L’escalation di minacce contro il Venezuela
In un post su Truth Social, Donald Trump ha scritto: “A tutte le compagnie
aeree, ai piloti, agli spacciatori di droga e ai trafficanti di esseri umani: si
prega di considerare LO SPAZIO AEREO SOPRA E INTORNO AL VENEZUELA COME CHIUSO
NELLA SUA INTEREZZA.” Il presidente non ha fornito dettagli operativi, e la
notizia ha colto di sorpresa anche i funzionari statunitensi — alcuni hanno
confermato a Reuters che non erano a conoscenza di piani militari per far
rispettare la misura. Il governo di Maduro ha condannato l’annuncio, parlando
esplicitamente delle “ambizioni coloniali” di Washington, e descrivendo il post
come un “atto ostile, unilaterale e immotivato, incompatibile con i principi del
diritto internazionale.” L’annuncio di Trump arriva dopo mesi di crescenti
pressioni: nelle scorse settimane Washington ha rafforzato pesantemente la
presenza militare nel mare dei Caraibi, ha condotto numerosi bombardamenti
contro imbarcazioni indicate – senza fornire nessuna prova — come di
narcotrafficanti, e ha autorizzato operazioni della CIA contro il governo
venezuelano. In precedenza Trump aveva minacciato che l’esercito statunitense
avrebbe iniziato direttamente a condurre operazioni di terra contro questi
sospetti trafficanti venezuelani. (Truth Social / Reuters)
Mentre scriviamo Washington è silente sul vero significato della dichiarazione
di Trump. Le autorità statunitensi avevano già emesso un comunicato NOTAM sullo
spazio aereo venezuelano lo scorso 21 novembre. Si trattava di un avviso per i
piloti civili che formalmente li aggiorna sulla situazione — relativa a un
aeroporto o una specifica area di cielo. Normalmente i NOTAM sono rilasciati
quando sono in corso show aerei, o ci sono piste di atterraggio chiuse, o ci
sono problemi tecnici: luci della pista non funzionante, ostacoli sulla pista di
atterraggio, ausili alla navigazione guasti, eccetera. In questo momento non è
chiaro se Trump si stia riferendo a quel comunicato, se stava annunciando una
no-fly zone senza avvisare i propri funzionari, o se non conosce la distinzione
tra un NOTAM di sicurezza e una no-fly zone. (Flightradar 24)
I bombardamenti contro le imbarcazioni sono già al centro di agitazioni
politiche, in particolare dopo un retroscena del Washington Post, che rivelava
che il 2 settembre il segretario della Difesa Hegseth aveva dato ordine verbale
di uccidere tutti i membri dell’equipaggio di una nave “sospetta,” uccidendo
anche due sopravvissuti con un secondo attacco, dopo che le imbarcazioni erano
già state affondate. Ora le commissioni Forze armate di Senato e Camera hanno
annunciato un rafforzamento dei propri controlli sul Pentagono. Hegseth si è
difeso dalle accuse, dicendo che lo scopo stesso degli attacchi è di essere
“letali.” Ma non rispondendo all’accusa specifica: le Convenzioni di Ginevra
indicano specificamente che i combattenti che sono in condizioni di hors de
combat — “fuori dal combattimento,” nel caso specifico perché la loro
imbarcazione è stata affondata — devono essere trattati umanamente, e ne è
vietata l’uccisione. (the Washington Post / Bloomberg / X / Comitato
internazionale della Croce Rossa)