SCUOLA: LE NUOVE DIRETTIVE DI VALDITARA SONO L'”ENNESIMA COMPRESSIONE DELLA LIBERTÀ DI INSEGNAMENTO”
Bocciatura automatica con il 5 in condotta, arresto in flagranza per chi provoca
lesioni ai docenti e consenso preventivo scritto dei genitori per l’educazione
sessuo-affettiva a scuola. Sono le disposizioni comunicate oggi, mercoledì 30
aprile, dal Ministro dell’Istruzione Valditara al termine del Consiglio dei
Ministri.
Disposizioni che seguono la nota fatta circolare ieri tra gli istituti
scolastici in materia di “assegnazione delle verifiche in classe e dei compiti
da svolgere a casa” e che si iscrivono in un quadro più ampio di riforme che
sembrano confermare un’idea di scuola tanto repressiva quanto moralista, al cui
centro si colloca la consueta crociata contro la fantomatica “teoria gender”.
“La direzione è sempre la stessa – afferma ai nostri microfoni Gianna Fracassi,
segreteria nazionale Flc Cgil – da un lato quella di una torsione autoritaria,
tutta schiacciata sul versante repressivo e non sulla prevenzione degli episodi
di violenza e bullismo, dall’altra, è l’ennesima compressione della libertà di
insegnamento“.
C’è poi il decreto Pnrr-Scuola, attualmente all’esame della Commissione Cultura
del Senato. La misura, decisamente peggiorativa rispetto alla legge attuale (che
prevede l’alternanza scuola lavoro solo nell’ultimo biennio degli istituti
tecnici) è contenuta in uno degli allegati al decreto e testualmente cita: “Nel
primo biennio, oltre alle attività orientative collegate al mondo del lavoro e
delle professioni, è possibile realizzare, a partire dalla seconda classe, i
Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento”, cioè i Pcto che è
la definizione data per l’alternanza scuola lavoro. In altre parole, permetterà
di entrare in azienda già a 15 anni.
Ai microfoni di Radio Onda d’Urto, Gianna Fracassi, Segreteria nazionale Flc
Cgil Ascolta o scarica