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CARCERE: SITUAZIONE AL COLLASSO. “SI VIVE SENZA RESPIRO. MANCANO SPAZI E DIRITTI”. IL RAPPORTO DI ANTIGONE
È stato presentato oggi, giovedì 29 maggio, a Roma il XXI Rapporto di Antigone sulle condizioni di detenzione in Italia. Un report che fotografa un sistema penitenziario sempre più in crisi, a rischio implosione, al punto che il titolo scelto per questo nuovo rapporto inerente l’andamento degli ultimi 12 mesi è “Senza respiro”. Continuano infatti a crescere le presenze in carcere – anche a fronte di una sensibile, ma costante diminuzione dei tassi di criminalità -, aumentano i suicidi e si aggravano molti dei problemi ormai strutturali del sistema carcerario italiano. Mancano spazi fisici, mancano servizi ma, soprattutto, mancano diritti. “Quando una società decide di risolvere qualsiasi problema con lo strumento penale, e a cascata con quello penitenziario – afferma ai nostri microfoni Susanna Marietti, Coordinatrice Nazionale associazione Antigone – le carceri si gonfiano e non basteranno mai se pensiamo di demandare al carcere qualsiasi cosa. Bisogna tornare a serie politiche sociali, che puntino alla prevenzione“. Il riferimento è alle politiche del governo attuale, che ha fatto della repressione e dell’inasprimento delle pene la propria bandiera e di cui il Decreto Sicurezza rappresenta solo l’ultimo atto. A finire in carcere, infatti, sono ancora le persone più ai margini della società, stranieri, senzatetto e tossicodipendenti in primis. “A partire dalla pubblicazione di questo rapporto – annuncia il Presidente dell’associazione, Patrizio Gonnella, nell’editoriale che apre il report – Antigone sarà impegnata a dar vita a una grande alleanza costituzionale, nel nome della quale va del tutto decostruito il Decreto legge Sicurezza con il suo intento di annichilire i detenuti, trasformandoli in numeri che devono solo obbedire, come nella peggiore tradizione politica italiana di regime”. Un decreto di cui proprio in queste ore sono in corso le dichiarazioni di voto conclusive alla Camera, prima dello scontato “sì” della destra in serata. Ai microfoni di Radio Onda d’Urto, Susanna Marietti, Coordinatrice Nazionale associazione Antigone Ascolta o scarica
DECRETO SICUREZZA: CONTINUA IL DIGIUNO A STAFFETTA. “UNA CATENA DI SOLIDARIETÀ PER I DIRITTI DI TUTTE E TUTTI”
Il 29 aprile scorso diverse associazioni e organizzazioni della società civile hanno lanciato un’azione collettiva di disobbedienza e resistenza civile contro il decreto Sicurezza. Si tratta di un digiuno a staffetta, una “catena di solidarietà per i diritti di tutte e tutti” che questa mattina, mercoledì 14 maggio, è stata portata in Senato. L’iniziativa – promossa e organizzata da A Buon Diritto, Acli, Antigone, Arci, Cgil, Cnca – Coordinamento nazionale comunità accoglienti, Forum Droghe, L’Altro Diritto, La società della Ragione e Ristretti Orizzonti – vuole offrire uno strumento di lotta in più per denunciare e ribadire “l’illegalità costituzionale, la prepotenza e la violenza istituzionale del decreto legge sicurezza approvato dal governo con un bliz l’11 aprile 2025”. “Attraverso il digiuno – sottolineano nel comunicato le realtà promotrici – vogliamo solidarizzare con tutte e tutti coloro che stanno già subendo le conseguenze violente del DL sicurezza, e allargare al massimo il fronte della protesta contro un provvedimento che limita gravemente lo spazio civico, criminalizza il dissenso pacifico e mette a rischio i diritti fondamentali di cittadine e cittadini”. La campagna ha già superato i 300 partecipanti e proseguirà fino al 30 maggio, vigilia della manifestazione nazionale a Roma contro il DL sicurezza chiamata dall’Assemblea Nazionale Rete No DDL Sicurezza – A Pieno Regime. Qui tutte le informazioni e il link al modulo predisposto per l’adesione. Ai microfoni di Radio Onda d’Urto il segretario di Forum Droghe, Leonardo Fiorentini, con cui siamo entrati nel dettaglio di questa azione di protesta, delle sue finalità e della sua presentazione al Senato proprio mentre alla Camera era in corso una riunione di maggioranza sul DL sicurezza durante la quale sarebbe stata data l’indicazione, secondo quanto si apprende, di procedere in maniera blindata sul provvedimento. Ascolta o scarica
Il dossier sulle carceri dell’Emilia-Romagna: sovraffollamento, strutture fatiscenti e il dramma dei decessi
La fotografia scattata dall'associazione Antigone sulla base delle visite effettuate nel corso del 2024: presenze al 128% contro il 120% nazionale, ma questo è solo uno dei fattori che portano alla situazione di "estrema afflizione e sofferenza" prodotta dalla detenzione. E desta "forte preoccupazione" la sezione per giovani adulti alla Dozza.