto”, canzone scritta e interpretata da Punkreas e Bunna (Africa Unite), con remix di dj Bonnot. Per riceverlo CLICCA QUI * DEVOLVI IL TUO 5X1000 : devolvi il 5×1000 a Radio Onda d’Urto, in dichiarazione dei redditi. Il codice da inserire è : 02084620174 ________________________ CHI SIAMO  “Nel 1985 cominciavano, in una cantina di Vicolo delle Sguizzette, a Brescia, le trasmissioni di Radio Onda d’Urto. Accompagnando i fermenti sociali, giovanili e studenteschi, che in quel lontano 1985 anche nella nostra città riaffioravano oltre la cappa repressiva dei primi anni Ottanta, prendeva così corpo quel progetto di comunicazione antagonista agito soprattutto da giovani compagni e compagne universitari e studenti medi. In uno dei volantini che pubblicizzavano il nostro primo palinsesto scrivevamo: “L’informazione è merce e nello stesso tempo strumento di comando e controllo sociale. Radio onda d’urto, emittente comunista di Brescia, vuole essere il granello di sabbia nel mostruoso ingranaggio della disinformazione del sistema della costruzione del consenso, vuole essere la voce di tutte quelle realtà (di lotta, sociali, politiche, culturali) che il sistema vorrebbe costrette al silenzio; è l’unica emittente di Brescia non commerciale, autogestita e finanziata dai suoi ascoltatori e ascoltatrici. Radio onda d’urto è ripristino dell’informazione negata dal capitale e dai media, è comunicazione altra, antagonista.” In questi lunghi anni siamo usciti dalle cantine, abbiamo trovato casa, ci siamo rafforzati, siamo cresciuti e cambiati ma senza recidere le nostre radici e senza perdere quell’aspirazione originaria a voler non solo comprendere il mondo, ma trasformarlo. Abbiamo affrontato il terreno, per noi anche di lotta, della comunicazione attrezzandoci perché la radio diventasse uno strumento di analisi critica adeguato e all’altezza delle sfide che il nuovo millennio ci poneva…”
VERONA: CHIUSA L’OCCUPAZIONE DEL GHIBELLIN, MA “LA LOTTA È ANCORA APERTA”. TRASMISSIONE SPECIALE CON LE VOCI PROTAGONISTE
Si è chiusa l’esperienza di occupazione abitativa del Ghibellin Fuggiasco. Attiviste e attivisti del Laboratorio Autogestito Paratod@s di Verona hanno comunicato alla stampa una decisione presa già da alcuni mesi e che a portato alla chiusura definitiva dello stabile di viale Venezia 51, lo scorso 10 maggio. Il tempo intercorso da allora è servito a Paratod@s per elaborare una posizione politica da rendere pubblica e anche per continuare a trovare una soluzione abitativa alle decine di migranti che senza il Ghibellin non hanno un posto dove abitare. L’idea di occupare lo stabile abbandonato da trent’anni, che si trova a lato dello spazio Paratod@s, era stata presa nel 2021. All’epoca decine di giovani originari principalmente da alcuni paesi dell’Africa occidentale, erano stati ospitati nei locali in affitto da compagni e compagne, dove da dieci anni si svolgono attività politiche e culturali. Era poi scaturita l’idea di occupare la struttura adiacente al Laboratorio. Non doveva essere un’occupazione di lungo periodo, precisano nel comunicato diffuso oggi il collettivo Paratod@s, “pensavamo si trattasse di una situazione temporanea e non immaginavamo l’inizio di un percorso”. I coinquilini che alloggiavano al Ghibellin erano perlopiù lavoratori in regola con il permesso di soggiorno, provenienti principalmente da Mali, Burkina Faso, Senegal, Gambia e Nigeria. Oltre 150 quelli ospitati negli anni: hanno alloggiato nei due piani dello stabile occupato, in alcuni periodi, anche da 60 persone contemporaneamente. Negli stessi spazi aveva trovato alloggio anche Moussa Diarra, ventiseienne maliano ucciso dalla Polizia il 20 ottobre scorso. “Le condizioni igienico/sanitarie e le problematiche strutturali dell’edificio non consentivano più di garantire il pieno rispetto della dignità umana. E se non abbiamo tenuto fede all’impegno di chiudere prima dell’inverno è stato solo per non aggiungere altro disagio alla già grave emergenza freddo, gestita con numeri e modalità che da sempre riteniamo insufficienti e non adeguate”, è scritto nel comunicato stampa. “Negli anni si è venuta a creare una comunità di lotta composta da attivisti e migranti“, aggiungono ai nostri microfoni da Paratod@s, ripercorrendo l’esperienza. “Speravamo che l’enormità del problema sollevato e la nostra spinta dal basso avrebbero portato a risposte concrete e ad un cambio radicale di visione sul tema casa, accoglienza e dormitori”. Negli anni qualche risposta è arrivata, lo riportano i numeri diffusi oggi da Paratod@s: “15 persone sono stabilmente ospitate in strutture Caritas, attraverso l’intervento del vescovo Pompili, tra dicembre 2023 e gennaio 2024; 22 persone hanno una casa AGEC (tra quelle non comprese nel piano di riatto/assegnazione dell’ente) attraverso la collaborazione con la cooperativa La Casa degli Immigrati; 5 persone hanno ottenuto posti letto attraverso la collaborazione con la cooperativa La Milonga; 1 persona ha avuto posto letto attraverso i servizi sociali del Comune di Verona; circa 30 persone hanno ottenuto la residenza fittizia, attraverso il dialogo con l’ufficio anagrafe del comune di Verona e la collaborazione con la rete sportelli; 6 persone sono state escluse da qualunque tipo di percorso e soluzione da parte delle istituzioni, nonostante la pressione esercitata nei mesi successivi, affinché si trovasse una sistemazione”. Compagni e compagne di Paratod@s rivendicano un’esperienza che “ha mostrato come l’azione dal basso di autorecupero di un edificio abbandonato sia pratica possibile, realizzabile e necessaria. In una città come Verona, con centinaia di edifici pubblici vuoti, con un mercato immobiliare intossicato dal profitto, in cui a student3 universitari3 vengono chiesti 500 euro per un posto letto, i progetti di Hotel/cohousing sociale dovrebbero essere pubblici e accessibili”. Radio Onda d’Urto ha incontrato la comunità del Ghibellin presso il Laboratorio Autogestito Paratod@s e ha realizzato una trasmissione speciale con i protagonisti dell’esperienza dell’occupazione abitativa. La prima parte della trasmissione (37 minuti). Ascolta o scarica La seconda parte della trasmissione (42 minuti). Ascolta o scarica Con le voci di Rachele Tomezzoli, Giuseppe Capitano, Osasuyi, Alessia Toffalini, Bakari Traoré, Sekou.
CIAO TITTA! IL RICORDO DI TITTA COLLEONI, MUSICISTA, AMICO E COMPAGNO DI VIAGGIO DI RADIO ONDA D’URTO
Ci ha lasciato Titta Colleoni. Innamorato della musica, è stato un faro della scena beat italiana, psichedelica, prog…e non solo, oltre che amico e compagno di viaggio di Radio Onda d’Urto. Titta ha condiviso il palco e lo studio, oltre che con i “suoi” Perdio, con artisti come Lucio Dalla, Edoardo Bennato, Area, Pfm, Franco Battiato, Robert Wyatt, Banco del Mutuo Soccorso… Su Radio Onda d’Urto ha condotto per 10 anni, e fino a pochissime settimane fa, Casa Titta, assieme al nostro Jean Luc Stote. Titta ha anche imperversato, con il suo entusiasmo, la sua competenza e la sua grande umanità, anche nel nostro Acquario, lo studio esterno, contribuendo ad animare tante edizioni della Festa di Radio Onda d’Urto. Lo ricorderemo sicuramente nel modo migliore durante l’imminente edizione della Festa di Radio Onda d’Urto in calendario dal 6 al 23 agosto a Brescia, in particolare la prima sera con i suoi storici amici Punkreas, in concerto mercoledì 6 agosto. Intanto ci stringiamo attorno a famigliari, compagni e amici, che ti hanno voluto bene..come noi. _____________________ Si può fare l’ultimo saluto a Titta presso l’abitazione di via delle Valli 764 in Calusco d’Adda (orario delle visite 10:00-12:00, 15:00-20:00). I funerali si terranno sabato 19 luglio alle ore 15 presso il Tempio Crematorio di Bergamo. Dopo la cerimonia Titta Colleoni verrà accompagnato al cimitero di Suisio. “Vola, spirito libero, sulle ali della musica che tanto hai amato” _____________________ Di seguito la puntata speciale della Compagnia dei gatti neri, trasmissione musicale del mattino condotta da Jean Luc Stote, dedicata questo venerdì 18 luglio a Titta Colleoni. Ascolta o scarica. Jean Luc Stote e Titta Colleoni presso l’Acquario alla Festa di Radio Onda d’Urto
L’UCCELLO ‘NOTAV’ FERMA I CANTIERI: IL GRUCCIONE PROTETTO NIDIFICA NEI CANTIERI E BLOCCA I LAVORI DELLA TRATTA BRESCIA-VERONA
La natura, a volte, si ribella alla devastazione dei territori. È di questi giorni la notizia che presso i cantieri del Tav Brescia-Verona sono stati fermati (momentaneamente) i lavori di realizzazione. A essere interessato dal blocco temporaneo il lotto in fase di realizzazione sul Garda: nel tratto tra Lonato e Desenzano i lavori si sono stati fermati per via della presenza nel cantiere dei nidi del gruccione, l’uccello “più colorato d’Europa” e specie altamente protetta. E’ stato l’ornitologo e fotografo gardesano Guido Parmeggiani a rilevare la presenza del volatile protetto: sono infatti 18 le coppie di gruccione che hanno nidificato nei cantieri. A favorire la presenza del variopinto uccello la movimentazione durante i lavori della terra sabbiosa, terreno perfetto per la creazione di cunicoli lunghi fino a 3-5 metri che i gruccioni scavano per deporre le uova, nel contesto del fragili colline moreniche del Garda. Intanto, il progetto mastodontico della tratta Tav Brescia-Verona, composto da 17 km di gallerie e decine di cantieri, prosegue: dopo aver cantierizzato mezza autostrada A4, vivendo una serie di gravi problemi realizzativi tra cui l’enorme voragine creatasi a seguito del crollo del terreno sopra i lavori di una galleria a Campagna di Lonato (BS), il lotto è ora arrivato a Mazzano. Un aggiornamento su Radio Onda d’Urto con Sergio Salodini, del Tavolo Ambiente Garda. Ascolta o scarica.
BRESCIA: SPROPOSITATO PROVVEDIMENTO REPRESSIVO DEL NUOVO QUESTORE CONTRO GLI ULTRAS BRESCIA 1911
Un pacifico presidio sotto la Loggia, con cori e striscioni senza alcun tafferuglio, per esprimere una legittima posizione di dissenso verso la soluzione che si sta prospettando per la crisi del Brescia calcio, è stato trasformato dal nuovo questore Paolo Sartori in “atti di violenza non tollerabili che come tali verranno considerati e sanzionati.” Ecco allora la sanzione, assolutamente spropositata e pesantissima: denuncia per manifestazione non autorizzata e minacce ma soprattutto foglio di via per 4 anni dalla città di Brescia per 3 persone considerate “i capi” del gruppo ultras Brescia 1911. I fatti sono avvenuti il 9 giugno scorso quando in municipio si svolgeva un incontro tra sindaca e i presidenti delle tre squadre bresciane di serie C, Feralpi Salò, Lumezzane e Ospitaletto. Il questore spiega che “i manifestanti si erano radunati sotto la Loggia al fine di condizionare ed intimorire i partecipanti alla riunione . La manifestazione illegale si è svolta anche con un corteo, anch’esso illegale, durante il quale sono stati esibiti striscioni ed esternati minacciosi cori di protesta istiganti alla violenza nei confronti dei vertici del calcio professionistico.» Vediamo allora cosa c’era scritto su questi striscioni minacciosi: “Dignità ultras” e “Nessuna fusione”, con riferimento alla contrarietà del gruppo Brescia 1911 verso una soluzione pastrocchio che farebbe scomparire la storia di 114 anni  del Brescia, tramite il trasferimento della Feralpi Salò in città. Quanto ai cori minacciosi: “perché il Brescia siamo noi“, non si capisce chi e in che modo voglia intimidire. La misura adottata dal questore è grave e liberticida: per quattro anni le tre persone colpite dal provvedimento non potranno frequentare la città di Brescia impedendo loro di coltivare relazioni amicali, di frequentare la vita associativa, aggregativa e culturale che ha il proprio centro nel capoluogo della provincia, calpestando diritti fondamentali come la libertà di movimento e la partecipazione alla vita sociale. Questo provvedimento, contro persone colpevoli semplicemente di aver espresso la propria idea, rappresenta un precedente gravissimo con cui il nuovo questore si presenta alla città e dimostra il modo con cui intende affrontare le proteste e le manifestazioni di critica o dissenso. Il commento al provvedimento di Umberto Gobbi dell’Associazione Diritti per tutti e di Maurizio “Muro” Murari co-conduttore di Onda ultras Ascolta o scarica Il profilo del nuovo questore di Brescia con Lorenzo Vianini di Radio Tandem di Bolzano, la città dove era a capo della Questura e dove, nel 2024, gli avvisi orali  sono schizzati da 14 a 147, gli ammonimenti da 38 a 79, i fogli di via da 45 a 183 e le espulsioni di migranti con accompagnamento alla frontiera da 2 a 14. Ascolta o scarica  
PIANURA PADANA PIEGATA DA OZONO, TEMPERATURE ESTREME E NUBIFRAGI. MA REGIONE LOMBARDIA “SORVOLA” SULLE CAUSE
Cambiamento climatico e Pianura Padana. Dopo giorni di temperature fino a 10 gradi sopra la media, a partire dal weekend il Nord Italia – a macchia di leopardo – si è trovato sott’acqua. Disagi, allagamenti e forti grandinate; treni fermi tra Verona e Vicenza per il vento che ha compromesso la stabilità del parapetto di un cavalcavia. Frana invece sul monte Antelao, nel Cadore, sulla Statale di Alemagna, la cosiddetta “strada delle Olimpiadi” (quelle invernali 2026) che porta a Cortina D’Ampezzo. Nel Bresciano invece, a Chiari, danni al reparto Radiologia dell’ospedale, con esami riprogrammati per il ripristino. Proprio la Lombardia – e il Pirellone in particolare – sono nel mirino di Legambiente, che sottolinea come la proposta di legge sul clima, in discussione al Consiglio regionale, escluda elementi chiave causa dell’inquinamento del territorio. Metano e numeri eccessivi degli allevamenti intensivi sono i grandi assenti. “Ormai si parla di inquinamento climatico, se non vogliamo vanificare gli investimenti dobbiamo accelerare la transizione ecologica.” Damiano Di Simine, responsabile scientifico di Legambiente Lombardia. Ascolta o scarica.
CALCIO – BUSINESS: CELLINO NON PAGA, IL BRESCIA CALCIO SPARISCE DOPO 114 ANNI ININTERROTTI DI STORIA.
Brescia: dopo quasi 114 anni di storia, il Brescia Calcio – squadra della città da cui trasmettiamo, nata il 17 luglio 1911 dalla fusione di Gimnasium, Victoria e Unione Sportiva Bresciana – va verso il fallimento tecnico e la perdita della matricola sportiva, per la prima volta in oltre un secolo di storia, “grazie” alla gestione targata Massimo Cellino. Una parabola, quella dell'(im)prenditore sardo, iniziata nel 2017. Pochi mesi prima, lo stesso Cellino era stato (caldamente) “accompagnato” alla porta, dalla guida del club inglese del Leeds, dove era rimasto solo tre anni, tra non pochi problemi – dalla natura più che disparata – fin dal turbolento acquisto, avvenuto nel 2014. Tornando a Brescia: alle ore 15 di oggi, venerdì 6 giugno, sono scaduti i termini per pagare dipendenti, contributi e la prima rata dei debiti col fisco, vicenda che era già costata a fine maggio la retrocessione in serie C alle Rondinelle (in primo grado sportivo). Cellino non ha versato i circa 3 milioni di euro necessari a iscrivere la squadra la prossima stagione, di fatto mandando tutto gambe all’aria, sia per i calciatori che per i dipendenti e collaboratori. A Brescia le prime proteste: già in mattinata in via Ferramola, la sede celliniana da giorni presidiata da Polizia e funzionari Digos, e nel pomeriggio in Loggia, sede del Comune, che cercherebbe – ma il condizionale è d’obbligo – di capire se una delle tre squadre della provincia bresciana di serie C (Feralpi Salò, Lumezzane e Ospitaletto) sia disposta a trasferisi al Rigamonti, cambiando – seppur non immediatamente, viste le regole federali – nome e residenza, pur senza la continuità sportiva con le storiche Rondinelle. L’unica certezza, per ora, è la fine della storia biancoblu, almeno così come conosciuta dal 1911 a oggi: un patrimonio sportivo e sociale di proprietà di un’intera tifoseria (seppur nella sua complessità e diversità di posizioni), a ora senza una risposta su quale sarà il futuro delle Rondinelle, tanto per la prima squadra professionista quanto per i bambini e ragazzi del settore giovanile, già completamente desertificato durante la gestione celliniana. Su Radio Onda d’Urto il confronto a due voci tra Diego Piccinelli, portavoce del gruppo ultras “Brescia 1911 Ex Curva Nord” e Alessandro Lucà, tifoso biancoblu, già candidato sindaco alle elezioni amministrative 2023 per Unione Popolare, M5S e Pci oltre che animatore, esattamente dieci anni fa, dell’associazione “Tifosi PER il Brescia”, nata per favorire la partecipazione popolare e dal basso, caldeggiando metodi come l’azionariato popolare per il club. Ascolta o scarica      
28 MAGGIO: LA CRONACA DA BRESCIA, A 51 ANNI DALLA STRAGE FASCISTA, DI STATO E DELLA NATO DI PIAZZA LOGGIA
28 Maggio 1974 – 2025: 51 anni fa la Strage fascista, di Stato e della Nato di piazza della Loggia a Brescia. Il 28 Maggio 1974, a Brescia, nella centrale piazza della Loggia, è in corso una manifestazione antifascista convocata dal Comitato unitario permanente antifascista. Alle 10.12 esplode una bomba. Sei manifestanti muoiono sul colpo, altri due moriranno nelle ore successive, i feriti sono più di cento. La bomba è stata collocata da militanti dell’organizzazione eversiva fascista Ordine nuovo; reclutati, coordinati e coperti da esponenti dei carabinieri, dell’esercito, dei servizi segreti e del comando Nato di Verona, con numerose riunioni tenute direttamente a palazzo Carli, sede scaligera del Comando Sud dell’Alleanza Atlantica. Verso il 51esimo anniversario del 28 Maggio 1974, su Radio Onda d’Urto: * La presentazione del corteo antifascista“Resistenza contro le guerre, il genocidio, il DL Sicurezza” indetto per mercoledì mattina (piazzale Battisti) dalle realtà autonome, antagoniste e del sindacalismo di base Csa Magazzino 47, Diritti per Tutti, Collettivo Onda Studentesca, Collettivo Gardesano Autonomo, Cobas, Cub di Brescia. * Lo speciale, con decine di interviste e approfondimenti inediti, realizzati nel 2024 per i 50 anni; * Il libro “Piazza della Loggia: una storia militante” realizzato da Radio Onda d’Urto (DeriveApprodi, 2024) * La presentazione del corteo “Contro guerra e repressione, giustizia sociale e mobilitazione indetto per le ore 18 di mercoledì (Stazione Fs) dal coordinamento no Dl Sicurezza, costituito da partiti, realtà e singoli della sinistra bresciana * Le iniziative istituzionali del 28 Maggio, indette da Casa della Memoria, sindacati confederali, Anpi ed enti locali * La presenza a Brescia di una delegazione irlandese legata alle stragi, sempre del Maggio 1974, tra Dublino e Monaghan, compiute da paramilitari unionisti e servizi segreti di Londra   LE CORRISPONDENZE – Di seguito, le corrispondenze in diretta dalle diverse mobilitazioni indette a Brescia mercoledì 28 Maggio 2025: ORE 9.13 – La prima corrispondenza dal concentramento del corteo antifascista “Resistenza contro guerre, genocidio, Dl Sicurezza” in piazzale Cesare Battisti con Giulia, una delle inviate della Redazione di Radio Onda d’Urto. Ascolta o scarica
“PIAZZA DELLA LOGGIA: UNA STORIA MILITANTE”. IL LIBRO DI RADIO ONDA D’URTO
“Piazza della Loggia: una storia militante” è il libro che raccoglie gli atti del convegno organizzato da Radio Onda d’Urto l’11 maggio 2024, a Brescia, in occasione del cinquantesimo anniversario della strage fascista, di stato e della NATO di piazza della Loggia. Il volume, pubblicato da DeriveApprodi, è stato curato dalla redazione di Radio Onda d’Urto e contiene i contributi di Gianfranco Bettin, Maurizio Dianese, Caterina Prever, Elia Rosati, Elio Catania, Paolo Pelizzari, Umberto Gobbi e Marica Tolomelli, oltre ad alcuni estratti delle interviste inedite a testimoni diretti di quel 28 maggio 1974. “Piazza della Loggia: una storia militante” è frutto del lavoro e delle riflessioni collettive che Radio Onda d’Urto ha proposto a cinquant’anni da un evento che ha segnato in maniera profonda la storia della nostra città, della nostra emittente e di tutta Italia. Un contributo per omaggiare ancora una volta la memoria delle 8 compagne e compagni caduti quel giorno e per tenere viva la memoria, nella convinzione che per stabilire dove si vuole andare si debba sapere innanzitutto da dove si viene. In questa trasmissione, sulle frequenze di Radio Onda d’Urto, la presentazione. Ascolta o scarica. ____________________________ Potete avere il volume “Piazza della Loggia: una storia militante”, a fronte di una donazione di 12 euro a Radio Onda d’Urto, passando nei nostri studi (via Luzzago 2/b, Brescia). Il libro è disponibile anche in tutte le librerie e sul sito di DeriveApprodi. Per organizzare una presentazione del libro scrivere a redazione@radiondadurto.org o scrivere un messaggio su WhatsApp al 3351220759
“REMIGRATION SUMMIT”: MOBILITAZIONI ANTIFASCISTE A MILANO (E NON SOLO) CONTRO LA PRESENZA DI MEZZA NAZISTERIA EUROPEA IN LOMBARDIA
Potrebbe essere la Lega la sponda trovata dai neonazisti europei, convocati sabato 18 maggio, in Lombardia per il Remigration Summit, il conclave della nazisteria continentale intenzionata a “remigrare” – ossia a deportare – tutti i migranti che da anni se non decenni vivono nel Vecchio Continente. Indiscrezioni di stampa danno, come sede, il palasport di Gallarate, cittadina del Varesotto guidata dal Carroccio. Al riguardo oggi e domani duplice iniziativa nella vicina Busto Arsizio; alle ore 18 di venerdì presidio al monumento Caduti della Resistenza con Anpi, associazionismo, partiti e Cgil; sabato alle ore 17 nella centrale piazza Garibaldi, la Rete provinciale antifascista. Contro il Remigration Summit numerose anche le mobilitazioni antifasciste a Milano e non solo nella giornata di sabato 18 maggio, con una situazione in aggiornamento, anche di fronte ai possibili annunci ufficiali sulla sede trovata dalla galassia razzista, suprematista e nazista. Al momento sono due le iniziative lanciate in maniera pubblica a Milano, nel pomeriggio di sabato 15 maggio: * Alle ore 14.30, in San Babila, il presidio con 70 tra sindacati, associazioni e partiti; presenti, tra gli altri Pd (con la Schlein), +Europa, Azione, Italia Viva, Sinistra Italiana, M5S, Alleanza Verdi e Sinistra (con Fratoianni), Cgil (con il segretario Landini), Acli, Anpi e Arcigay, “per dire no al remigration summit e ribadire che questa città respinge l’odio e l’esclusione. Uniti e unite contro ogni forma di razzismo e discriminazione”. Sempre in San Babila, ore 15, il concentramento lanciato dal cs Cantiere, con una mobilitazione definia “Per la libertà di movimento, una cittadinanza universale e incondizionata, per una vita degna. Saremo partigian3 contro il fascismo e il razzismo; ribelli ad ogni forma di riarmo e reimmigrazione”.   * Alle ore 15, in largo Cairoli, il concentramento del corteo antifascista internazionale “Make Europe Antifa Again”, che nel proprio appello ritiene “necessario nel contesto globale attuale immaginare e costruire un modo di vivere diverso e dunque un mondo radicalmente differente. Davanti a genocidi, guerre, riarmo, politiche razziste, deportazioni e attacco costante e quotidiano a tutte le persone ai margini, non bianche, normate e ricche; noi rispondiamo tessendo relazioni internazionali, che valicano i confini imposti, dando valore e praticando solidarietà e cura, costruendo comunità resistenti, transfemministe e antirazziste”. Su questo corteo abbiamo sentito Miriam, compagna di ZAM Milano Ascolta o scarica